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Film Commission, Provincia possibilista

BRINDISI - Non tutto è perduto, per un possibile rientro della Provincia di Brindisi in Apulia Film Commission. Il confronto tra la gestione commissariale e gli operatori brindisini della cinematografia ha aperti qualche spiraglio, e sono questi ultimi a darne notizia dopo un incontro avvenuto il 28 febbraio con il commissario prefettizio Cesare Castelli e i due sub commissari Grassi e Massone, "a seguito di una richiesta inoltrata dai Cobas. Obiettivo dell'incontro era discutere la decisione adottata dalla Provincia di uscire dalla fondazione Apulia Film Commission, ritenuta penalizzante per il territorio".

BRINDISI - Non tutto è perduto, per un possibile rientro della Provincia di Brindisi in Apulia Film Commission. Il confronto tra la gestione commissariale e gli operatori brindisini della cinematografia ha aperti qualche spiraglio, e sono questi ultimi a darne notizia dopo un incontro avvenuto il 28 febbraio con il commissario prefettizio Cesare Castelli e i due sub commissari Grassi e Massone, "a seguito di una richiesta inoltrata dai Cobas. Obiettivo dell'incontro era discutere la decisione adottata dalla Provincia di uscire dalla fondazione Apulia Film Commission, ritenuta penalizzante per il territorio".

Per gli operatori del settore, hanno partecipato all'incontro Salvatore Barbarossa videomaker e rappresentante dei Cobas, Simone Salvemini regista, Fabio Marini location manager, Ida Santoro fotografa di ProPugliaPhoto, Paola Crescenzo regista,  Francesca Di Castri hairstylist, Irene Campana assistente di produzione, Davide Pirri video assist, Nico Saponaro elettricista.

Castelli ha spiegato preliminarmente che le motivazioni dell'uscita della Provincia da A>pulia Film Commissione sono di natura prettamente economica "dovute alla spending review e allo stato debitorio in cui versa la Provincia, precisando in ogni caso che l'effetto di tale atto avrà decorrenza  dal 2014". La delegazione invece "ha avuto modo di evidenziare l'importanza della funzione svolta  dall'Apulia Film Commission nell'attrarre investimenti di produzioni cinematografiche e televisive anche nel territorio brindisino con una conseguente ricaduta economica ed occupazionale".

A tale scopo, è stato consegnato al commissario straordinario alla Provincia di Brindisi un documento "che attesta la produzione cinematografica a Brindisi dal 2008 ad oggi, con i film di Sergio Rubini, la recente fiction su Domenico Modugno, il videoclip Le Rane del gruppo Baustelle, E' stato il figlio di D. Ciprì, My Malboro City ed altri, per i quali la fondazione ha partecipato con finanziamenti di circa 1.700.000,00 euro, una parte dei quali erogati con un vincolo di spesa sul territorio pari al 200%".

L'impegno assunto dal commissario a fine colloquio, dicono i partecipanti alla riunione, è quello di "rivalutare la posizione in merito ai rapporti con l'Apulia Film Commission, precisando che si ritiene in ogni caso temporanea la decisione di abbandonare la fondazione. Per questo motivo il commissario e i suoi collaboratori si sono impegnati a fissare quanto prima un incontro con i responsabili della Film Commission pugliese". Inoltre, contestualmente all'incontro, ci sono stati contatti telefonici con il presidente Antonella Gaeta e il direttore della fondazione Silvio Maselli, che hanno risposto positivamente all’invito della Provincia, in attesa di fissare una data.

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