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Economia

Gasdotto, Rossi batte Emiliano: “No allo spostamento a Brindisi”

Nuove dichiarazioni del governatore: “Si verifichi se è possibile l’approdo in altra zona industriale”

BRINDISI – Senza urla e litigi a favore di giornalisti, il sindaco di Brindisi batte il governatore della Puglia nella partita a scacchi sullo spostamento dell’approdo del gasdotto Tap da San Foca. Impossibile anche solo immaginare che arrivi a Brindisi.

Il percorso del gasdotto Tap-2

Il no del sindaco

Il no di Riccardo Rossi ha, evidentemente, indotto Michele Emiliano a correggere il tiro, accantonando quella che per molti era una “fissa”. La fissa della zona industriale di Brindisi per salvare la spiaggia di Melendugno, nel Salento. Adesso il presidente della Regione parla più in generale di “altra zona industriale” e dice “non necessariamente Brindisi”. Perché continuare su questa strada avrebbe significato dare il via a una battaglia a tutti gli effetti non solo tra Comune e Regione, ma all’interno dello stesso Partito democratico vista la medesima appartenenza politica. Il che non avrebbe giovato a Emiliano, arrivato al giro di boa della metà del mandato.

Il governatore della Puglia

“Si verifichi se è ancora possibile almeno spostare l’approdo da Melendugno, che è una delle più belle spiagge della Puglia, in una zona industriale, non necessariamente Brindisi”, ha detto Emiliano. Le nuove dichiarazioni del governatore sono state raccolte dai giornalisti del Tg de La 7 e arrivano all’indomani del litigio con il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, invitata a Bari per discutere della possibile modifica al progetto originario dello shuttle dopo il finanziamento del raccordo ferroviario per collegare la stazione di Brindisi all’aeroporto del Grande Salento e alle stazioni di Lecce e Taranto. Inaspettatamente, in conferenza stampa il battibecco, con termini per nulla carini che l’uno ha rivolto all’altra, alla presenza dei giornalisti e del sindaco Rossi, testimone dello scontro.

Lavori di scavo per il gasdotto Rete Adriatica

Il Partito democratico

Il primo cittadino non è intervenuto. Ma il suo pensiero è sempre stato chiaro, prima durante e dopo la campagna elettorale: “Brindisi non ospiterà il gasdotto”, ha sempre detto. Il Pd cittadino ha ribadito il concetto, qualora non fosse chiaro a qualcuno del centrodestra, come il consigliere comunale Roberto Cavalera, sconfitto al ballottaggio da Rossi.

Francesco CannalireIl segretario cittadino del Partito democratico, Francesco Cannalire, ha nuovamente chiarito la posizione: “Nel 2014 il sottoscritto assieme ad altri colleghi consiglieri propose al Governo e alla Regione Puglia la possibilità di valutare come approdo alternativo a Melendugno solo il sito della ex discarica di Micorosa, quindi lontano dalla città, chiedendo al contempo importanti investimenti sul territorio per le bonifiche, il turismo e la rigenerazione urbana. A distanza di quattro anni le condizioni sono assolutamente cambiate: lo spostamento del gasdotto a Brindisi è impossibile per l’impatto sulla flora marina e il sito di Micorosa è in procinto di essere messo in sicurezza ambientale. Circostanza, questa, che i suggeritori occulti del consigliere Cavalera, già “amministratori” di questa città, conoscono molto bene”.

Da Brindisi a Bari, il Movimento CinqueStelle, rappresentato in consiglio regionale da Gianluca Bozzetti, ha sempre espresso contrarietà rispetto all'ipotesi di spostare l'approdo del gasdostto a Brindisi. Diversi, infatti, sono stati gli interventi in Consiglio regionale di Bozzetti, con interrogazioni rivolte anche direttamente al governatore Emiliano.

Forza Italia

Mauro D'AttisDa Forza Italia, l’onorevole Mauro D’Attis chiede che il Governo nazionale riferisca in Parlamento qual è la posizione sull’investimento proposto dalla società Tap: ““Dopo il triste teatrino che ha visto un ministro della Repubblica, Barbara Lezzi, intervenire in maniera discutibile, nel merito e nel metodo, su una questione cruciale per il Sud come il Tap, sarebbe auspicabile tornare a parlare di contenuti. Chiediamo che il Governo venga a riferire in Parlamento e dica chiaramente qual e’ la posizione rispetto al Tap”.

Il movimento no Tap

In attesa di una comunicazione ufficiale da Roma, lunedì 30 luglio, ci sarà un dibattito pubblico a Lendinuso, in piazza della Vittoria, organizzato dal movimento No Tap: sono stati invitati tutti i sindaci dei Comuni  interessati dal passaggio del gasdotto di interconnessione Tap/Snam allo scopo di  costruire una linea  comune contro il gasdotto e di favorire la crescita di una opposizione popolare.

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