rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Eni: il piano industriale allarma i sindacati. Venerdì un nuovo sciopero

Il piano industriale annunciato da Eni preoccupa i sindacati confederali, che hanno proclamato uno sciopero del personale nazionale del colosso energetico per venerdì prossimo, 24 ottobre. Uno dei problemi sollevati dalle segreterie nazionali della FIlctem Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil riguarda "il ritardo o slittamento di fermate di alcuni impianti, tra i quali quello di Brindisi"

BRINDISI – Il piano industriale annunciato da Eni preoccupa i sindacati confederali, che hanno proclamato uno sciopero del personale nazionale del colosso energetico per venerdì prossimo, 24 ottobre. Uno dei problemi sollevati dalle segreterie nazionali della Filctem Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil riguarda “il ritardo o slittamento di fermate – si legge in un comunicato unitario – di alcuni impianti, tra i quali quello di Brindisi, per i lavori di manutenzione”.

Dopo la mobilitazione dello scorso 29 luglio, dunque, i lavoratori incroceranno le braccia per altre otto ore, su tutto il territorio nazionale. “Questa volontà – si legge nella nota firmata dai segretari territoriali Salvatore Viva (Filctem Cgil), Emiliano Giannoccaro (Femca Cisl) e Carlo Perrucci (Uiltec Uil) - discende dall’atteggiamento assunto dalla società Eni, in relazione alle condizioni che andranno a determinarsi all’attuazione del Piano Industriale annunciato. Detto piano prevede una graduale quanto progressiva riduzione delle attività industriali con pesanti ricadute occupazionali nell’intero nostro Paese”. 

“Tutto questo  - si legge ancora nella nota stampa - è testimoniato dalla crisi che sta già investendo il settore della raffinazione, l’annunciata chiusura o ridimensionamento delle raffinerie presenti in Italia, tra le quali quella di Taranto, la questione di Gela, nel settore chimico la chiusura del creaking di Porto Marghera, e un ritardo o slittamento di fermate di alcuni impianti, tra i quali Brindisi, per i lavori di manutenzione”.

I sindacati affermano che l’atteggiamento assunto da Eni, “oltre a prevedere un disimpegno industriale nel nostro Paese con effetti negativi devastanti sull’intero contesto economico, viola fra l’altro i recenti accordi sottoscritti in questo settore”. 

Dopo vari tentativi di conciliazione andati a vuoto con l’azienda, “ancora restia ad aprire un sereno confronto per approfondire le loro intenzioni sul settore della chimica in Italia”, si è decido dunque di proclamare lo sciopero per la giornata di venerdì.

Questo “si articolerà per i lavoratori turnisti e i reperibili – concludono i sindacati - secondo le modalità concordate con le varie Rsu aziendali e in rispetto degli accordi relativi agli assetti impianti sempre e comunque in relazione alle Leggi vigenti. Inoltre a far data dal giorno 21 ottobre e fino al 20 novembre sono sospese tutte le prestazioni straordinarie ed ogni forma di collaborazione non definita da specifici accordi”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Eni: il piano industriale allarma i sindacati. Venerdì un nuovo sciopero

BrindisiReport è in caricamento