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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

La Cisl: "Emergenza Cittadella"

BRINDISI - Il destino del polo scientifico-tecnologico di Cittadella della Ricerca oggetto solo di promesse retoriche da parte della ex giunta provinciale, e al momento di disinteresse da parte della gestione commissariale, con la situazione dei lavoratori ormai in forte sofferenza. Lo denuncia la Fisascat Cisl in un documento diffuso in questi giorni, e indirizzato anche al commissario straordinario alla Provincia di Brindisi, Cesare Castelli, al quale viene chiesto un incontro. Intanto in Cittadella alcune società di ricerca ad alto contenuto di innovazione stanno per trasferirsi, con tutto il loro personale e strumentazioni, in altre città. Di seguito, il documento della Fisascat Cisl.

BRINDISI - Il destino del polo scientifico-tecnologico di Cittadella della Ricerca oggetto solo di promesse retoriche da parte della ex giunta provinciale, e al momento di disinteresse da parte della gestione commissariale, con la situazione dei lavoratori ormai in forte sofferenza. Lo denuncia la Fisascat Cisl in un documento diffuso in questi giorni, e indirizzato anche al commissario straordinario alla Provincia di Brindisi, Cesare Castelli, al quale viene chiesto un incontro. Intanto in Cittadella alcune società di ricerca ad alto contenuto di innovazione stanno per trasferirsi, con tutto il loro personale e strumentazioni, in altre città. Di seguito, il documento della Fisascat Cisl.

"La Fisascat Cisl di Brindisi rappresentando i propri iscritti, lavoratori della  “Cittadella della ricerca”, denuncia l’immobilismo da parte dell’Istituzione Provincia che sino ad ora ha dimostrato verso questa emergenza sociale, abbandonando da mesi i lavoratori che vivono nell’incertezza totale del proprio futuro, dimenticati da tutti.

La situazione della di “Cittadella della Ricerca” si trascina da troppo tempo per l’inconcludenza e cattiva gestione dei vari amministratori finora chiamati a dirigere questa società. È  doveroso evidenziare e denunciare che la Giunta Provinciale nella riunione del 30 marzo 2012, contrariamente alle dichiarazioni rilasciate, ha dimenticato l'impegno a presentare un piano per la costituzione del nuovo soggetto consortile che avrebbe dovuto  i salvaguardare i posti di lavoro del personale dipendente!

La Giunta Provinciale preso atto dell'avvenuta messa in liquidazione della scpa Cittadella della Ricerca, si è preoccupata solo di definire l'iter  per acquisire la gli immobili già in comodato gratuito a cittadella s.c.p.a., e per la gestione, da parte della Provincia, degli stessi immobili e dei servizi comuni, senza dare risposte ai lavoratori della “Cittadella della ricerca”.

Le promesse fatte ai lavoratori sono finite nel dimenticatoio, e mai mantenute, eppure lo scorso mese di marzo il Consiglio Provinciale aveva ritenuto: di impegnarsi per un rilancio della Cittadella della ricerca, confermando il ruolo della Provincia di Brindisi come azionista di maggioranza in un nuovo soggetto giuridico consortile, e che tale rilancio passava attraverso una ridefinizione della “missione” che doveva rafforzare la “nuova cittadella della ricerca” come soggetto che accompagna  lo sviluppo locale; di considerare e centrare lo sviluppo della nuova cittadella della ricerca nella filiera della gestione dei saperi e della conoscenza valorizzando quei settori del territorio significativi per lo sviluppo quali: l’aerospazio, l’energia e ambiente, il turismo, i  beni culturali, l’agroalimentare, la biometria e farmaceutica, divenendo inoltre l’organismo di supporto per l’innovazione nella Pubblica Amministrazione; di coinvolgere la Regione Puglia ad una qualificata presenza ed un contributo insieme alla Provincia di Brindisi per le  sinergie necessarie per collocare il rilancio della Cittadella nella programmazione di fondi Europei (Fesr, Fse e Feasr); di ampliare la partecipazione alla nuova cittadella ad altri soggetti pubblici e privati che condividono i futuri  obiettivi di sviluppo locale.

Tuttavia la Giunta provinciale non aveva dimenticato:  di demandare al legale rappresentante dell’Ente a porre in essere tutte le azioni necessarie per la messa in liquidazione e scioglimento della Società; di impegnare il Presidente della Provincia di Brindisi e la Giunta Provinciale a presentare al Consiglio entro il 30/03 un piano per la costituzione del nuovo soggetto giuridico consortile che tenga conto delle indicazioni in premessa esplicitate e per la gestione, da parte della Provincia, degli immobili e dei servizi comuni salvaguardando il personale dipendente oggi assunto dalla Cittadella della ricerca; ove ricorrano le condizioni giuridico amministrative di dare mandato agli uffici di competenza di disporre ogni atto necessario al fine di acquisire alla Provincia la disponibilità degli immobili già in comodato gratuito a cittadella scpa previa risoluzione dello stesso.

Tra buoni propositi ed impegni disattesi  si la Fisascat Cisl e i lavoratori  constatano che l’unico atto formale è stato la delibera della Giunta Provinciale del 28/06/2012 che si è limitata a prorogare l'affidamento dei servizi strumentali di gestione condominiale del Comprensorio Cittadella della Ricerca alla società Santa Teresa dal 01/07/2012 al 31/12/2013 e dare atto che l'Amministrazione Provinciale sta procedendo alla costituzione del nuovo soggetto giuridico (salvo poi constatare fuori da quell'aula che nessuno ha la benché minima idea di che cosa sia questo soggetto giuridico e chi dovrebbe costituirlo) ed una richiesta di proroga al 31/12/2012 della cassa integrazione guadagni in deroga con l'ennesimo impegno delle Parti che “..., pur evidenziando la difficile situazione, si impegnano, ciascuno per la propria competenza, a ricercare soluzione capaci di salvaguardare i livelli occupazionali, impegnandosi, sin da ora, ad incontrarsi entro la prima decade del mese di settembre 2012, al fine di valutare attentamente le possibili soluzioni emerse e individuare eventuali fabbisogni formativi e/o percorsi formativi”.

I lavoratori sono stati ingiustamente esclusi dalle assunzioni salvo solo l’utilizzo di 4 unità di personale in esecuzione della delibera di Giunta del 30 marzo arbitraria e discriminatoria. La Fisascat Cisl ed i lavoratori si chiedono  perché non è stato applicato l’art. 4 del Ccnl di categoria che tutela e salvaguarda i livelli occupazionali.  La Fisascat Cisl ed i lavoratori sino ad oggi hanno ascoltato soltanto  parole e retorica; l'unica realtà sono le quotidiane difficoltà economiche, determinate sia dal mancato pagamento di alcune mensilità già maturate sia dagli insostenibili ritardi con cui viene erogata l'indennità di cassa integrazione e, ultimo in elenco ma non certo per importanza, dal disagio e malessere derivanti dall'unica certezza dell'imminente licenziamento.  Per queste ragioni la Fisascat Cisl ed i lavoratori fanno appello  al commissario nominato dal Governo di adoperarsi per trovare una soluzione concreta".

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