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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Chiude anche la direzione provinciale del Tesoro. I lavoratori non ci stanno

BRINDISI - E dopo la soppressione della filiale della Banca d’Italia, il ridimensionamento dell’Inail, la riorganizzazione dell’Aqp a Brindisi problemi anche per la direzione del Tesoro. Il provvedimento, non riguarda solo il territorio messapico, ma rientra nelle disposizioni contenute dal decreto legge del 25/03/2010 n. 40, convertito dalla legge 73/2010 e dal decreto legge del 31/05/2010 convertito in legge n. 122/2010. La Direzione T.E.F. di Brindisi chiude dal 1° marzo 2011. A ricordarlo - in una nota critica - anche sul versante delle ricadute negative che si rifletteranno sui dipendenti, le segreterie provinciali della funzione pubblica Cisl Fps e Confsal. Di seguito il comunicato in cui dichiarano lo stato di agitazione.

BRINDISI - E dopo la soppressione della filiale della Banca d’Italia, il ridimensionamento dell’Inail, la riorganizzazione dell’Aqp a Brindisi problemi anche per la direzione del Tesoro. Il provvedimento, non riguarda solo il territorio messapico, ma rientra nelle disposizioni contenute dal decreto legge del 25/03/2010 n. 40, convertito dalla legge 73/2010 e dal decreto legge del 31/05/2010 convertito in legge n. 122/2010. La Direzione T.E.F. di Brindisi chiude dal 1° marzo 2011. A ricordarlo - in una nota critica - anche sul versante delle ricadute negative che si rifletteranno sui dipendenti, le segreterie provinciali della funzione pubblica Cisl Fps e Confsal. Di seguito il comunicato in cui dichiarano lo stato di agitazione.

"I lavoratori della Ragioneria Territoriale dello Stato di Brindisi, che si accolleranno di fatto il notevole carico di lavoro riveniente di detta chiusura, riuniti in assemblea, lamentano, oltre che una notevole carenza di organico, anche grande disappunto circa la unilaterale volontà dell’Amministrazione di riportare gli Uffici della Ragioneria attualmente ubicati nel moderno e funzionale stabile della Regione Puglia, nel vecchio e fatiscente edificio di via Rubini in Brindisi. Una scelta illogica che non tiene assolutamente conto delle logiche di risparmio e delle gravi criticità che si rappresentano.

1) L’attuale edificio della Ragioneria di Brindisi, a differenza del vecchio stabile di via Rubini, è provvisto di ampio parcheggio che consente agli utenti (sia della RTS ma soprattutto della soppressa DTEF) un agevole e comoda interrelazione con l’attuale ufficio RTS, peraltro sito in una zona decentrata, quindi, decongestionata dal traffico;

2) gli attuali locali della Ragioneria, siti nell’ambito di un palazzo ove insistono altri uffici pubblici (Regione Puglia, ecc.) sono certamente più confortevoli e rispondono pienamente alle normative vigenti in materia di sicurezza e salubrità dei luoghi di lavoro, quindi, più idonei alla tutela della integrità fisica e della personalità morale dei lavoratori e dell’ utenza;

3) l’intero edificio in cui insistono attualmente gli uffici della Ragioneria, della Regione Puglia, e di altri Enti Pubblici sono presidiati da un posto fisso di controllo e vigilanza;

4) la medesima struttura della Ragioneria (a differenza degli uffici di via Rubini, situati al centro di Brindisi in una zona prettamente pedonale ed in un edificio condominiale posto su otto piani) è provvista di tutti quegli elementi atti ad eliminare ciò che comunemente vengono definite “Barriere architettoniche”;

5) in merito “all’obiettivo irrinunciabile del contenimento della spesa pubblica” (indicazioni fornite dalla nota ministeriale), si evidenzia e si rappresenta che il costo presunto complessivo (spese di locazione e spese condominiali) per l’utilizzo dell’attuale sede (presso Regione Puglia) della Ragioneria, compreso il presunto costo di locazione dei locali da adibirsi ad archivio, è notevolmente inferiore al costo complessivo (spese di locazione e spese condominiali) dei locali della DTEF di via Rubini.

Per tutte le motivazioni sopra esposte e per altre che non si intendono evidenziare nel presente documento i dipendenti tutti della Ragioneria Territoriale dello Stato di Brindisi unitamente alle OO.SS Provinciali proclamano lo stato di agitazione e coinvolgeranno le OO.SS Nazionali e le Istituzioni Locali affinché le scelte adottate dal Ministero possano essere riconsiderate alla luce delle valutazioni su esposte nell’interesse esclusivo dei lavoratori e dell’utenza tutta".

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