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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia Ceglie Messapica

Ceglie Food Festival ai brindisini: è guerra

CEGLIE MESSAPICA – Sulla programmazione estiva di eventi e spettacoli a Ceglie Messapica non si combatte solo sul fronte delle rassegne musicali, ma ormai anche attorno ad una delle principali risorse turistiche della città, la gastronomia.

CEGLIE MESSAPICA – Sulla programmazione estiva di eventi e spettacoli a Ceglie Messapica non si combatte solo sul fronte delle rassegne musicali, ma ormai anche attorno ad una delle principali risorse turistiche della città, la gastronomia. La crepa creatasi nell’amministrazione comunale con l’ingresso in giunta dei centristi di Massimo Ferrarese e Ciro Argese a sostegno del sindaco Luigi Caroli in conflitto con il Pdl, si riproduce (anche se con motivazioni diverse), nei rapporti tra l’amministrazione comunale e le associazioni locali che sin qui hanno animato la promozione di tale risorsa. Sino al punto di un possibile conflitto davanti alla giustizia amministrativa, come annuncia il presidente del Consorzio Turistico Apulia, Francesco Nacci (già commissario della ormai sciolta Apt di Brindisi e noto operatore nel settore della ristorazione e in quello ricettivo).

Oggetto di quella che è diventata anche una lite giudiziaria, la decisione dell’amministrazione di affidare con gara a due soggetti esterni l’organizzazione del Ceglie Food Festival sottraendolo al consorzio locale, con la “beffa” dell’esclusione da questa edizione contestata della rassegna dei cuochi della città. "Come è noto il consorzio turistico Apulia, che raggruppa molti tra gli eccellenti ristoranti di di Puglia e la quasi totalità di quelli di Ceglie Messapica, in collaborazione con l'associazione dei ristoratori e produttori tipici locali ‘Ceglie è’, il consorzio per la valorizzazione e la tutela del Biscotto di Ceglie presidio Slow Food, l'associazione culturale a difesa della biodiversità Passo di Terra, l'associazione Cicloamici, il gruppo teatrale Residenza Teatrale di Ceglie Messapica Armamaxa Teatro di Mirko Lodedo, il Crsa Centro di ricerca sperimentale in agricoltura dell'università di Bari sito a Locorotondo, avevano partecipato al bando per il Ceglie Food Festival presentando un proprio progetto organico che vedeva coinvolti i ristoranti e le osterie di Ceglie, i produttori tipici della città le associazioni culturali e turistiche”, spiega Nacci.

“Tale bando è stato poi assegnato dall' amministrazione all'agenzia di spettacoli e concerti Magilla e alla associazione Negramaro Wine festival" entrambe di Brindisi, ma secondo i legali del consorzio con modalità inappropriate e tali da farci indurre a istruire un ricorso innanzi al Tar per l'annullamento del procedimento e quindi dell'assegnazione del bando essendo il consorzio arrivato guarda caso secondo. A ciò si aggiunga l'ostracismo dell'amministrazione che non ha consentito finora l'accesso agli atti della gara come previsto dalla legge, nè al consorzio – accusa Francesco Nacci - nè tantomeno ai consiglieri dell'opposizione che si sono già dovuti rivolgere ai carabinieri e al prefetto di Brindisi per vedere chiaro in questa vicenda che appare sempre più torbida”.

“Ora, visti i tempi e i ritardi con cui si è mossa l'amministrazione sia nella predisposizione del bando che nella sua aggiudicazione, ovviamente la sentenza del Tar arriverà dopo lo svolgimento del Ceglie Food Festival in via provvisoria assegnato all'agenzia di spettacoli Magilla (che apprendiamo oggi dalle locandine on line che non prevederà nessuno chef di Ceglie cosa molto strana e quantomeno assurda visto che si chiama ‘Ceglie Food Festival’, è realizzato con i fondi della amministrazione cegliese e soprattutto visto che la nostra città vanta una storia, una tradizione ed una serie di riconoscimenti proprio agli chef cegliesi invidiata e mai eguagliata da nessuna altra località pugliese e forse Italiana, tanto da essere citata fra le cinque mete Italiane capitali dell'enogastronomia) e la sentenza arriverà quindi dopo aver di fatto speso i soldi della comunità”, si rammarica il presidente del consorzio estromesso dall’organizzazione dell’evento.

Per Nacci, “appare altrettanto chiaro per chiunque legga il carteggio o le recenti cronache a riguardo, che troppe stranezze sono avvenute (cambio di commissione che misteriosamente si dimette, riapertura di plichi già aperti ) tanto da indurre a pensare che quasi certamente il Tar se riconoscerà il danno a favore del Consorzio Apulia giunto secondo emetterà un decreto per danno equivalente. Cosa significa? che se l'amministrazione non bloccherà subito in autotutela – dice Francesco Nacci - lo svolgimento del Ceglie Food Festival e non rifarà la gara e quant'altro probabilmente dovrà risarcire il consorzio e quindi pagare due volte lo svolgimento dell'evento”.

Quindi l’ultimo appello all’amministrazione comunale: “Con il presente pertanto siamo a sollecitare l'amministrazione e i consiglieri di maggioranza e opposizione ad intervenire e a far sospendere l'assegnazione provvisoria e limitare quindi quanto più possibile i danni per la comunità cegliese che paga per tali eventi, considerando poi che lo stesso festival non prevederà alcun coinvolgimento delle imprese e i ristoratori locali, tale opportunità si fà ancora più seria ed interessante per gli amministratori della città, alla cui responsabilità si fa appello: assurdo pagare due volte per un solo evento, sapendo già come andranno a finire le cose".

 

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