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Martedì, 16 Aprile 2024
Economia

Porto, spia di allarme nelle merci. Bene il traffico passeggeri

In flessione non solo il carbone, ma anche il settore ro-ro. I dati si riferiscono al trimestre luglio-settembre 2018

BRINDISI – Non sono rassicuranti i dati del porto di Brindisi relativi al terzo trimestre del 2018: nel periodo luglio settembre c’è stato un calo del 12 per cento nelle merci, e non solo nella movimentazione del carbone (-8,1 per cento) ma anche nel settore ro-ro (-13,6), una delle principali risorse di traffico. Bene nel transito passeggeri, con riferimento però ai traghetti (+12,8 per cento, da 233.080 a 262.925), mentre in quelli delle navi da crociera sono calati del 7,2 per cento (da 49.549 a 45.962).

Nulla di nuovo per ciò che riguarda il carbone, che resta la principale voce nella lista delle merci movimentate dal porto di Brindisi: 728.805 tonnellate nel terzo trimestre 2018 contro le 793.236 dello stesso periodo del 2017. Un trend ormai scontato, data la continua forte flessione dei megawatt da carbone sul mercato nazionale dell’energia. Non va dimenticato che a Brindisi da anni era cessata la produzione della ex centrale Edipower –attualmente in fase di smantellamento parziale – e che quella Enel di Cerano, la più grande del Paese, produce a ritmo molto ridotto.

Traghetti-3

Malgrado il calo nei carichi di carbone sbarcati, e un altro taglio del 65,7 per cento di altri minerali, calci e cementi, il saldo delle rinfuse solide si attesta ad un più 7,2 per cento grazie alle 94mila tonnellate di prodotti metallurgici, alle 50.063 di altre rinfuse solide, e agli incrementi nelle voci cereali, e in quella mangimi semi oleaginosi derrate alimentari. Flessione importane, del 12,1 per cento, nelle rinfuse liquide: voci in rosso, quella dei prodotti petroliferi raffinati, e dei gas.

Delle merci in colli su Tir abbiamo già detto: il meno 13,6 corrisponde a una movimentazione inferiore di 100.539 tonnellate rispetto a quella dello stesso trimestre 2017 (da 740.097 a 639.558), cui corrisponde anche un passaggio di Tir inferiore di 744 unità (-2,4 per cento). Il dato dell’incremento dei passeggeri dei traghetti corrisponde invece ad un aumento del transito di veicoli privati (auto, furgoni e camper)cresciuto del 14,1 per cento rispetto al periodo luglio-settembre del 2017.

nave  Eurocargo Trieste-2

Complessivamente, erano le rinfuse solide costituisce la prima voce del traffico merci del porto di Brindisi con 979.008 tonnellate nel terzo trimestre, seguite dalle merci varie in colli con 640.018 tonnellate, e dalle rinfuse liquide 508.513 tonnellate. In passato erano carbone (che ha toccato anche il tetto degli 8 milioni di tonnellate annue)  e prodotti chimici liquefatti o compressi i pilastri del traffico merci marittime di Brindisi, tanto che nel periodo dell’amministrazione Fitto alla Regione Puglia la suddivisione strategica, poi sconvolta dai mutamenti mondiali nel settore, era Bari scalo passeggeri, Taranto hub container e Brindisi porto combustibili.

Mantenere pertanto caratteristiche e infrastrutture di porto polifunzionale, in grado di garantire efficienza e convenienze, è il punto di partenza per evitare le ripercussioni di crisi regionali (come è avvenuto per quella greca) e di scala (carbone, produzioni chimiche primarie). Ecco perché la flessione nelle merci va analizzata bene: la voce Tir e merci in colli è quella che porta maggiori guadagni agli armatori e all’indotto relativo alla movimentazione dei trailer; la questione-carbone non è stata ancora affrontata dalla politica sul piano dei riflessi sull’indotto portuale, e quindi della prospettiva dei livelli occupazionali e di impresa.

Msc Musica viaggio inaugurale-2

Tutto ciò serve, in ultima analisi, a decidere e programmare le iniziative per la futura collocazione del porto di Brindisi nelle strategie dell’Unione Europea nel traffico marittimo delle merci (Corridoio 8, dorsale adriatica del Corridoio Baltico-Adriatico), e la gestione migliore delle banchine. Soprattutto in questa fase di riprogrammazione urbanistica sia del porto che della città, che del modello di sviluppo di Brindisi. (Fonte: dati ufficiali Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale)

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