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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Il Sunia su sfratti e fabbisogni: "Dati Istat su Brindisi non chiari"

Il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari , contesta i dati Istat sulla situazione degli sfratti nella città di Brindisi."La situazione è molto più grave"

BRINDISI – Il Sunia, Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari , contesta i dati Istat sulla situazione degli sfratti nella città di Brindisi. “L’Istat ha appena pubblicato l’annuale rapporto sull’andamento delle procedure esecutive di rilascio di immobili ad uso abitativo in Italia, in parole povere sugli sfratti. Si tratta di cifre da maneggiare con molta cura perché, o per problemi di trasmissione dei dati, o per carenze nell’analisi, vi sono non poche perplessità” si legge in una nota sindacale.

Nella provincia di Brindisi, nell’anno 2016, secondo tali dati “risultano emessi 253 sfratti, dei quali 12 per finita locazione e 241 per morosità. Secondo i dati Istat, dei 241 sfratti per morosità 27 riguardano la città di Brindisi e 214 il resto della provincia. Si tratta di un dato francamente sorprendente, perché la realtà delle aule di giustizia racconta una situazione piuttosto diversa, con un numero di sfratti nel capoluogo molto più alto”.

Secondo il Sunia Brindisi, queste cifre “non permettono di capire se siano considerate solo le ordinanze di convalida o anche le sentenze che dichiarano risolto il contratto per inadempimento a seguito dell’opposizione dell’inquilino. Non è dato, inoltre, comprendere se e in che modo siano considerate le ordinanze provvisorie di rilascio emesse a seguito dell’opposizione dell’inquilino il quale, una volta che il Giudice abbia ordinato il rilascio, libera l’abitazione e abbandona il giudizio”.

“Infine – prosegue il Sunia -non sembrano neppure essere considerati i rilasci avvenuti sulla base di un procedimento di mediazione  Al di là dei dati, comunque, è certo che la condizione abitativa del capoluogo permane difficile. Lo testimoniano – si legge ancora nella nota del sindacato - le 451 domande di casa popolare presentate in occasione dell’ultimo bando scaduto il 2 gennaio 2017. A fronte di questa realtà, non vi è un’offerta di edilizia pubblica che possa neppure lontanamente soddisfare la domanda”.

Non contribuisce certo  al miglioramento della situazione il taglio completo del fondo sociale, dice ancora il Sunia, ossia del fondo di sostegno agli affitti, disposto dal Governo per il 2016 e 2017. “Gli inquilini potranno contare, pertanto, solo sui fondi stanziati dalla Regione Puglia che, negli anni scorsi, ha mantenuto una dotazione di 15 milioni per l’intero territorio regionale. Il Governo ha anche pensato bene di tagliare per il 2017 anche i fondi per la morosità incolpevole che si riduce da 36 a 11 milioni”.

Ma quel poco che c’è va comunque assegnato celermente: “A proposito di morosità incolpevole, il Sunia (Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari) sollecita tutti i Comuni beneficiari, e segnatamente il Comune di Brindisi, ad evadere prontamente le domande presentate. Bisogna ricordare che il bando per la morosità incolpevole prevede una procedura a sportello: l’ufficio comunale preposto, cioè, deve esaminare le richieste nell’ordine di presentazione e senza nominare alcuna commissione”.

“Il Sunia rivolge pertanto un appello al commissario, per evitare che i tempi di lavorazione delle pratiche spingano i proprietari a preferire il rilascio dell’abitazione alla concessione del contributo che permette di sanare la morosità”.

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