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Direttiva Concessioni, spiagge escluse

BRUXELLES - Le due giornate di votazione del Parlamento Europeo, ancora non ufficialmente chiuse, sanciscono l’approvazione della Direttiva Concessioni, confermando l’accordo trovato nei giorni scorsi con la Commissione Mercato interno del Parlamento europeo: spiagge escluse dal campo di applicazione della nuova Direttiva Concessioni.

BRUXELLES - Le due giornate di votazione del Parlamento Europeo, ancora non ufficialmente chiuse, sanciscono l’approvazione della Direttiva Concessioni, confermando l’accordo trovato nei giorni scorsi con la Commissione Mercato interno del Parlamento europeo: spiagge escluse dal campo di applicazione della nuova Direttiva Concessioni.

L’intesa raggiunta è il frutto della collaborazione tra un gruppo di eurodeputati italiani (Comi, Angelilli, Baldassarre, Bartolozzi, Mazzoni, Morganti e Motti) ed il relatore della Direttiva Philippe Juvin, Ppe. L’accordo ancora  non risolve il contenzioso nato dall’incompatibilità della direttiva Bolkestein con il sistema turistico balneare italiano, ma spiana la strada agli imprenditori balneari che potranno ora rilanciare, senza nuovi vincoli di assegnazione, i propri programmi finalizzati alla risoluzione della problematiche nate dall’applicazione della Direttiva Servizi, garantendo stabilità al comparto, nel rispetto delle liberalizzazioni dettate dalle normative europee, fa sapere Assobalneari.

Nello specifico gli operatori balneari che potranno, presenteranno un nuovo business plan entro il termine del 2015 beneficiando, dunque, della concessione demaniale da 10 fino a 30 anni, in funzione degli investimenti previsti nel piano. “Abbiamo deciso di scegliere una nuova definizione di concessione che esclude chiaramente il settore balneare italiano dall'ambito di applicazione di questa nuova legislazione europea”, spiega Lara Comi, europarlamentare europeo.

“Siamo molto contenti della dedizione con la quale i nostri europarlamentari a Strasburgo lavorano per difendere gli interessi che non sono solo degli operatori balnerari, ma del’intero comparto turistico e dell’Italia. Stiamo tutti lavorando per rilanciare  la crescita economica del nostro Paese, che deve far leva proprio sul turismo, ora come non mai”, ha commentato il presidente di Assolbaneari, Papagni,  rivolgendo i complimenti di tutta la Federazione Nazionale del Balneari, non solo a Lara Comi, ma anche agli onorevoli che stanno lavorando nell’ambito della Commissione Mercato Interno.

FederBalenari Italia ritiene che questo nuovo provvedimento, sia un buon presupposto per rilanciare nuovi accordi con il Governo, “al quale chiediamo – spiega il Papagni - di far partire le procedure di evidenza pubblica fin da subito solo per le aree non in concessione,  e di valorizzare, invece, il sistema di imprese che già sono sul mercato, permettendo loro di investire e restare competitive, con dei piani da completare entro il 2015”.

FederBalneari, infine, si augura  che con l’entrata in vigore di questa nuova Direttiva, si possa fare un passo in avanti per la stabilizzazione e crescita del settore. “Esonerare le spiagge dall’applicazione di una nuova Direttiva che definisce l’aggiudicazione dei contratti di concessione – conclude il presidente di Federbalneari Italia - ci fa sperare  che non subentrino nuove restrizioni al periodo di durata delle concessioni balneari fino a 30 anni, da noi ritenuto opportuno per proiettare le imprese balneari nella competizione del mercato unico e dei turismi internazionali”.

Mauro Della Valle, Vice Presidente FederBalneari Italia e presidente di Assobalneari Salento, aggiunge che “incassiamo un altro punto a favore  della crescita, della ripresa dell’economia balneare,  che potrebbe trovare il suo culmine nel Salento se la Regione Puglia decidesse di pianificare risorse a tutela delle spiagge e della costa”.

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