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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Differenziata: raggiunto l'incremento del 5%, niente aumento dell'ecotassa

I brindisini non saranno gravati dall'aumento dell'ecotassa. Il comune capoluogo ha infatti incrementato del 5% la percentuale di raccolta differenziata rispetto ai dati validati riferiti al periodo settembre 2012 - agosto 2013, raggiungendo quindi l'obiettivo fissato per il 2014 dalla Regione Puglia, con la legge regionale 45 del 2013

BRINDISI - I brindisini non saranno gravati dall’aumento dell’ecotassa. Il comune capoluogo ha infatti incrementato del 5% la percentuale di raccolta differenziata rispetto ai dati validati riferiti al periodo settembre 2012 – agosto 2013, raggiungendo quindi l’obiettivo fissato per il 2014 dalla Regione Puglia, con la legge regionale 45 del 2013. Questo è quanto emerge dai dati di giugno della raccolta differenziata pubblicati in giornata sul sito ufficiale della Regione.

Se l’incremento del 5% non fosse stato raggiunto, il Comune di Brindisi, e di riflesso i suoi cittadini, avrebbe dovuto pagare circa 11 euro in più (come previsto dalla nuova disciplina entrata in vigore l’1 gennaio 2014) per ogni tonnellata di rifiuti prodotti dall’1 gennaio 2014 all’1 giugno 2014. La percentuale di raccolta differenziata rilevata a giugno, dunque, è pari al 35,72%: quasi il 10% in più rispetto al giugno 2013 (26,12%), e il 5% in più rispetto alla media riferita al periodo settembre 2012 – agosto 2013, pari al 30,34%. .

Entro dicembre, però, per evitare l’ulteriore mannaia dell’ecotassa, la percentuale di differenziata dovrà toccare quota 40%: un traguardo che pare raggiungibile se vi sarà un atteggiamento collaborativo da parte dei cittadini, della società che gestisce il servizio, la Monteco Srl, che in questi mesi ha profuso importanti sforzi per estendere il sistema di raccolta di rifiuti porta a porta, e di tutti gli enti preposti.

Il primo semestre del 2014, ad ogni modo, ha fatto registrare un incremento generalizzato in tutta la provincia. L'apice della raccolta differenziata  lo si è toccato a febbraio: 48,06%, l’8% in più rispetto al febbraio 2013. E' stato proprio il capoluogo a dare il buon esempio, con percentuali oscillanti fra il picco massimo del 36,13% (marzo) e quello più basso del 32,77% (gennaio). La media del semestre è pari al 34,207%. La fatidica soglia del 40%, insomma, è ancora distante, ma, come detto, tutt’altro che irraggiungibile. 

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