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Autorità portuale, gli enti hanno ridotto le candidature a pochi nomi

BRINDISI – Giorni decisivi per la corsa alla presidenza dell’Autorità Portuale di Brindisi. Il sindaco Domenico Mennitti, secondo fonti ufficiose, sta continuando a puntare con decisione sull’ex presidente dell’Autorità portuale di Bari, Tommaso Affinita, cercando di convincere il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, il quale non sembra molto convinto. Affinita riceverebbe infatti il no del governatore della Puglia Nichi Vendola, mentre invece è stato raggiunto già l’accordo per la riconferma a Bari di Francesco Mariani, e per la nomina a Taranto del contrammiraglio Salvatore Giuffrè. Brindisi, come Trieste, nella ripartizione politica delle sei Authority in scadenza, tocca perciò al centrodestra, ma questo non vuol dire che non si possa e debba cercare un accordo bipartisan, e nella lista delle candidature brindisine ci sono vari nomi sui quali una convergenza del centrosinistra sarebbe possibile.

BRINDISI – Giorni decisivi per la corsa alla presidenza dell’Autorità Portuale di Brindisi. Il sindaco Domenico Mennitti, secondo fonti ufficiose, sta continuando a puntare con decisione sull’ex presidente dell’Autorità portuale di Bari, Tommaso Affinita, cercando di convincere il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, il quale non sembra molto convinto. Affinita riceverebbe infatti il no del governatore della Puglia Nichi Vendola, mentre invece è stato raggiunto già l’accordo per la riconferma a Bari di Francesco Mariani, e per la nomina a Taranto del contrammiraglio Salvatore Giuffrè. Brindisi, come Trieste, nella ripartizione politica delle sei Authority in scadenza, tocca perciò al centrodestra, ma questo non vuol dire che non si possa e debba cercare un accordo bipartisan, e nella lista delle candidature brindisine ci sono vari nomi sui quali una convergenza del centrosinistra sarebbe possibile.

Al momento non sembra però che si stia seguendo questa strada: il caso Affinita ne è l’esempio lampante, e il sindaco si dice abbia chiesto anche alla Camera di Commercio di sostenere questa ipotesi. Affinita non convince neppure vari settori del centrodestra locale: a parte la faccenda del processo ormai prossimo alla sentenza (entro aprile, sembra) per la gestione di alcune operazioni compiute quando era presidente a Bari, c’è il fatto che il manager campano potrebbe conservare anche la carica di amministratore di Ram (Rete Autostrade Mediterranee) e quella ai vertici di Assoporti. Con la forte probabilità di scarse presenze a Brindisi.

Porto, quello brindisino, che nel Piano nazionale della logistica recentemente approvato assume un ruolo tutt’altro che secondario: “Sul versante meridionale le piattaforme logistiche, fermo restando l’asse da potenziare Napoli - Bari, si configurano sulla direttrice adriatica con il sistema pugliese: porto di Bari e suo interporto; il porto di Taranto, quale porto di transhipment e la relativa piattaforma logistica, il porto di Brindisi nella configurazione di hub”. Ma la realtà della situazione attuale di profonda stagnazione e disservizi rischia di mutare le valutazioni di chi osserva la situazione da Roma. Un rischio che non si può correre.

La Provincia, sempre secondo notizie ufficiose, si appresterebbe a indicare una terna composta dal presidente uscente dell’Autorità portuale, Giuseppe Giurgola, contestato dalla maggior parte degli operatori marittimi locali e dagli esponenti delle professioni legate al porto; poi un nome su cui convergerebbe l’assenso di Adriana Poli Bortone, dell’ex consigliere regionale brindisino Marcello Rollo e del parlamentate Salvatore Tomaselli del Pd, quello di Calogero Casilli, presidente di Iais; infine quello del candidato sostenuto da Confindustria (di cui Ferrarese è stato presidente), l’imprenditore e operatore marittimo Ferrero Cafaro.

Anche nel caso di Cafaro vi sarebbe un pressing sulla Camera di Commercio, per doppiare la proposta di candidatura. Ma non si riesce a capire quale di questi nomi potrà essere l’anti-Affinita, premettendo che il centrosinistra potrebbe fare ostruzionismo non solo a Brindisi, ma soprattutto alla Regione. Per i giochi il tempo rimasto è scarso, incombono grossi problemi legati al rilancio dei traffici partendo dalle soluzioni da dare ai collegamenti con Albania e Grecia, ma anche alla realizzazione di opere necessarie come i nuovi accosti di Sant’Apollinare e il completamento di Costa Morena Est, che nel giro di pochi anni farebbero rifiatare il porto.

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