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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

General Electric sposta dall'Olanda ad Avio Brindisi importante commessa

Il rapporto costi-qualità e la competenza sulle lavorazioni ad alta tecnologia vede vincente ancora l'Italia su Germania e Francia, rendendo conveniente per uno dei grandi gruppi americani dell'aerospazio, General Electric, spostare dall'Olanda a Brindisi, nello stabilimento di Avio Aero una parte della produzione di motori aeroderivati attualmente svolta nei Paesi Bassi

BRINDISI – Il rapporto costi-qualità e la competenza sulle lavorazioni ad alta tecnologia vede vincente ancora l’Italia su Germania e Francia, rendendo conveniente per uno dei grandi gruppi americani dell’aerospazio, General Electric, spostare dall’Olanda a Brindisi, nello stabilimento di Avio Aero una parte della produzione di motori aeroderivati attualmente svolta nei Paesi Bassi. Avio Aero è da un anno controllata da Generale Electric attraverso Nuovo Pignone Holding, mentre tutta la parte riguardante la costruzione e lo sviluppo di sistemi propulsivi spaziali resta ad Avio Spa.

La notizia proviene dall’amministratore delegato di Generale Electric Italia e Israele, Sandro De Poli, che ne ha parlato in una intervista a “Lettera 43”. Per la multinazionale Usa, l’Italia è un’opzione conveniente per costi, competenza e capacità di accettare ulteriori carichi di lavoro. “Facciamo realizzare le cose a chi le sa fare meglio e al costo più competitivo”, ha detto De Poli alla giornalista del quotidiano online che l’ha intervistato.

Il turbofan per l'Eurofighter, una delle commesse Avio a BrindisiA ciò si aggiunga il terreno favorevole che Avio ha utilizzato nella nostra regione, e che anche General Electric riconosce come attrattiva d’impresa: “Ci sono già rispettabili quantità di denaro da finanziamenti europei che alcune regioni come la Puglia hanno usato e altre no”, ha sottolineato il ceo di Ge Italia nell’intervista. Il trasferimento di know-how dalle grandi società dell’aerospazio alle piccole e medie imprese è un metodo che De Poli sostiene, e che in Puglia il Distretto aerospaziale e la Regione hanno promosso e finanziato con una serie di contratti di programma ed altri tipi di accordi.

Nella meccanica di precisione mano d’opera ed ingegneri italiani sono all’avanguardia, allo stesso livello degli americani dice Sandro De Poli, al di là di ogni stima statistica sul valore della formazione universitaria in Italia. Ciò ci aiuterà a tenere dietro di noi la Cina, in questo settore, ancora per 20-30 anni. Oltre al fatto che ormai, sostiene l’amministratore delegato di GE Italia, un ingegnere italiano costa meno di uno cinese, che guadagna un dollaro in più all’ora.

Non è una buona notizia per gli ingegneri italiani (infatti molti giovani vanno all’estero a cercare impiego, anche nel settore aerospaziale), ma rende attrattiva l’Italia per gruppi come General Electric, tanto da sfidare i problemi della fiscalità, del costo del lavoro – che non è conveniente e competitivo però solo per le produzioni a bassa tecnologia -, la burocrazia e le lungaggini della giustizia civile, punti sui quali per De Poli l’Italia deve accelerare le soluzioni. Le dimensioni della nuova commessa per lo stabilimento brindisino di Aero Avio, e l’eventuale beneficio occupazionale, non sono stati quantificati. Ma se l’annuncio viene dall’amministratore delegato, non resta che attendere.

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