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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Dopo lo stop al pontile a briccole: "Si applichi il silenzio-assenso"

Immediata reazione dell'Autorità di sistema portuale: osservazioni già inviate al Provveditorato

BRINDISI – Il problema del parere per ora rifiutato dal Provveditorato interregionale per le Opere pubbliche, circa la conformità urbanistica del progetto di pontile a briccole a Costa Morena Ovest – Punta delle Terrare, rischia di bloccare a lungo un’opera indicata come necessaria per la sicurezza degli ormeggi dalla stessa Capitaneria di Porto di Brindisi.

Già l’inverno scorso, durante una delle mareggiate di grecale abbattutesi sulla costa pugliese, i grandi traghetti fermi nel porto accusarono grossi problemi dovuti all’instabilità dell’appoggio dei portelloni poppieri alla banchina, situazione che potrebbe ripetersi in qualsiasi situazione particolarmente avversa.

Per questo il presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, Ugo Patroni Griffi, non ha perso tempo nell’inviare le proprie osservazioni, chiedendo in primis il ritiro in autotutela da parte dello stesso Provveditorato del decreto 354 del 17 settembre scorso, con cui rigettava la domanda di accertamento della conformità urbanistica dell’opera, e in subordine l’avvio di una nuova procedura.

“Si applichi il silenzio-assenso”

Il presidente dell’authority ritiene infatti che alla mancata acquisizione del parere di competenza della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio di lecce, che doveva essere trasmesso entro il termine perentorio del 30 agosto scorso ma non ancora pervenuto al Comune di Brindisi, che ne aveva fatto richiesta, si possa sopperire con l’applicazione del principio del silenzio – assenso previsto dalla norma, e che lo stesso Ministero per i Beni culturali riconosce nei casi in cui il parere di conformità degli altri soggetti coinvolti nella proceduta sia positivo.

E quello della procedura per il pontile a briccole, rileva Ugo Patroni Griffi (BrindisiReport ne ha descritto le varie fasi in un articolo di ieri), è proprio un caso in cui tutti gli attori hanno espresso già i propri pareri positivi, Comune e Regione Puglia inclusi, anche se quest’ultima ha sollevato il problema dell’ipotetica necessità di una variante allo strumento urbanisti portuale vigente, cosa che richiederebbe operò un iter di tre-quattro anni.

Si vedrà ora quale sarà il riscontro del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche. Ma si spera che anche il Comune di Brindisi, che si è espresso sia in sede di organi politici che di struttura dirigenziale, eserciti un pressing soprattutto sulla Regione Puglia affinché il porto possa dotarsi di una infrastruttura importante per la sicurezza dei traghetti e delle navi ro-ro.

la costruzione di un pontile a briccole a Tolone (Francia)-2

Il pontile a briccole

Vale la pena ricordare che un pontile a briccole non è un sistema superato di ormeggio, dato che viene ampiamente utilizzato in molte aree portuali nel mondo. Si tratta di una struttura poggiata su palificazioni infisse nel fondale portuale, che serve spesso esclusivamente al transito degli operatori addetti agli ormeggi, e in vari casi dei passeggeri (piccoli porti nelle isole, approdi crociere, eccetera).

Questo tipo di pontili consentono alle navi, in zone del porto esposte ai venti di traversia, di ormeggiare sempre con la poppa in banchina (in andana) ma anche o solamente affiancate a dritta o a sinistra ad una struttura perpendicolare alla banchina stessa, che impedisca sbandamenti della prua. Nel caso di Punta delle Terrare, le briccole risolverebbero un grosso problema in attesa della realizzazione dei nuovi accosti a Sant’Apollinare. Sempre che Brindisi intenda evitare che il suo porto muoia lentamente, perdendo traffico e posti di lavoro.

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