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Brindisi sempre in testa nelle percentuali di crescita del traffico aereo in Puglia

BARI – Aeroporti di Puglia fa sapere che nei primi cinque mesi del 2011, i passeggeri in arrivo e partenza da/per gli scali di Bari, Brindisi e Foggia sono stati 2.110893, il 21% in più rispetto all’analogo periodo 2010, quando il totale era stato di 1.744.663 passeggeri. Il traffico mantiene dunque un trend molto positivo e ancora una volta, Il primo aeroporto pugliese, per percentuali d’incremento, è quello del Salento di Brindisi.

BARI – Aeroporti di Puglia fa sapere che nei primi cinque mesi del 2011, i passeggeri in arrivo e partenza da/per gli scali di Bari, Brindisi e Foggia sono stati 2.110893, il 21% in più rispetto all’analogo periodo 2010, quando il totale era stato di 1.744.663 passeggeri. Il traffico mantiene dunque un trend molto positivo e ancora una volta, Il primo aeroporto pugliese, per percentuali d’incremento, è quello del Salento di Brindisi.

Merito dei 699.876 passeggeri che nei primi cinque mesi di quest’anno hanno determinato un incremento del 38,3% rispetto al dato 2010, quando invece  erano stati 505.963. Se il dato riferito al traffico di linea nazionale (601.474 passeggeri nel 2011 a fronte dei 439.727 del 2010, con un incremento del 36,8%) si allinea al dato generale dello scalo, ancor più significativa è la crescita del traffico di linea internazionale. Infatti, i passeggeri che grazie alla maggiore disponibilità di collegamenti hanno scelto l’aeroporto del Salento quale scalo di destinazione/partenza, sono stati 93.927, pari al + 51,6% rispetto ai 61.969 passeggeri al 31 maggio 2010.

Sempre nei primi cinque mesi 2011 il totale movimenti aeromobili è cresciuto su Brindisi del 22,6% passando dai 4.957 del 2010 ai 6.078 del 2011. Per quel che riguarda il solo mese di maggio, il totale – arrivi e partenze – è stato di 175.767 passeggeri, pari al +29,1% rispetto a maggio 2010. Di questi 143.991 sono stati i passeggeri di linea nazionale (+29,2%) e 29.752 (+36,4%) quelli internazionali.

Buono il consuntivo al 31 maggio del “Karol Wojtyla” di Bari, dove il totale passeggeri è stato di 1.383.502 unità, con un incremento del 14,1% rispetto allo stesso periodo del 2010, quando il totale era stato di 1.212.355 passeggeri. Se il numero dei passeggeri di linea nazionale del periodo gennaio – maggio cresce dell’8,6% (1.036.040 nel 2011 contro i 953.899 passeggeri del 2010), ben più alta (+ 47,1%) è la percentuale riferita ai passeggeri di linea internazionale, passati dai 210.049 del 2010 ai 309.056 del 2011. Più contenuto l’incremento del movimento aeromobili: ai 13.657 movimenti dei primi cinque mesi del 2010, fanno riscontro i 14.179 movimenti dell’analogo periodo 2011, che hanno determinato un incremento del 3,8%.

Per quanto riguarda il dato del solo mese di maggio 2011, il totale passeggeri del Karol Wojtyla è stato di 325.187 unità, ossia il +6,2% rispetto ai 306.262 passeggeri dello stesso mese del 2010: 236.871 sono stati i passeggeri di linea nazionale (+3,9%) e 80.399 (+ 25%) gli internazionali.

In crescita il dato registrato per l’aeroporto  Gino Lisa di Foggia, dove il totale al 31 maggio 2011 (arrivi + partenze) è stato di 27.515 passeggeri, a fronte dei 26.345 passeggeri dello stesso perido dello scorso anno ( + 4,4%).

Per il direttore centrale Infrastrutture aeroportuali dell'Enac, Alessandro Cardi, per rafforzare il ruolo strategico degli aeroporti pugliesi, così come sarà evidenziato nel piano che l'Ente nazionale per l'Aviazione civile proporrà al ministero dopo la fase di condivisione con le Regioni, "occorre potenziare l'intermodalità, ovvero le connessioni degli aeroporti con la rete del grande trasporto sul territorio: strade, autostrade e soprattutto ferrovie".

Cardi ne ha parlato oggi a Bari con i giornalisti a margine della presentazione di uno studio sul futuro della rete aeroportuale nazionale, in occasione del workshop "Piano volo". Per Cardi,  "quello che manca, ma su cui va investito in termini di impegno e mantenimento dei cronoprogrammi, è l'intermodalità, specificatamente con la parte ferroviaria che è quella che dovrebbe riuscire ad assorbire grandi quantità di persone e rispondere meglio alle necessità del trasporto di massa".

Per Cardi, "l'intermodalità è un concetto che purtroppo ha avuto molte defaillance nel passato, ed è quindi carente su tutto il piano nazionale. La Puglia non fa eccezione e quindi presenta aree di miglioramento su tutti gli aeroporti pugliesi, nello specifico sia Taranto sia Brindisi e in aggiunta Bari hanno bisogno di questi interventi, che in parte sono previsti e sui quali stanno lavorando Enac e Regione, e in parte vanno ancora messi in cantiere".

A Cardi ha risposto l'assessore regionale alle Infrastrutture e trasporti, Guglielmo Minervini, ricordando che "nell'ambito della programmazione che ieri è stata siglata» a Roma «ci sono 83 milioni per il potenziamento delle infrastrutture aeroportuali: sono risorse che servono per accompagnare, con il potenziamento delle infrastrutture, lo sviluppo del traffico".

Secondo lo studio Enac, in Puglia il traffico passeggeri potrebbe raddoppiare nei prossimi 20 anni. "I nostri aeroporti stanno crescendo - ha detto Minervini - e quindi c'è bisogno di adeguare le infrastrutture perchè poi non diventino un ostacolo a questa possibilità di crescita. Si tratta di interventi di ampliamento dell'aeroporto di Bari, ampliamento e potenziamento delle aree dell'aeroporto di Brindisi, di allungamento della pista del Gino Lisa di Foggia".

Sono 83 milioni direttamente destinati ai quattro aeroporti, perchè ci sono anche interventi sulla mobilità dell'aeroporto di Grottaglie. "Infine - ha concluso Minervini - voglio citare un ulteriore intervento che riguarda l'aeroporto di Brindisi: con circa 40 milioni contiamo di realizzare un collegamento di metropolitana di linea tra l'aeroporto di Brindisi e i nodi ferroviari all'altezza dell'ospedale Perrino, e che interessano sia la rete delle ferrovie Sud-Est sia Trenitalia". Con questo collegamento si constirà all'aeroporto di Brindisi di ottenere un'accessibilità molto rapida con Taranto, Lecce e Brindisi stesso, ma anche con Bari.

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