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Economia

Farmaci innovativi e ricerca: "Brindisi è un hub a livello mondiale"

Un Roadshow organizzato da Farmindustris si p svolto stamani presso lo stabilimento Sanofi di Brindisi, in presenza del vicepresidente dell'associazione di categoria e del presidente di Sanofi Italia

BRINDISI – “Brindisi è uno dei centri di eccellenza, è un hub a livello mondiale”. L’importanza del polo farmaceutico brindisino è stata rimarcata dal vicepresidente di Farmindustria, Antonio Messina, nel corso del roadshow di Farmindustria “Innovazione e Produzione di Valore – L’industria del farmaco un patrimonio che l’Italia non può perdere”, che si è svolto stamani (venerdì 21 settembre) presso lo stabilimento Sanofi di Brindisi, con la collaborazione anche di un’altra azienda, la Merck, che ha uno stabilimento di produzione nell’area di Modugno (Bari). 

"Futuro interessante per lo stabilimento"

Messina ha rimarcato come “i farmaci innovativi siano indispensabili” per il futuro dei pazienti. “Brindisi  - prosegue il vicepresidente Farmindustria - è collegata a un processo di ricerca e innovazione, insieme ad altre filiali. Qui Sanofi ha fatto due investimenti molto importanti. Uno dei nostri principali obiettivi è di continuare ad attrarre investimenti. Sono sicuro che arriveranno”. 

Giovanni Morelli, direttore stabilimento di Brindisi, parla di “un futuro molto interessante” per lo stabilimento Sanofi. “Il sito di Brindisi - spiega - ospita un centro di ricerca e sviluppo mediante il quale stiamo sviluppando nuovi ceppi altoproduttori e ci stiamo specializzando su principi altamente attivi che un giorno potrebbero entrare a far parte di farmaci innovativi oncologici”.

Evento Farmindustria Sanofi Brindisi 6-2

Sull’importanza del sito di Brindisi si sofferma anche Hubert de Ruty, Presidente e Amministratore delegato di Sanofi Italia. “Qui a Brindisi – dichiara il manager - siamo da sempre al fianco delle Istituzioni e abbiamo da poco siglato un nuovo Accordo di Programma con la Regione, un quarto è in corso, che porta a oltre 130 milioni i nostri investimenti negli ultimi anni, se si considerano anche i progetti di ricerca con il Miur. Ma dobbiamo guardare più lontano. La mia proposta è per un accordo decennale alla cui definizione partecipino tutti gli stakeholder per il futuro di questo territorio, la sua crescita, la sua competitività e la sua leadership nella produzione industriale. Un progetto che potremmo chiamare “Alleanza strategica della salute 2025”, con l’obiettivo conferire all’Italia la laurea di Paese più attrattivo d’Europa”.

Nel corso dei lavori è intervenuto anche il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, il quale ha rimarcato come la Regione Puglia abbia già sostenuto importanti investimenti per le industrie che operano nel settore farmaceutico.

Uno dei quattro siti più produttivi in Italia

Vari dati sono stati snocciolati durante il meeting. Lo stabilimento Sanofi di Brindisi è uno dei quattro siti produttivi di Sanofi in Italia. Copre un’area di circa 150mila metri quadri e ospita un centro specializzato nella ricerca biotecnologica. Fondato nel 1955, negli anni si è specializzato nella produzione di principi attivi farmaceutici per fermentazione. Oggi rappresenta un centro di eccellenza dedicato allo sviluppo di microrganismi altoproduttori di antibiotici e nuovi principi attivi. 

Stabilimento Sanofi Brindisi-2

Stando ai dati (al 31 dicembre 2017) forniti dalla società, presso lo stabilimento di Brindisi lavorano 210 collaboratori, il 95 per cento dei quali di Brindisi e Provincia. Fra questi vi sono 79 laureati, 97 diplomati, 20 con licenza media e 14 che hanno conseguito altri tipi di studi. Nel 2017 sono stati investiti sette milioni di euro nell’impianto brindisini, per un volume produttivo di 215 tonnellate ed esportazioni in ben 90 paesi al mondo. 

Negli ultimi sei anni la collaborazione con la Regione Puglia e gli enti locali ha generato contratti di programma per un totale di oltre 80 milioni di euro dedicati al potenziamento del sito, allo sviluppo di nuovi farmaci, allo sviluppo sostenibile, alla ricerca industriale e a progetti di manufacturing 4.0. Inoltre, dal 2000 a oggi, sono stati investiti circa quattro milioni in progetti di ricerca in collaborazione con il Miur. 

Evento Farmindustria Sanofi Brindisi 2-2-2

Proprio di quest’estate è il nuovo accordo per un importante progetto di ricerca da sei milioni di euro finalizzato allo sviluppo dei processi di produzione di antibiotici e di nuove molecole che potrà contare su un finanziamento di 3,8 milioni dei progetti operativi regionali (Por). 
 A livello regionale, con circa 3mila addetti diretti e nell’indotto, emerge che la Puglia è la sesta regione per export farmaceutico (4,4 per cento del totale nazionale) che ha superato il miliardo di euro nel 2017. Bari in particolare è tra le più importanti province farmaceutiche. E quello dei medicinali rappresenta il primo settore per export della provincia.

Video: le interviste ai protagonisti del road show

Industria farmaceutica fra i settori trainanti dell'economia

Brindisi è invece tra le principali province per peso degli addetti totali della manifattura. Senza dimenticare una rilevante presenza di aziende nelle altre province, soprattutto a Lecce e Bat. A Bari e Brindisi, l’industria farmaceutica è fra i settori trainanti dell’economia e determina il 24 per cento dell’export. Le imprese del farmaco dimostrano quindi di essere un asset strategico per gli investimenti, anche esteri, per l’occupazione qualificata e stabile, con un incremento di assunzioni a tempo indeterminato, e per lo sviluppo del tessuto produttivo locale. 

Stabilimento Sanofi Brindisi-3

La Puglia del farmaco, insomma, rappresenta un’eccellenza in un contesto di eccellenza, quello del Mezzogiorno farmaceutico. Con 13mila addetti diretti e nell’indotto e 25 impianti di produzione e ricerca il ud ha fatto registrare negli ultimi 10 anni una crescita dell’export da record. E infatti è più che raddoppiato. Un risultato migliore della media europea e della Germania. 

Nel corso dell’incontro sono stati forniti anche dei dati sul volume d’affari del settore farmaceutico a livello nazionale. A tal proposito, emerge che l’Italia è il primo produttore farmaceutico dell’Unione Europea. Quest’anno ha infatti superato la Germania con una produzione di 31,2 miliardi, contro i 30 dei tedeschi. Un successo dovuto al boom dell’export che sfiora i 25 miliardi. L’industria farmaceutica conta 200 aziende, 65.400 addetti, 6.400ricercatori e 2,8 miliardi di investimenti in produzione e ricerca nel 2017. 

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