Cgil, un 25 aprile dedicato al lavoro
BRINDISI - Parte il 25 aprile, con l’iniziativa organizzata a Mesagne, la serie di appuntamenti provinciali che la Cgil ha programmato con l’obiettivo di suscitare dibattiti cittadini sui temi della democrazia e del lavoro. “Due valori fondanti della nostra Repubblica messi profondamente a rischio dalla regressione politica, sociale, culturale e occupazionale che accompagnano la grave crisi economica”, dice la segreteria provinciale del sindacato.
BRINDISI - Parte il 25 aprile, con l’iniziativa organizzata a Mesagne, la serie di appuntamenti provinciali che la Cgil ha programmato con l’obiettivo di suscitare dibattiti cittadini sui temi della democrazia e del lavoro. “Due valori fondanti della nostra Repubblica messi profondamente a rischio dalla regressione politica, sociale, culturale e occupazionale che accompagnano la grave crisi economica”, dice la segreteria provinciale del sindacato.
Questo il programma. A Mesagne, alle 16 di mercoledì al Castello, cineforum e dibattito con l’intervento programmato dell’avv. Carmelo Molfetta sul tema “ Il lavoro è ancora un diritto?”. Le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil Puglia, Gianni Forte.
Giovedì 26 pomeriggio a Ostuni, presso la Biblioteca Comunale alle ore 17.30, dibattito su un altro argomento al centro dell’agenda dei provvedimenti governativi: la riforma del mercato del lavoro. L’Intervento di merito sarà tenuto dall’avvocato Roberto Voza, cui seguiranno il dibattito e le conclusioni affidate al segretario generale della Cgil di Brindisi, Michela Almiento.
L’ultimo appuntamento della settimana quello del 27 pomeriggio a Francavilla Fontana, presso la sede Auser in vico Salerno alle ore 18.30, con un dibattito pubblico stimolato dalla lettura di brani legati alla storia del lavoro e del ruolo del sindacato in Italia. Il programma prevede poi un appuntamento il 30 aprile a S. Pietro Vernotico e l’1 maggio a Brindisi.
“Come Cgil consideriamo importante – conclkude la nota - far conoscere ai lavoratori e ai cittadini, attraverso approfondimenti e confronti, le ragioni della nostra mobilitazione contro quanto il Governo ha attuato in termini d’interventi sia fiscali sia pensionistici, e su quanto vorrebbe fare in materia di Mercato del Lavoro che, a nostro avviso, poco ha a che fare con la drammatica emergenza occupazionale che registriamo nel nostro Paese”.