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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Nuovo piano quinquennale A2A: "Mezzo miliardo in più rispetto a quello precedente"

I sindacati accolgono positivamente gli impegni della società: "Ora si avvii lo smontaggio della centrale Brindisi Nord per realizzare l'idea progettuale presentata da A2A"

Riceviamo e pubblichiamo una nota congiunta delle segreterie Filctem Cgil,Flaei Cisl, Uiltec Uil di Brindisi sulle decisioni del Consiglio di Amministrazione del Gruppo A2A, che ha approvato il Piano Strategico 2017-2021.

Nel Piano sono previsti circa 2,75 miliardi di euro, uno sforzo significativo - completamente autofinanziato - di investimenti sul territorio nazionale per completare la trasformazione del Gruppo, con circa 500 milioni di euro in più rispetto al precedente Piano quinquennale e un più 50% di investimenti all’anno rispetto alla media 2014-2016. 

La realizzazione del nuovo Piano contribuirà a ridefinire significativamente il portafoglio di asset industriali, consentendo ad A2A di cogliere in modo ancora più efficace le crescenti opportunità e proporre su scala industriale alcuni progetti già avviati in fase sperimentale, nei campi della Green Economy, delle Smart City, dell’innovazione, dell’efficienza energetica, del recupero di materia e produzione di bio-combustibili nonché la trasformazione degli impianti termoelettrici dismessi. 

Le segreterie del comparto elettrico di Filctem Flaei Uiltec, accolgono positivamente gli impegni globali ripartiti nei vari settori della multi utility italiana A2A, e li considerano perfettamente in linea con quanto illustrato in sede Istituzionale e alle Organizzazioni Sindacali Confederali e di categoria, presso Confindustria, riguardo il futuro della Centrale di Brindisi Nord.   

A2A Energie future, a Brindisi, ha completato le bonifiche della matrice suolo previste nei Decreti Ministeriali, ha versato al Ministero dell’Ambiente le somme previste per la matrice acqua e si accinge al progressivo smontaggio della Centrale per l’installazione, nel sito di proprietà già infrastrutturato, un nuovo Polo di Energie Rinnovabili. Quest’ultimo prevede tre impianti innovativi di solare termodinamico, tre mini pale eoliche, un impianto di trattamento per il recupero della frazione organica differenziata, per generare biometano e compost e un’area dedicata all’Università per lo studio dei processi produttivi. Inoltre, la società ha dichiarato più volte di non essere interessata ad eventuali delocalizzazioni in altre zone e a cessioni di aree di sua proprietà.

Nel gennaio 2016, tra le parti, fu concordato un presidio di sicurezza per l’impianto di Brindisi con 28 lavoratori, altri 25 furono dichiarati in esubero e trasferiti in altri impianti di A2A, il resto della pianta organica in mobilità volontaria Inps in attesa di quiescenza per evitare il trasferimento, fuoriusciti in esodo senza diritto a pensione. 

In sede di Comitato per il Monitoraggio delle Crisi aziendali della Regione Puglia, per cercare di contrastare gli impatti sui lavoratori e rilanciare un’idea di riconversione del sito, Filctem Flaei Uiltec avanzarono agli assessori regionali, Loredana Capone (Sviluppo economico) e Sabastiano Leo (Formazione e Lavoro) la proposta di istituire a Brindisi un polo tecnologico di energie rinnovabili, implementando l’impianto fotovoltaico esistente con altri impianti di solare termodinamico e di impegnare la multi utility pubblica A2A per la costruzione degli impianti previsti nel piano regionale per il riciclo e recupero di materia e contribuire alla necessaria chiusura del ciclo dei rifiuti a Brindisi. 

Queste proposte diventarono, inoltre, parte del documento “Proposte e osservazioni di Cgil Cisl  Uil Territoriali”, presentato e consegnato il 2 marzo 2016 al Presidente Michele Emiliano e la Giunta Regionale in occasione della seduta svolta a Brindisi.  Come Filctem Cgil – Flaei Cisl – Uiltec Uil, riteniamo adesso indispensabile avviare la fase di cantierizzazione per lo smontaggio e concretizzare l’idea progettuale, presentata da A2A, in progetti esigibili per ricercare la stabilità occupazionale dei lavoratori diretti, realizzare opportunità per il rientro a Brindisi degli esuberi già trasferiti e creare nuove possibilità occupazionali. 

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