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"La politica intervenga contro il trasferimento del centro di ricerca Enel"

La Cgil Brindisi esprime la propria contrarietà rispetto all'ipotesi di trasferimento del centro di ricerca della centrale Enel Federico II di Cerano, visto come l'anticamera della chiusura dello stesso

BRINDISI – La Cgil Brindisi esprime la propria contrarietà rispetto all’ipotesi di trasferimento del centro di ricerca della centrale Enel Federico II di Cerano, visto come l’anticamera della chiusura dello stesso.

Il segretario generale della Cgil Brindisi, Michela Almiento, e il segretario della Filctem Brindisi, Antonio Frattini, invitano “le Istituzioni, i Parlamentari del territorio ed i candidati sindaco a prendere posizione su una scelta che rischia di impoverire l’idea complessiva di uno sviluppo sostenibile nel campo energetico  - si legge in una nota dell’organizzazione sindacale - e nel settore industriale in generale, con conseguenti ulteriori effetti negativi sullo scenario territoriale”. 

A detta del sindacato, “uno scenario, già gravato da una pesante situazione di crisi socio-economica e all’interno del quale le grandi aziende, anche quelle del settore elettrico, invece di smobilitare, dovrebbero investire per offrire nuove e innovative opportunità produttive che possano contribuire allo sviluppo e al rilancio occupazionale del territorio brindisino”.

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