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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

La Regione chiama Siemens per uno studio di riorganizzazione delle Sud-Est

Michele Emiliano chiama al capezzale delle Ferrovie del Sud-Est, che assieme alle Ferrovie Appulo Lucane sono uno dei due pilastri del trasporto pubblico locale controllati dalla Regione Puglia, nientemeno che la tedesca Siemens, fresca della realizzazione del piano di mobilità urbana di Vienna

BARI - Michele Emiliano chiama al capezzale delle Ferrovie del Sud-Est, che assieme alle Ferrovie Appulo Lucane sono uno dei due pilastri del trasporto pubblico locale controllati dalla Regione Puglia, nientemeno che la tedesca Siemens, fresca della realizzazione del piano di mobilità urbana di Vienna. E chiede al gruppo di Monaco di Baviera uno studio funzionale alla "intensa attività avviata dallo stesso presidente con la sua proposta di road map di decarbonizzazione, e volta ad immaginare un percorso di completa riqualificazione ambientale del territorio pugliese".

Michele Emiliano-7Lo annuncia stamani la stessa Regione Puglia facendo sapere che con Siemens è stato costituito "un gruppo di lavoro che ha come oggetto lo studio di un modello di sviluppo delle Ferrovie del Sud Est, basato su un concetto estremamente innovativo di smart mobility. Per estensione territoriale e per ramificazione, le Ferrovie del Sud Est rappresentano un potenziale strumento di mobilità a servizio del territorio regionale. Per questo motivo Regione Puglia e Siemens intendono approfondire il concetto applicato di  mobilità in grado di soddisfare le moderne esigenze di trasporto in maniera efficace, efficiente, sicura e, sopratutto,  sostenibile", comunica l'ufficio di presidenza della giunta regionale.

La linea ferroviaria della Sud-Est presso Francavilla FontanaVediamo quali sono i compiti assegnati al gruppo tedesco: "È infatti  attraverso l’uso ottimale delle risorse economiche, umane ed ambientale che è possibile liberare tempo ed aumentare la qualità della vita. Le Ferrovie del Sud Est possono così diventare un caso scuola che dimostri che è possibile l’interazione tra un territorio estremamente popoloso ed affetto da croniche mancanze di mezzi di trasporto efficaci ed efficienti  ed un sistema di mobilità capillare e innovativo basato sui seguenti capisaldi: ripristino e ammodernamento della rete ferroviaria esistente; creazione presso ogni stazione di fermata di green hub destinati alla mobilità elettrica; utilizzo di parte del potenziale rappresentato dalle energie rinnovabili presenti sul territorio come fonte di approvvigionamento della risorsa energetica; gestione integrata della ferrovia intesa come vera e propria metropolitana di superficie, in grado quindi di connettersi (guidandolo) al sistema dei trasporti locali".

Una riorganizzazione profonda, che richiederà tempo, ma che non sarà solo a vantaggio dei pendolari pugliesi, categoria troppo spesso penalizzata da disservizi, ma anche del turismo (forse anche meglio del Frecciarossa, bisognerebbe aggiungere, che costa più di un aereo). "Peraltro lo straordinario sviluppo turistico del Salento (in tutte e tre le Provincie di Lecce, Brindisi e Taranto) richiede la messa a disposizione degli utenti di un sistema di trasporto moderno, completamente eco compatibile, rapido ed efficace", si legge infatti nella nota della Regione.

Il palazzo della Regione PugliaLa società tedesca avrà bisogno di una grande mole di conoscenze per elaborare il nuovo sistema di organizzazione e gestione dell'azienda pubblica, ma a questo penserà il gruppo di lavoro regionale che "fornirà a Siemens i dati necessari per elaborare un modello di studio che recentemente l’azienda ha utilizzato per esempio per ripensare il sistema dei trasporti della città di Vienna. L’obiettivo è di presentare i risultati di questo studio per l'inizio di marzo".

Dopo di che, la Regione Puglia metterà  a disposizione del Ministero delle Infrastrutture lo studio stesso, "nella speranza di poter individuare, successivamente, un percorso comune di rilancio delle Ferrovie del Sud Est". Compito non facile, quello di ottenere dal governo nazionale un sostanzioso cofinanziamento, stante le politiche attuali che penalizzano anche il trasporto pubblico locale. Forse sarà proprio questa la parte più complessa dell'operazione Sud-Est.

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