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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il ministro Delrio: "Entro 40 giorni i nuovi presidenti dei porti italiani"

Avviso di manifestazione di interesse nei prossimi giorni, e nomine dei nuovi presidenti entro il 21 settembre. Questi 40 giorni di tempo che secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, saranno necessari per dare alle 15 Autorità uniche di sistema portuale, inclusa quella del Basso Adriatico che comprende anche Brindisi, i manager che ne avranno la responsabilità

BRINDISI – Avviso di manifestazione di interesse nei prossimi giorni, e nomine dei nuovi presidenti  entro il 21 settembre. Questi 40 giorni di tempo che secondo il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Del Rio, saranno necessari per dare alle  15 Autorità uniche di sistema portuale, inclusa quella del Basso Adriatico che comprende anche Brindisi, i manager che ne avranno la responsabilità.

Il percorso tiene conto dei tempi necessari per raccogliere i curricula che gli aspiranti alle presidenze della authority invieranno (considerando che in accoglimento delle nuove normative europee il bando è aperto a tutti i cittadini Ue), di quelli della valutazione da parte del ministro e dell’assenso da parte dei presidenti delle Regioni interessate, e il passaggio delle nomine nelle commissioni parlamentari competenti.

Una via molto meno complessa di una gara, che lascia al solo ministro il compito della scelta, tagliando fuori - nelle intenzioni di Delrio – l’influenza della politica sulle nomine. Ci sono tuttavia due Regioni dalle quali sono giunte richieste di moratoria per l’attuazione della riforma, e che sono la Sicilia e la Campania.

Su questo punto, Graziano Delrio ha detto oggi alla testata on line specializzata The MediTelegraph: “«Gli accorpamenti sono un elemento di forza e avverranno nel 90% dei casi. Ci saranno solo una o due eccezioni. Valuteremo se concedere il periodo transitorio. Certo, se qualcuno vuole intraprendere il percorso più lentamente, è un problema per chi sceglierà questa strada. Rischiano così di perdere occasioni e anche di ottenere finanziamenti».

Se qualcuno ha orecchie per intendere, a Brindisi, intenda. Qui si rischia metaforicamente la pelle del porto con la proposta della moratoria, mentre al contrario Brindisi ha necessità di nuove opere, del nuovo piano regolatore portuale, e di più lavoro per le imprese e i disoccupati in uno scenario di incertezza che ancora aleggia sui settori della chimica e dell’energia.

Certo, dietro le quinte sono in corso piccole e grandi manovre, che teoricamente e stando alle dichiarazioni di intenti di Delrio, che punta su competenze indiscutibili per la guida delle 15 nuove autorità portuali, dovrebbero esaurirsi in nulla. Tanto più che le grandi categorie della portualità, dagli agenti marittimi agli armatori, sino ad Assoporti, nel decreto di riforma definitivamente approvato dal governo trovano sostanziali accoglimenti delle loro richieste.

Sempre nello stesso arco di tempo, afferma il ministro, dovrebbe essere approvato anche il famoso, nuovo regolamento delle concessioni demaniali, di cui vi è grande e urgente necessità

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