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Biomateriali, richieste ai candidati

BRINDISI – Ancora una mattinata di agitazione per i lavoratori ormai in mobilità dall’1 gennaio 2012 della ex Biomateriali (protesi aortiche sintetiche) che si trova in Cittadella della Ricerca. Ancora una mattinata in cerca di risposte da parte della classe politica di Brindisi, del territorio provinciale e della Regione che ad oggi ancora non è pervenuta ad una ipotesi di soluzione, dopo quasi quattro mesi dall’ultimo incontro. Sindacati e lavoratori stamani erano presenti davanti alla sede aziendale, oramai vuota di ogni attrezzatura di laboratorio e produzione che a suo tempo gli americani di la Maitre hanno trasferito nelle proprie sedi negli Usa, assieme ai brevetti.

BRINDISI Ancora una mattinata di agitazione per i lavoratori ormai in mobilità dall’1 gennaio 2012 della ex Biomateriali (protesi aortiche sintetiche) che si trova in Cittadella della Ricerca. Ancora una mattinata in cerca di risposte da parte della classe politica di Brindisi, del territorio provinciale e della Regione che ad oggi ancora non è pervenuta ad una ipotesi di soluzione, dopo quasi quattro mesi dall’ultimo incontro. Sindacati e lavoratori stamani erano presenti davanti alla sede aziendale, oramai vuota di ogni attrezzatura di laboratorio e produzione che a suo tempo gli americani di la Maitre hanno trasferito nelle proprie sedi negli Usa, assieme ai brevetti.

Quello che chiedono i segretari dei sindacati di categoria, Emiliano Giannoccaro della Femca Cisl e Salvatore Viva della Filctem Cgil, è un’apposita istruttoria da parte della task force regionale per l’occupazione. I lavoratori hanno già chiesto settimane fa alla Regione Puglia una convocazione con entrambe le parti per trovare una soluzione imprenditoriale alla questione occupazionale ma senza ricevere nessuna risposta. Questa mattina, si son giocati un’altra carta: hanno convocato tutti i candidati sindaco della città di Brindisi, per concretizzare un interesse reale per una soluzione alla vertenza dell’ex Biomateriali. Erano presenti tutti eccetto il candidato Roberto Fusco.

“Stiamo sperando in una risposta almeno della classe politica brindisina – ha dichiarato Emiliano Giannoccaro – si aspetterà ancora qualche giorno, il tempo di eleggere il sindaco di Brindisi e poi chi siederà al governo della città, insieme a tutti gli altri che diverranno consiglieri, un patto costruttivo, non solo per la nostra di azienda ma per tutto lo sviluppo economico del territorio”.

Una soluzione occupazionale per i 29 lavoratori che non c’è ancora. Quello che manca è l’accordo con un nuovo soggetto imprenditoriale, che consenta la ricollocazione dei lavoratori – tutti laureati – della ex Biomateriali, che era l’azienda più importante in Europa per la produzione di protesi aortiche sintetiche, svuotata di know-how ed attrezzature del gruppo statunitense La Maitre oltre un anno fa, con il trasferimento di tutte le attività nell’area di Boston. Elemento fondamentale di questa triste vicenda, sono le 29 famiglie che rischiano di perdere anche la mobilità.

Bisogna accorciare i tempi di attesa, non si può ancora, da parte delle istituzioni regionali e locali, rinviare la questione. “Bisognerà inoltre – ha detto Salvatore Viva della Filctem – voltare lo sguardo ( e questo devono farlo le istituzioni ) al governo centrale italiano, farsi sentire per un risultato anche, non solo occupazionale per Brindisi, ma per tutto il Mezzogiorno, che oramai vive in uno stato fermo rispetto al Centro-Nord. Speriamo che il tavolo tecnico con i politici brindisini arrivi al più presto, perché non possiamo rischiare di vedere 29 famiglie per strada”.

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