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Economia

Fusione nucleare, Tanzarella chiede accesso agli atti del bando Enea

Il presidente della Provincia vuole conoscere i criteri di valutazione per il sito della Cittadella arrivato secondo

BRINDISI  - Mentre il sindaco di Frascati e il presidente della Regione Lazio esultano perché Enea ha scelto il sito in provincia di Roma per ospitare il  progetto sulla fusione nucleare chiamato Dtt, il presidente (facente funzioni) della provincia di Brindisi chiede spiegazioni sul secondo posto ottenuto dalla Cittadella. O meglio, chiede di conoscere “atti, allegati e planimetrie” in base alle quali la località  ha conquistato il primo posto nella graduatoria, superando il polo di eccellenza brindisina

Gli interrogativi e la richiesta

Domenico TanzarellaPer quali motivi? Quali sono stati gli aspetti che hanno fatto la differenza? Interrogativi legittimi, a maggior ragione in considerazione della bontà della candidatura firmata dalla Cittadella e soprattutto in ragione delle ripercussioni sul tessuto economico. La richiesta è stata firmata da Domenico Tanzarella ed è indirizzata al presidente dell’Enea, Federico Testa, nonché al responsabile del procedimento, Alberto Silvestri, sotto forma di “accesso ai documenti amministrativi”. L’avvocato di Ostuni è arrivato alla guida dell’Ente, dopo la sfiducia che ha fatto cadere il sindaco di Francavilla Fontana, Maurizio Bruno, determinando il passaggio del testimone al vice presidente.

La missiva è partita oggi dagli uffici del Palazzo che si affaccia in piazza Santa Teresa, scritta in prima persona da Tanzarella, dopo aver precisato di essere “diretto interessato, in quanto sottoscrittore del protocollo d’intesa con la Regione Puglia, per la presentazione della candidatura del comprensorio Cittadella della Ricerca”, di esclusiva proprietà della Provincia di Brindisi, dopo l’avviso del 24 novembre 2017, finalizzato alla scelta di un sito in grado di permettere l’esperimento dell’Enea.

L’esperimento dell’Enea

L’esperimento si chiama Divertor Tokamak Test, in sigla più semplicemente noto come Dtt. La Provincia ci contava avendo la Cittadella come polo d’eccellenza. Ci ha sperato per mesi, l’Ente. Ma niente da fare. Si è dovuta accontentare del gradino numero due nell’elenco stilato da una commissione ad hoc, interna all’Enea, alla quale è stato attribuito il compito di valutare i progetti, secondo determinati parametri.

L’interesse della Provincia

Tanzarella ha sottolineato che “sussiste interesse diretto, concreto e attuale” all’accesso agli atti, l’unica strada amministrativa che permetterà al presidente della Provincia e quindi all’Ente, di conseguenza al territorio, di conoscere cosa abbia determinato l’assegnazione del primo posto al sito di Frascati. Con soddisfazione, anche espressa su Facebook, del governatore della Regione Lazio, in aggiunta a quella del primo cittadino.

Al terzo posto, così come comunicato nei giorni scorsi dal consiglio di amministrazione dell’Enea, si è classificato il sito di  Manoppello, in provincia di Pescara.  "È stato un percorso laborioso e di grande impegno, facilitato da un apprezzatissimo dialogo di approfondimento con le amministrazioni regionali e locali che hanno assicurato un apporto di qualità al lavoro della Commissione" ha dichiarato il presidente della Commissione Alessandro Ortis, già Presidente dell’Autorità per l’energia. "Oggi è l’Italia che vince. Perché investe sulla conoscenza e sull’energia sostenibile con un progetto che garantisce prospettive scientifiche e occupazionali positive per tutti e, in particolare, per i giovani" ha sottolienato il Presidente dell’Enea Federico Testa. 

Il progetto della fusione

La sede dell'Enea a Brindisi - CittadellaObiettivo della fusione, processo opposto alla fissione nucleare, è riprodurre il meccanismo fisico che alimenta le stelle per ottenere energia rinnovabile, sicura, economicamente competitiva, in grado di sostituire i combustibili fossili e contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Il progetto Dtt "nasce per fornire risposte scientifiche e tecnologiche ad alcune problematiche particolarmente complesse del processo di fusione come la gestione di temperature elevatissime", spiegano dall'Enea che ha lavorato in collaborazione con Cnr, Infn, Consorzio Rfx, Create e alcune tra le più prestigiose università italiane. "Dtt sarà un cilindro ipertecnologico alto 10 metri con raggio 5, all’interno del quale saranno confinati 33 metri cubi di plasma con un’intensità di corrente di 6 milioni di Ampere (pari alla corrente di sei milioni di lampade) e un carico termico sui materiali fino a 50 milioni di watt per metro quadrato (oltre due volte la potenza di un razzo al decollo)".

I lavori e gli investimenti

L’avvio dei lavori per Dtt  è previsto per  il 30 novembre 2018 e andrà avanti per sette anni. I numeri del progetto indicano  il coinvolgimento di oltre 1500 persone di cui 500 direttamente e altre mille nell’indotto con un ritorno stimato attorno a due miliardi di euro, a fronte di un investimento di circa 500 milioni di euro. I finanziamenti sono sia pubblici che privati e vedono la partecipazione, fra gli altri, di Eurofusion, il consorzio europeo che gestisce le attività di ricerca sulla fusione (con 60 milioni di euro) per conto della Commissione europea, il Miur (con 40 milioni), il Mise (40 milioni impegnati a partire dal 2019), la Repubblica Popolare Cinese con 30 milioni, la Regione Lazio (25 milioni), l’Enea e i partner con 50 milioni cui si aggiunge un prestito Bei da 250 milioni di euro.

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