rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Intervento/ Sulle trivellazioni il ministero dell'Ambiente predica bene e razzola male

Cari cittadini, a proposito della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) richiesta al Ministero il 4 giugno 2014 dalla Società "Global Petroleum Limited" per l'esecuzione di quattro sondaggi da effettuare nel nostro Adriatico, opere propedeutiche ad eventuali trivellazioni, ho elaborato una Mappa

Cari cittadini, a proposito della Via (Valutazione di Impatto Ambientale) richiesta al Ministero il 4 giugno 2014 dalla Società “Global Petroleum Limited” per l’esecuzione di quattro sondaggi da effettuare nel nostro Adriatico, opere propedeutiche ad eventuali trivellazioni, ho elaborato una Mappa (scaricando un po’ di materiale dal sito Ministeriale) al fine di comprendere di quale vastità complessiva di mare stiamo parlando. Il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, con nota del 10-7-2014, ha scritto queste parole:

Le aree di prospezione e sfruttamento in Italia-2“Il mare: la sostenibilità come motore di sviluppo. Dalla strategia marina alla blue economy”...”le risorse del mare, i servizi del mare e gli strumenti di pianificazione per uno sviluppo sostenibile del mare.”...”riportare il mare al centro dell’attenzione dell’agenda politica nazionale e continentale non solo dal punto di vista ambientale, ma anche come un’opportunità per uno sviluppo sostenibile”.

A proposito delle “Trivellazioni nell’Adriatico” ha anche scritto: “Risorse naturali e turismo sono il nostro vero petrolio”. Ma le cose più sconvolgente da sapere sono due, la prima contenuta in un recente articolo di stampa del 6 agosto2014, e la seconda dichiarata dal responsabile di Greenpeace: “Non si pensi a un tesoro nascosto nelle profondità dell’Adriatico e dello Ionio: è petrolio pessimo, già scartato dall’Eni negli anni ’60, scadente, come sanno le stesse multinazionali…”. “Tutto il petrolio dell’Adriatico, con gli attuali studi, permetterebbe al paese Italia un approvvigionamento di appena pochi mesi”

La carta dei titoli minerari in vigore al largo di Brindisi-2Al di là della legittima opinione di ognuno in merito, è sempre bene sapere quello che si combina, magari dando uno sguardo a quello che abbiamo consentito a livello nazionale e sapendo, purtroppo, che in paesi dirimpettai come Croazia e Montenegro, stanno autorizzando decine di opere similari.  Nella figura elaborata, ho inserito l’immagine di una piattaforma petrolifera all’altezza della nostra Brindisi, in quanto proprio da quelle parti, a 25 miglia di distanza dalla costa (45 chilometri circa) si trova “Campo Aquila”, una piattaforma petrolifera dell’Eni che ciuccia gocce d’oro senza riconoscere una lira ai frontisti.  

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Intervento/ Sulle trivellazioni il ministero dell'Ambiente predica bene e razzola male

BrindisiReport è in caricamento