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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Comitato portuale convocato per il 19, si va alla prova di forza

Il Comitato portuale di Brindisi è convocato per il 19 maggio alle ore 10. Il presidente dell’Autorità portuale, Iraklis Haralambidis, come aveva preannunciato ieri, non è intenzionato a tenere in alcun conto le obiezioni sollevate dalla Camera di Commercio sulla legittimità del decreto di nomina del nuovo Comitato portuale, e va alla prova di forza. Tra gli argomenti, concessione decennale a Edipower e tasse portuali

BRINDISI – Il Comitato portuale di Brindisi è convocato per il 19 maggio alle ore 10. Il presidente dell’Autorità portuale, Iraklis Haralambidis, come aveva preannunciato ieri, non è intenzionato a tenere in alcun conto le obiezioni sollevate dalla Camera di Commercio sulla legittimità del decreto di nomina del nuovo Comitato portuale, e va alla prova di forza. La reazione potrebbe essere una impugnazione del decreto stesso davanti al Tar di Lecce, ma, ha fatto sapere ieri sera Alfredo Malcarne, presidente dell’ente camerale, sarà la sua giunta a decidere. I punti contestati sono la designazione di un rappresentante in comitato da parte di Antep, associazione non firmataria di contratti di lavoro nei porti, e l’abilitazione dello stesso Haralambidis a nominare a fine mandato il nuovo Comitato portuale.

Comunque, non è all’ordine del giorno il principale nodo di confronto e scontro di questi mesi al porto di Brindisi, vale a dire la concessione ventennale al gruppo Grimaldi. Ci sono invece almeno due punti altri punti di rilevante interesse: uno è quello della nuove tariffe portuali, l’altro il rinnovo della concessione per 10 anni ad Edipower, che la centrale chiusa da due anni, un piano industriale contestato dagli enti territoriali e comunque non ancora munito di tutte le autorizzazioni. Anche su questo punto Autorità portuale e città rischiano di trovarsi su due poli opposti: almeno sino a questo momento, la posizione della maggior parte delle forze politiche cittadine è per la chiusura definitiva della vecchia centrale, la bonifica del sito e la sua restituzione agli usi portuali (contrari sindacati e dipendenti di Edipower – A2A), quindi il rilascio da parte dell’Authority di una concessione decennale a Edipower per la movimentazione del carbone sarebbe un atto contrastante con la linea della maggioranza del consiglio comunale.

La questione delle tariffe. La bozza della delibera presenta gli stessi vantaggi delle precedenti tabelle per chi abbia in linea a Brindisi navi di età di varo inferiore a 15 anni, condizione che garantisce lo sconto di un terzo. Se poi un operatore con le sue navi garantisce almeno 150 scali annui o più, riceve un altro terzo di sconto. E’ la condizione in cui opera già, ad esempio, Grimaldi con le sue navi ro-ro. Sconto di un terzo anche alle compagnie da crociera che effettuano almeno 20 scali a Brindisi. Le tabelle proposte: 2,50 euro per passeggero delle navi passeggeri, traghetti, e ro-ro imbarcato, sbarcato o in transito; solo 1 euro per i passeggeri delle navi da crociera in transito, mentre per quelli sbarcati e imbarcati 2,50 euro;  le auto, i camper, minibus, furgoni pagheranno invece quanto i camion, camion con rimorchio, pullman e Tir pur occupando spazi in garage nettamente inferiori (un’altra agevolazione per il traffico ro-ro, non certo un incentivo per il turismo), vale a dire 3 euro. Queste sono le quote che gli armatori dovranno versare all’Autorità portuale sui propri traffici, se la delibera riceverà parere favorevole.

Chiude la solita clausola del divieto di concessione delle banchine per coloro che risultano debitori dell’Autorità portuale per somme superiori ai 10mila euro. Quindi non potrà lavorare nel porto dei Brindisi neppure chiunque abbia contenziosi aperti sulle cifre da versare all’authority, per contestazioni sui servizi ricevuti. Per loro, non ci saranno banchine disponibili. Ma nel caso dei traghetti e delle navi ro-ro, nel porto di Brindisi è già stato fatto il vuoto. Non abbiamo neppure una nave diretta per andare in vacanza a Corfù (Bari sì, con agenti marittimi brindisini che hanno dovuto ripiegare sulle banchine del capoluogo di regione).

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