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Blocco convenzioni con le compagnie low-cost: critiche bipartisan a Emiliano

La decisione del governatore Michele Emiliano di bloccare il rinnovo delle convenzioni della Regione Puglia con Ryanair e le altre compagnie low-cost attira critiche e preoccupazioni da parte non solo dei cittadini ma anche di non pochi parlamentari. In una regione il cui sistema aeroportuale rischiava di affondare con la crisi Alitalia, sono state le compagnie come Ryanair non solo a garantire i collegamenti esistenti, ma anche ad aprire con voli diretti la Puglia al mondo

La decisione del governatore Michele Emiliano di bloccare il rinnovo delle convenzioni della Regione Puglia con Ryanair e le altre compagnie low-cost attira critiche e preoccupazioni da parte non solo dei cittadini ma anche di non pochi parlamentari. In una regione il cui sistema aeroportuale rischiava di affondare con la crisi Alitalia, sono state le compagnie come Ryanair non solo a garantire i collegamenti esistenti, ma anche ad aprire con voli diretti la Puglia al mondo e, come dimostrano studi universitari condotti recentemente, esiste un preciso nesso tra la imponente crescita dell'immagine turistica, del fatturato del settore e l'incremento dei collegamenti con i principali hub aeroportuali europei.

In questi ultimi due anni, inoltre, la politica di risanamento di Aeroporti di Puglia affidata dalla giunta Vendola ad un nuovo management si è dimostrata efficace con un sensibile taglio dei costi di gestione, e nel contempo si è dimostrata del tutto impermeabile alle pressioni politiche clientelari, che non sono mai mancate, varando progetti importanti di ampliamento delle strutture aeroportuali a Bari e Brindisi e avviando il grande progetto di trasformazione dell'aeroporto di Grottaglie in un centro logistico per le merci. La sola Ryanair, peraltro, garantisce da sola circa 200 posti di lavoro tra Bari e Brindisi.

Dario StefànoSono perciò anche venati di allarme i commenti bipartisan che arrivano da settori parlamentari pugliesi. Come quello del senatore Dario Stefano, coordinatore di Noi a Sinistra per la Puglia: “I collegamenti low cost hanno offerto un contributo importantissimo per connettere la Puglia al resto d’Italia e alle principali città europee. La Regione credo debba lavorare per consolidare questa opportunità. Non dobbiamo cercare le ragioni chissà dove, è sufficiente dare uno sguardo ai dati relativi ai passeggeri e ai trend dei flussi turistici negli Aeroporti di Puglia per capire che l’intuizione di collegare la Puglia con il resto d’Europa ha prodotto, in questi anni, ottimi e tangibili risultati con ricadute importanti sull’economia del territorio, per la ripresa di alcuni settori e per il sistema occupazionale".

"E’ vero, la correttezza e la trasparenza nelle procedure devono sempre accompagnare l’attività nella pubblica amministrazione, ma non bisogna cedere a nessuna tentazione di cambiare, per principio, strumenti che hanno dimostrato di generare performance elevate. Semmai - conclude Stefàno - proprio in forza di quello che è accaduto in questi anni, oggi tutte le energie devono essere concentrate su iniziative di realizzazione di collegamenti intermodali, anche attraverso il potenziamento di strutture già esistenti".

"Perché, se in questi anni abbiamo dimostrato che la pretesa campanilistica non è né sostenibile e né utile, dall’altro è evidente che dobbiamo investire sul rafforzamento della mobilità regionale per permettere a chi atterra sul territorio pugliese di raggiungere agevolmente e in autonomia tutti gli angoli di questa straordinaria terra. La battaglia condotta per il prolungamento del servizio del Frecciarossa in Puglia ha senso - sottolinea il senatore salentino - solo se si lavora alla realizzazione di un sistema integrato di trasporti che sia in grado di sostenere gli hub aeroportuali che hanno, nel frattempo, aumentato a dismisura i flussi e di prevedere piattaforme di mobilità regionale capaci di creare collegamenti efficienti e moderni su tutto il territorio".

Pietro Iurlaro

Stessa preoccupazione da parte del senatore Pietro Iurlaro di Francavilla Fontana, passato al gruppo parlamentare dei verdiniani (Alleanza liberalpopolare autonomie): "Rinviare e, più in generale, sottovalutare il rinnovo della convenzione tra gli aeroporti pugliesi con le compagnie low cost appare, oggi come oggi, anacronistico, inopportuno, difficilmente comprensibile. Se negli ultimi anni abbiamo registrato un netto incremento di flusso turistico nel Salento – e di riflesso, anche una maggiore visibilità nazionale e internazionale del territorio inteso come “marchio” – lo si deve anche all'apporto dei voli low cost".

"Allo stesso tempo, appaiono evidenti anche le possibilità in termini di business e di cultura che le tratte low cost hanno garantito a imprenditori, studenti e giovani, categorie che più di altre hanno beneficiato delle politiche attuate negli ultimi anni. Non vorrei - afferma Iurlaro - che il presidente Emiliano, che a volte sembrerebbe ossessionato dal voler apparire a tutti i costi diverso dal suo predecessore, finisca per rovinare quanto di buono fatto nel comparto aeroportuale, in termini di rapporti economici e personali, dalle precedenti amministrazioni regionali. Per apparire migliore di Vendola auspico che il governatore saprà trovare tempi e argomenti sicuramente migliori".

Federica De Benedetto-2 Meno diplomatica  Federica De Benedetto, vice-coordinatrice regionale di Forza Italia, leccese."Il governatore pugliese deve essere andato in confusione anche in tema di turismo. Diversamente non si comprende per quale motivo abbia fatto propria la levata di scudi per un Frecciarossa sprovvisto dell’infrastruttura per l’alta velocità ed ora, invece, temporeggi sulla convenzione con Ryanair, che ha già dimostrato di poter collegare la Puglia con l’Italia e l’Europa in tempi strettissimi e con larga efficacia".

"Lo dicono gli operatori del settore come Confindustria e Federalberghi e non si capisce per quale motivo ci si ricordi soltanto ora della necessità di vederci chiaro, dopo aver ampiamente beneficiato del sistema di voli low cost, con ricadute positive su tutto l’indotto: 3,1 milioni di passeggeri movimentati tra Bari e Brindisi solo nel 2015 ed una previsione affine per il 2016, investimenti già programmati dagli operatori in funzione del traffico previsto e 312 milioni di reddito generato dai passeggeri Ryanair sul territorio pugliese nel 2013. Emiliano ha in mente una strategia diversa per il sistema integrato dei trasporti? La esponga - conclude la De Benedetto - e faccia le sue valutazioni ma non penalizzi la Puglia con un turismo lumaca. Sarebbe letale per un comparto che ha dimostrato di essere trainante per l’economia dell’intera regione".

Il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, torna a polemizzare con Emiliano. E non solo sul blocco del finanziamento a Ryanair. Il primo cittadino infatti rinfocola la polemica riguardante la proposta di spostare da San Foca, marina di Melendugno (Lecce) a Brindisi l’approdo del gasdotto Tap. 
“La Regione Puglia – afferma Consales - non può continuare ad agire assumendo decisioni sulla testa dei brindisini ed è per questo che mi opporrò con ogni strumento a ciò che non va in direzione dei reali interessi dei miei concittadini”.Mimmo Consales

 “Ho chiesto ed ottenuto dal Presidente del Consiglio Comunale Luciano Loiacono – ha aggiunto Consales – la convocazione di una conferenza dei capigruppo consiliari proprio allo scopo di concordare una posizione quanto più possibile condivisa su questi due temi così importanti. Dopo di che Brindisi saprà farsi valere in ogni sede perché nessuno può immaginare di considerarci una colonia di altri territori pugliesi”.

Il Sindaco, infine, fa una considerazione sulla vicenda Ryanair. “L’aeroporto di Brindisi ha spiccato il volo proprio grazie a questa compagnia low cost ed ai collegamenti realizzati con scali italiani ed esteri – conclude Consales – ed oggi qualsiasi forma di arretramento comporterebbe un colpo mortale per i traffici aeroportuali e per l’intera economia turistico-ricettiva del Salento. Il Presidente Emiliano faccia tutte le verifiche che vuole, ma indietro non si torna”.
 
Sulla questione Ryanair interviene anche Gabriele Menotti Lippolis, presidente del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Brindisi: “Sostengo fermamente che si tratta di una questione che interessa sicuramente tutta la collettività per il ritorno economico sul territorio dal punto di FOTO GABRIELE MENOTTI LIPPOLIS-2vista  dell’affluenza turistica.     Se l'aeroporto di Brindisi perdesse in un solo colpo tutti gli attuali collegamenti, vi sarebbe inevitabilmente il collasso di tutte le attività legate al settore turistico, forza trainante dell'economia Brindisina e delle città con maggiori attrattive turistiche. Pertanto si invoca una soluzione in tempi brevi, dato che ormai una nuova stagione sta per iniziare”.

Conclude il Presidente Lippolis: “Rappresentando i Giovani Imprenditori di questo Territorio, ciò che chiedo è semplicemente un vettore, indipendentemente dal nome della Compagnia, che non faccia perdere la garanzia di queste tratte, in termini di qualità e quantità, all'Aeroporto Brindisino”.
 

Luciano Cavaliere e Giacomo Serio, portavoce rispettivamente provinciale e di Brindisi città di Fratelli d’Italia, fanno sapere di aver sollecitato il capogruppo alla Camera del loro partito, l’onorevole Rampelli,  “per chiedere chiarimenti in aula sulla paventata ipotesi da parte del presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano”.

“La Puglia, senza Ryanair  - affermano i due - non solo rischia di rimanere scollegata dal resto d'Italia e dall'Europa, ma tale scelta creerebbe un gravissimo danno all'economia dell'intera regione mettendo in forte difficoltà il settore turistico oltre al comparto aeroportuale.Giacomo Serio-2

“Lo scorso ottobre - continuano i due dirigenti brindisini - la società irlandese aveva annunciato un piano ulteriore di sviluppo per gli aeroporti pugliesi con incremento di rotte europee, l'inserimento di una terza rotta quotidiana da e per Roma e la previsione per il 2016, di 1500 posti di lavoro sull'aeroporto di Bari e 975 di Brindisi”.

“Insomma il Presidente Emiliano – concludono Serio e Cavaliere - eviti di fare fesserie, sono molti i pugliesi che non avendo il suo ricco stipendio, sfruttano l'unica compagnia low cost per trasferirsi frequentemente e in tempi rapidi in tutto il territorio nazionale ed europeo. Isolare la Puglia significherebbe sancirne la sua morte economica mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro ed Emiliano ne sarebbe il suo beccamorto."

Fra le voci fuori uori dal coro, al momento, c’è quella del partito Alternativa comunista, che attraverso una nota del coordinatore regionale Michele Rizzi sostiene che “i 12 milioni di euro all'anno ad una compagnia conosciuta anche per bassi salari per i lavoratori, la nostra Regione non possa permetterseli. Infatti, di fronte ad una crisi economica pesantissima che vede l'aumento di disoccupati e di licenziati che favorisce un'emigrazione di massa, continuare a regalare decine di milioni di euro di soldi pubblici sia realmente immorale”.

“E non sono motivazioni accettabili – prosegue Rizzi - quelle addotte da Stefano e Minervini, secondo il cui ragionamento, il traffico aereo per la Puglia debba essere favorito dall'elargizione di prebende alla multinazionale. Per altro un ragionamento che si sposa con quello che vuole multinazionali pronte a sbarcare in Puglia, ad incassare soldi pubblici per poi de localizzare”.
 
 

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