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I furti di macchine e trattori mettono in ginocchio gli agricoltori nel Fasanese

FASANO - Si è tenuto lunedì sera a Fasano un incontro tra la sezione provinciale di Brindisi della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e il sottosegretario all’Interno con delega alla pubblica sicurezza, on. Alfredo Mantovano. Oggetto dell’incontro è stata la crescente preoccupazione degli imprenditori agricoli per i continui e spregiudicati furti avvenuti nelle campagne del fasanese e dintorni. A fare da portavoce è stato il presidente provinciale della Cia di Brindisi, Luigi D’Amico, che ha consegnato al sottosegretario un documento nel quale si chiede un potenziamento ed una più efficace cooperazione tra le forze dell’ordine operanti a Fasano; delle indagini più approfondite a seguito del ritrovamento di trattori e attrezzature rubate; un impiego costante del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia provinciale e della Polizia municipale ed un potenziamento dei controlli ai varchi doganali per intercettare mezzi agricoli rubati in uscita.

FASANO -  Si è tenuto lunedì sera a Fasano un incontro tra la sezione provinciale di Brindisi della Cia (Confederazione italiana agricoltori) e il sottosegretario all’Interno con delega alla pubblica sicurezza, on. Alfredo Mantovano. Oggetto dell’incontro è stata la crescente preoccupazione degli imprenditori agricoli per i continui e spregiudicati furti avvenuti nelle campagne del fasanese e dintorni. A fare da portavoce è stato il presidente provinciale della Cia di Brindisi, Luigi D’Amico, che ha consegnato al sottosegretario un documento nel quale si chiede un potenziamento ed una più efficace cooperazione tra le forze dell’ordine operanti a Fasano; delle indagini più approfondite a seguito del ritrovamento di trattori e attrezzature rubate; un impiego costante del Corpo Forestale dello Stato, della Polizia provinciale e della Polizia municipale ed un potenziamento dei controlli ai varchi doganali per intercettare mezzi agricoli rubati in uscita.

Già nel “3° Rapporto sulla criminalità in agricoltura” del 2009 la Cia Puglia aveva posto in evidenza lo stato  di necessità in cui si trova attualmente l’agricoltura del Nord-Brindisino. In questo periodo di forte crisi è ancor più pressante la morsa della criminalità tanto da condizionare l’attività economica delle imprese agricole locali. “Oggi il furto di un trattore, di macchine operatrici agricole, la mancanza di liquidità per eccesso di crediti, la difficoltà di andare liberamente sui mercati finali, mettono a dura prova la sopravvivenza dell'impresa agricola insieme alla dimensione sociale e personale di chi in questa realtà ci lavora, che determina di fatto sfiducia soprattutto nei giovani che vogliono intraprendere l’attività di imprenditore agricolo” è scritto nel documento consegnato dal presidente D’Amico al sottosegretario Mantovano.

In questi ultimi anni infatti si sono verificati nel territorio brindisino, con particolare assiduità nel Fasanese, dei continui furti di trattori e attrezzature agricole di vario tipo, l’ultimo, avvenuto tra l’8 ed il 9 marzo, vede il furto di ben tre trattori, di cui due seminuovi, ai danni di una azienda agricola in agro di Montalbano di Fasano. Il timore fortemente sentito dagli imprenditori e dalla comunità tutta è che dietro questi furti si nasconda la criminalità organizzata. I furti spesso sono accompagnati da richieste di riscatto e intimidazioni che raramente vengono denunciate per paura di ritorsioni, e questo rende difficoltose le ricerche in sede investigativa e giudiziale per accertare le responsabilità penali e personali. Secondo i dati della Cia  in Puglia i principali reati che colpiscono l’attività agricola sono i furti di mezzi agricoli (16 per cento), l'abigeato (12 per cento), i furti di prodotti agricoli (11 per cento), il racket (9 per cento).

Nel Brindisino il reato che più frequentemente colpisce i produttori è il furto ripetuto e continuo del prodotto. Per i furti di mezzi e strumenti di lavoro si ipotizza che esista un vero e proprio mercato, a rafforzare questa tesi c’è il fatto che si registrano anche furti di trattori nuovi direttamente prelevati dai mezzi che li trasportano dalle case produttrici ai concessionari. Mentre quelli sottratti agli agricoltori non sempre sono oggetto di riscatto. In passato questi furti avevano una dinamica differente da quella attuale. I mezzi rubati non erano oggetto di scambio ma venivano prima trasportati oltre l’Adriatico e poi utilizzati dalla criminalità organizzata come merce di scambio per importazione di stupefacenti. Attualmente questa pista è da escludere, visto che quel mercato risulta ormai chiuso.

Nel documento della Cia, inoltre si legge che la situazione al momento non ha subito miglioramenti, nonostante l’impegno delle forze dell’ordine in particolar modo dei carabinieri, si continuano a verificare furti di trattori e mezzi agricoli, assalti ad abitazioni di campagna e furto di prodotti, “ Una recrudescenza” ,si legge, “ che sta generando nelle campagne paura e apprensione tra le famiglie degli imprenditori agricoli, e allo stesso tempo sta scoraggiando gli agricoltori ad acquistare nuove macchine ed attrezzature per modernizzare le proprie aziende”.  Ciò che più di tutto ha colpito la comunità locale sono state le modalità dei furti che spesso vengono commessi di pomeriggio o in pieno giorno, in completa non curanza della legge o dello sguardo di ignari passanti.

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