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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Crisi Leucci, la Fiom: " A Brindisi situazione esplosiva"

Appello a Regione e governo nazionale per gli interventi sul settore delle imprese metalmeccaniche, denunciata la mancata applicazione della legge Biagi da parte dell'Enel

BRINDISI – Quella del settore appalti metalmeccanici a Brindisi “è una emergenza esplosiva”. Torna a dirlo la Fiom Cgil, per bocca del segretario Angelo Leo, e nel contempo sottolinea pertanto che la propria linea sulla vicenda Leucci, è chiarissima: “La Fiom non condivide la linea delle altre organizzazioni sindacali” che avrebbero “frenato la giusta azione di lotta” sollecitata dai lavoratori già dopo il primo mese di mancata retribuzione.

Crisi Leucci, legge Biagi e obblighi dell’Enel

“La Fiom nella Leucci non aveva Rsu e neanche un iscritto, da due settimane circa 15 lavoratori hanno chiesto di essere rappresentati dalla Fiom e dal suo ufficio legale, ed ogni giorno altri lavoratori si aggiungono. La Fiom ha richiesto sia nelle assemblee dei lavoratori, che al tavolo prefettizio l'applicazione della legge Biagi sulle retribuzioni arretrate (6 mesi). La legge Biagi, fa obbligo alla committenza (Enel-Cerano) di provvedere al mancato pagamento dei contributi previdenziali e delle retribuzioni delle maestranze da parte della ditta aggiudicatrice dell'appalto (Leucci Costruzioni)”.

Negli ultimi 6 mesi i dipendenti della Leucci Costruzioni hanno lavorato essenzialmente in regime di mono committenza con Enel- Cerano, pertanto la Fiom chiede l'applicazione della legge Biagi a tutti i lavoratori, dice Leo. “La Fiom sin dalla prima assemblea con i lavoratori a differenza delle altre organizzazioni sindacali, ha dato indicazioni di licenziarsi per giusta causa, onde avere il diritto ad usufruire della Naspi senza perdere altro tempo, visto che il fallimento della Leucci Costruzioni era inevitabile”.

“Regione e governo intervengano sulla metalmeccanica a Brindisi”

Ora la stessa Fiom Cgil Brindisi, lancia un appello a tutte le istituzioni, ai parlamentari di governo e di opposizione, ai consiglieri regionali, al presidente della Provincia, al sindaco di Brindisi, affinché il governo nazionale e la Regione Puglia intervengano a Brindisi con un programma di investimenti pubblici e privati nel settore della metalmeccanica, stante l'attuale crisi “che vede ogni giorno aziende piccole e medie, storiche e meno storiche chiudere i battenti, lasciando in mezzo la strada centinaia di lavoratori con le loro famiglie, nonostante il loro altissimo livello professionale”.

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