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Fondazione della Dieta mediterranea: ecco lo Statuto

OSTUNI - Fondazione “Dieta Mediterranea Onlus”: il primo sì arriva dalla Città bianca. In Consiglio l’ordine del giorno con il quale l’Ente locale aderisce formalmente al nascente organismo. In anteprima ecco la bozza dello Statuto del nascente organismo. Obiettivo della Fondazione sarà quello di operare in diversi ambiti e di perseguire fini di ricerca e di solidarietà sociale, al fine di diffondere la dieta mediterranea per tutelare lo stato di salute e per lo studio dei suoi componenti.

OSTUNI - Fondazione “Dieta Mediterranea Onlus”: il primo sì arriva dalla Città Bianca. In consiglio l’ordine del giorno con il quale l’ente locale aderisce formalmente al nascente organismo.  In anteprima ecco la bozza dello statuto del nascente organismo. Obiettivo della Fondazione sarà quello di operare in diversi ambiti e di perseguire fini di ricerca e di solidarietà sociale, al fine di diffondere la dieta mediterranea per tutelare lo stato di salute e per lo studio dei suoi componenti.

In particolare: ricerca e studi sulle correlazioni tra dieta e patologie croniche, metaboliche e neoplastiche allo scopo di prevenire e curare tali malattie anche attraverso l’alimentazione; ricerca sui componenti principali caratterizzanti la dieta mediterranea studiando ed eventualmente isolando i principi attivi contenuti; ricerca e studi per il miglioramento delle qualità igienico-nutrizionali dei vari componenti e per la loro eventuale trasformazione in nuovi prodotti; promozione di attività culinarie utilizzanti i componenti della dieta mediterranea.

La Fondazione intende inoltre raccordarsi e sviluppare sinergie e collaborazioni con altri organismi, enti pubblici e privati, italiani o esteri, che operino nei settori d'interesse della Fondazione o che ne condividano lo spirito e le finalità. Le premesse a supporto della costituzione, sono anche di natura scientifica: E’  ormai accertato che la cosiddetta Western diet dei paesi europei e nordamericani non sia favorevole per la nostra salute e qualità di vita in generale. Le malattie legate ad una dieta errata, quali le malattie cardiovascolari, cerebrovascolari, diabete e cancro, sono le cause principali di mortalità e disabilità e la loro incidenza aumenta significativamente dai 40 anni di età. Esistono evidenze epidemiologiche che dimostrano che specifici interventi dietetici contribuiscono alla prevenzione, al trattamento e alla riduzione della mortalità per queste patologie croniche.

Questi interventi includono un introito minore di calorie, per evitare l’obesità, un introito inferiore di grassi saturi (per prevenire la patologia coronarica) e di sale (per prevenire l’ipertensione) e un maggior introito di carboidrati complessi, fibre, frutta e verdura, per prevenire tutte le patologie sopra elencate e anche il cancro. Tali caratteristiche alimentari sono quelle della cosiddetta dieta mediterranea, modello nutrizionale ispirato ai modelli alimentari tradizionali del paesi europei del bacino mediterraneo.

Tali modelli hanno in comune un elevato consumo di pane, frutta, verdura, erbe aromatiche, cereali, olio d’oliva, pesce vino in quantità moderata. In particolare, l’olio d’oliva, che costituisce componente base della dieta mediterranea, controbilancia almeno in parte i grassi animali, così riducendo i rischi legati all’utilizzo di tali grassi.

“Il richiamo all’olio d’oliva quale elemento decisivo nella alimentazione mediterranea - spiega il sindaco della Città Bianca, Domenico Tanzarella - richiama, naturalmente, il ruolo della Puglia, e della Provincia di Brindisi e della città di Ostuni in maniera particolare, le cui economie locali sono indissolubilmente legate da tempo immemorabile all’olivo e al suo prezioso prodotto.

Sicché Ostuni e la Provincia di Brindisi sono elettivamente chiamate a stimolare la conoscenza, lo sviluppo e la diffusione della dieta mediterranea. Si giustifica, così, la proposta adesione alla costituenda Fondazione denominata “Dieta Mediterranea - Onlus”, non lucrativa, che ha tra le sue finalità statutarie quella di sostenere un’azione promozionale della candidatura della dieta mediterranea nel patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco e di promuovere studi e ricerche atte ad aumentare le conoscenze relative ai componenti della dieta mediterranea, ai principi attivi contenuti ed alle tecnologie di trasformazione non denaturanti”.

Oltre ai soci fondatori (tra cui il presidente della Provincia e il sindaco di Ostuni) la Fondazione è aperta a tutti gli enti e le persone fisiche e giuridiche che condividano gli scopi statutari. Fissate anche le quote di adesione: 20.000 euro la quota della Provincia, 0,20 centesimi ad abitante quella fissata per i Comuni. Ai fondatori promotori spetta il potere di eleggere fino a sette membri del consiglio di amministrazione, due membri del collegio dei revisori contabili, tra cui il presidente, nonché i fondatori onorari.

Il primo consiglio di amministrazione è costituito da membri scelti dall'assemblea dei fondatori promotori. La composizione del successivo consiglio sarà la seguente: due consiglieri saranno nominati dal collegio dei partecipanti, fino a sette consiglieri saranno nominati dall’assemblea dei fondatori e promotori; faranno parte del consiglio di amministrazione di diritto fin dalla costituzione il presidente pro-tempore della Provincia di Brindisi, il sindaco pro-tempore della città di Ostuni ed il presidente del comitato scientifico. Assodato anche l’aspetto più controverso ed oggetto delle polemiche più vivaci: la Fondazione avrà sede in Ostuni, nel centro storico, presso il Palazzo Tanzarella.

Ceglie Messapica ne sarà il cuore  operativo, attraverso la scuola di gastronomia.  Non sarà sede della nascente Fondazione, ma per i media nazionali Ceglie si conferma la principale piazza del gusto: Sull’edizione di novembre del magazine “Dove”, già  in edicola, spicca un’inchiesta sulla Puglia e il gran cibo. E tra le locande “sopraffine” consigliate, ben sei sono cegliesi: “Al Fornello da Ricci”, “Cibus”, “La Fontanina”, “Osteria Pugliese”, “Osteria del Capitolo”, “Arrosteria Borgo Antico”. E poi ancora: “Osteria Il Frantoio” (Ostuni), Osteria Già sotto l’Arco (Carovigno), Il Castelletto (Carovigno), Giudamino Cantina  (Mesagne).

Fondazione_Dieta_Mediterranea_Bozza dello statuto

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