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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

"Il lavoro non è solo un valore da enunciare: dateci i soldi per la cassa in deroga"

Pubblichiamo un intervento dell'assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli (di Cisternino, già segretario provinciale della Cgil brindisina), preliminare all'incontro con il ministro Poletti dopo il pressing attuato assieme agli assessori di altre Regioni, sul tema degli ammortizzatori sociali

BARI - Pubblichiamo un intervento dell'assessore regionale al Lavoro, Leo Caroli (di Cisternino, già segretario provinciale della Cgil brindisina), preliminare all'incontro con il ministro Poletti dopo il pressing attuato assieme agli assessori di altre Regioni, sul tema degli ammortizzatori sociali da cui dipende la vita quotidiana di numerose famiglie italiane, e anche brindisine. Caroli spiega la situazione, e denuncia il fatto che il governo non ha ancora finanziato con un solo euro la cassa integrazione e la mobilità in deroga.

"Dopo mille proteste, la minaccia di dimissioni dalla delega affidataci dal governo per gli ammortizzatori sociali in deroga, con i colleghi delle altre regioni, sono stato convocato,  per il prossimo 30 luglio,  dal ministro del lavoro Poletti per discutere, finalmente, di cassa integrazione in deroga e di mobilità in deroga.

La cassa in deroga è lo strumento estremo di protezione del lavoro a cui ricorrere per impedire la chiusura delle azienda artigiane, delle piccole e medie imprese che non hanno accesso agli ammortizzatori ordinari e che spesso hanno solo bisogno di essere sostenuti dalla mano pubblica per un breve periodo utile a superare una  crisi contingente o consentire l’avvio di nuovi progetti industriali. Solo In Puglia, sono circa 700 le aziende che hanno chiesto questo intervento.  Danno lavoro a quasi 6.000 persone e per salvare quei posti di lavoro non abbiamo ricevuto ancora un solo euro!

La mobilità in deroga è invece l’ “indennità di ultima istanza” a favore delle   persone che hanno perso il posto di lavoro, non ne trovano un altro ed hanno già fruito del periodo massimo di aspi e mini aspi previsto dalle norme ordinarie.  Anche in Puglia sono migliaia le famiglie in grave difficoltà che hanno bisogno di quella deroga negata e di un reddito di sopravvivenza. Anche per loro, nel 2014 non abbiamo ricevuto dal ministero un solo euro.

E’ evidente, quindi , come il perdurare della crisi, l’offerta di lavoro che non cresce, le positive ma ancora insufficienti ricadute  che pure  le regioni più virtuose, come la Puglia, stanno provocando sull’occupazione grazie all’intreccio tra politiche industriali, politiche attive del lavoro, della formazione e dello sviluppo economico, rendano la situazione insostenibile anche per  numerose aziende e famiglie Italiane e pugliesi, tanto da  rendere indispensabile  una riforma delle politiche passive del lavoro .

In particolare, serve una riforma degli ammortizzatori sociali in deroga che estenda il diritto  a tutte le aziende ed i lavoratori che ne sono ancora esclusi. Servono  più di 2 miliardi per il fondo nazionale e 220 milioni per la sola Puglia. E per garantire il diritto alle prestazioni, occorre tornare ad includere tutti i disoccupati pugliesi che hanno cessato di percepire la disoccupazione ordinaria nel 2013 e sono rimasti fuori da ogni tipo di ulteriore protezione sociale.  E, soprattutto, occorre fare in fretta.

Credo che siamo giunti ad un punto di svolta. E’ ora che il governo, l’Italia  dimostrino che il lavoro non è semplicemente un valore tra i tanti valori da enunciare, ma il valore dei valori, quello da tutelare, sostenere, promuovere, proteggere prima d’ogni altra cosa. Perciò , prima ancora di rappresentare queste ragioni al ministro nella riunione del 30 p.v., sarò a Roma il 24 luglio per sfilare, sentite anche le organizzazioni di categoria, al fianco dei lavoratori e dei disoccupati nella manifestazione per la riforma degli ammortizzatori sociali in deroga organizzata da Cgil". (nota dell'assessore regionale Leo Caroli)

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