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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Il Cobas: "Regione pronta a rilevare Cittadella della Ricerca"

La Regione Puglia è pronta a rilevare il patrimonio immobiliare e la gestione di Cittadella della Ricerca, il complesso scientifico tecnologico che la Provincia di Brindisi non è più in grado di sostenere

BRINDISI – La Regione Puglia è pronta a rilevare il patrimonio immobiliare e la gestione di Cittadella della Ricerca, il complesso scientifico tecnologico che la Provincia di Brindisi non è più in grado di sostenere. Attualmente l’amministrazione provinciale incassa gli affitti delle società che sono ancora insediate ma non è più in grado di assicurare i necessari servizi essenziali, conducendo di fatto verso una morte lenta Cittadella. Come dimostra la difficile situazione del polo dell’Università del Salento, ridotto solo alla triennale di Ingegneria industriale e alla specialistica in Ingegneria aerospaziale.

Lo fa sapere il sindacato Cobas, alla luce degli esiti dell’incontro tenutosi  oggi  27 aprile 2016, al Rettorato della Università del Salento  cui hanno partecipato cui erano presenti il rettore Vincenzo  Zara e l’assessore regionale  al Lavoro, Sebastiano Leo. Il tema era la sorte dei 13 lavoratori rimasti senza occupazione a causa del taglio ai servizi deciso dalla provincia di Brindisi, ma anche il futuro del complesso e del polo universitario, su cui in tanti hanno assunto impegni, puntualmente disattesi. Gli esiti dell’incontro saranno sottoposti al vaglio dei lavoratori giovedì mattina.

I licenziamenti hanno infatti una data, quella del 30 aprile prossimo, legata alla revoca delle attività di pulizia e portierato. Di fronte a tale situazione e al disimpegno della Provincia, né il Comune di Brindisi, né l’Unisalento – afferma il Cobas – sono disponibili a subentrare assumendosi oneri economici. “Quello di cui siamo certi – scrive il segretario del Cobas, Roberto Aprile - è che daremo battaglia contro il lento declino della presenza della università  a Brindisi e delle altre attività che si svolgono sempre meno nella Cittadella della Ricerca”.

Studenti di Unisalento in Cittadella della Ricerca. Ma non si parla più di UnibaGli esiti dell’incontro che saranno sottoposti all’assemblea dei lavoratori sono i seguenti. “L’Università di Lecce invierà immediatamente una  lettera di diffida  alla Provincia invitandola a continuare nel suo impegno economico , anche perché intestataria dei contratti di affidamento alle ditte di pulizie e del portierato. L’assessore regionale al Lavoro convocherà una riunione lunedì 2 Maggio alla Cittadella della Ricerca con tutti i protagonisti della vicenda universitaria, convocando  anche tutti i sindaci della Provincia di Brindisi”.

“In quella occasione – precisa il Cobas - l’ assessore Leo chiederà alla Provincia di Brindisi che la Cittadella della Ricerca passi in mano alla Regione, per prenderne quindi direttamente la gestione. Una gestione regionale permetterebbe senza dubbio qualche possibilità in più per uno sviluppo del settore della ricerca e per la vita della stessa Università. Non possiamo assolutamente permetterci di perdere il poco che abbiamo”, conclude Roberto Aprile.

La Foresteria di Cittadella della RicercaL’affidamento del complesso scientifico tecnologico brindisino alla Regione Puglia appare oggi la soluzione più ragionevole. Il dissolvimento della società di gestione Cittadella della Ricerca Scarl con una messa in liquidazione non ritenuta necessaria dalla stessa commissione d’inchiesta del consiglio provinciale, sfociata poi in un fallimento poiché la Provincia aveva privato la stessa società dei suoi proventi principali, vale a dire le locazioni degli immobili e le partecipazioni ai progetti comunitari, era stata il principio della fine.

Il ritiro degli incentivi economici all’Università avevano provocato il trasferimento a Lecce della frequentatissima facoltà di Scienze sociali, poi era seguito il mancato rinnovo del contratto al gestore della Foresteria, cui era seguita la chiusura della importante struttura, sino alla progressiva cessazione dei servizi essenziali.  Qualcuno potrebbe dire che ora Brindisi perderà anche il controllo della Cittadella, ma il passaggio della gestione alla Regione allo stato attuale è l’unica soluzione affinché il complesso viva e possa essere rilanciato. Altrimenti sarà chiusura, licenziamenti, perdita anche degli altri corsi universitari. A chiacchiere (dei politici locali), come si dice, stiamo a zero.

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