Furti nei carciofeti: il Comitato per l’ordine intensifica i controlli
BRINDISI – Non c’è un aumento dei furti nei campi, non c’è un’intensificazione del fenomeno che ha sempre caratterizzato (negativamente) il settore, non ci sarà la necessità di organizzare ronde armate. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito questa mattina in prefettura, ha deciso di ascoltare le ragioni delle associazioni di categoria e si è attivato immediatamente per evitare ulteriori danni ai raccolti.
BRINDISI – Non c’è un aumento dei furti nei campi, non c’è un’intensificazione del fenomeno che ha sempre caratterizzato (negativamente) il settore, non ci sarà la necessità di organizzare ronde armate. Il Comitato per l’ordine e la sicurezza, che si è riunito questa mattina in prefettura, ha deciso di ascoltare le ragioni delle associazioni di categoria e si è attivato immediatamente per evitare ulteriori danni ai raccolti.
Le campagne brindisine e quelle fasanesi sono le zone particolarmente colpite: nelle prime i furti di carciofi hanno messo in ginocchio alcuni imprenditori agricoli e coltivatori diretti, nelle seconde invece i furti di mezzi agricoli hanno creato ritardi e difficoltà economiche. “Non vogliamo che gli agricoltori si sentano cittadini di serie b – ha detto il prefetto Domenico Cuttaia al termine dell’incontro – devono invece sentire la presenza delle forze dell’ordine. Lo stesso vale per chi ha invece intenzione di approfittare di loro: faremo in modo che siano controllati con più intensità”.
Ma l’attenzione di carabinieri, poliziotti e finanzieri sarà anche coordinata con quella del gruppo della forestale e della polizia provinciale che, in questa occasione, garantirà il proprio appoggio anche nelle ore notturne. “L’agricoltura è un settore portante per il nostro territorio – ha spiegato il presidente dell’ente locale Massimo Ferrarese – puntiamo sull’impegno di questi imprenditori e faremo in modo che siano seguiti ed appoggiati dalle istituzioni”. Soddisfatti anche i rappresentanti della Coldiretti che hanno partecipato alla riunione e che hanno ribadito la loro gratitudine al questore per gli arresti di lunedì scorso: in manette sono finiti due ladri, padre e figlio di Brindisi, che durante la notte avevano rubato circa mille carciofi.
“E’ importante – ha precisato Salvatore Ripa presidente di Coldiretti Brindisi – capire dove finisce il prodotto rubato ed agire anche nei mercati. Non basta insomma la repressione verso i ladri: bisogna invece colpire chi rimette in commercio il prodotto rubato. In questa serie di passaggi ci perdono tutti: i coltivatori, i venditori e soprattutto i consumatori”. L’impegno garantito dalle forze di polizia nei controlli sarà massimo insomma, già a partire dai prossimi giorni ma, a proposito delle ronde armate che invece sarebbero state organizzate nei campi dagli agricoltori esasperati, massima sarà l’attenzione anche verso comportamenti illegali: la legge sulle ronde infatti, consente di organizzarsi ma con il mero scopo di osservare e segnalare alle forze dell’ordine. Anche su questo la volontà del prefetto è stata ferma.