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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

"La Regione ha i fondi per il turismo. Le imprese ora si facciano avanti"

BRINDISI – La crisi che avanza, la difficoltà di fare impresa, ma anche e soprattutto la volontà di creare sviluppo e occupazione per uscire dalla fase di recessione dando possibilità soprattutto ai giovani. Gli strumenti nonostante la situazione ci sono, in particolare nel campo del turismo. E proprio, ma non solo, i Pacchetti integrati di agevolazioni sul turismo (Pia), messi a disposizione dalla Regione sono stati al centro di un convegno molto partecipato, che si è svolto in mattinata alla Camera di Commercio.

BRINDISI – La crisi che avanza, la difficoltà di fare impresa, ma anche e soprattutto la volontà di creare sviluppo e occupazione per uscire dalla fase di recessione dando possibilità soprattutto ai giovani. Gli strumenti nonostante la situazione ci sono, in particolare nel campo del turismo. E proprio, ma non solo, i Pacchetti integrati di agevolazioni sul turismo (Pia), messi a disposizione dalla Regione sono stati al centro di un convegno molto partecipato, che si è svolto in mattinata alla Camera di Commercio.

All'invito al convegno organizzato dall'associazione Sviluppo e lavoro del consigliere regionale Giovanni Brigante, hanno risposto in molti: una platea, gremita da studenti e scolaresche, oltre che operatori economici e i qualificati relatori: il presidente della Camera di Commercio Alfredo Malcarne, il componente della 4^ Commissione regionale allo Sviluppo economico Mario Vadrucci, Salvatore Tomaselli  componente della Commissione industria del Senato, Davide Pellegrino direttore dell'Area sviluppo economico della Regione Puglia.

E' proprio la vice presidente della Regione, nonché assessore allo Sviluppo economico a spronare il mondo imprenditoriale a cogliere le possibilità messe a disposizione attraverso strumenti come i Pia. “I soldi ci sono le imprese brindisine li vogliono investire? Vogliono investire sulle vocazioni di questo territorio? Una possibilità di incrementare il turismo avendo il porto ed avendo il porto, l’aeroporto, il mare? I soldi ci sono – dice Loredana Capone - ma è la comunità che deve individuare le priorità da sviluppare con le istituzioni e con le imprese. Non è un problema di risorse: 340 milioni di euro sul piano straordinario per il lavoro, 100 milioni di euro per le piccole imprese, altrettanti per le medie e le grandi e a Brindisi ce ne sono di tutti i tipi piccole, medie e grandi".

Allora i soldi ci sono ma i progetti? Come si fanno e chi li fa?

"Noi mettiamo in campo una serie di incentivi, è importante però che questi progetti arrivino a compimento con una buona condivisione di imprese e comunità così da generare nuova occupazione ed impedire che i nostri giovani restino qui occupati nelle nostre imprese ed evitino di trovare altrove una occasione di lavoro. Una cosa è importante però che i progetti siano ben fatti perché in molti non passano dal momento che non sono ben istruiti”.

Incentivi alle imprese ma tagli ai fondi per le energie alternative da parte del governo, in molti gridano già alla crisi.

“Si tratta di un fatto molto grave. Questo decreto legislativo rende inaffidabile il nostro Paese rispetto agli investitori e genera una crisi nella crisi. C’erano degli aspetti positivi che avevamo concordato come la riduzione degli incentivi del fotovoltaico a terra, ma nessuno è credibile se la riduzione la applica mentre sono in corso gli investimenti. Bisognava fare una norma transitoria, il Partito Democratico l’ha proposta, la sta anche proponendo nelle commissioni e credo che questo sia molto rilevante. Vi faccio presente un dato: la Germania sta programmando gli investimenti sulle fonti rinnovabili prevedendo il 50% dell’approvvigionamento di energia da fonti alternative entro il 2020, l’Italia che ha molto più sole fa invece un passo indietro. Per rispondere a quale logica? Quale interesse? Ad un nucleare che le Regioni non vogliono? Per tenerci sotto scacco dei paesi stranieri come la Libia, l’Algeria, la Russia, per esempio? Non credo che sia una strategia di un paese che vuole puntare sul proprio futuro attraverso le proprie risorse. Noi ci stiamo impegnando per questo”.

A sottolineare l'impegno della Regione rispetto al governo è il senatore del Partito democratico Salvatore Tomaselli: “La Puglia è una delle regioni in controtendenza anche rispetto alle politiche nazionali che, in questi anni, nel pieno della crisi, che ha devastato la struttura economica ed industriale del Paese, ha investito molto con provvedimenti anticiclici per aiutare le  imprese a sostenerne l’impatto ed uscire da questo stato di depressione. Lo ha fatto sia la vecchia amministrazione che l’attuale, sostenendo sia il  finanziamento gli ammortizzatori sociali, sia le imprese nell’innovazione e nella ricerca che portano a nuova occupazione ed in particolare a posti di lavoro qualificati".

"Tutto il contrario di quanto avviene a livello nazionale - ha proseguito Tomaselli - perché questo governo ha prima negato che ci fosse la crisi, poi di fronte all’evidenza dei fatti e dei numeri ha detto che la crisi stava passando, in realtà non era vera né la prima né la seconda affermazione perché vi siamo nel pieno soprattutto a livello dell’impatto sociale-economico-industriale e il sistema paese non è in grado di sostenere né lo sforzo delle imprese a mantenere gli attuali livelli di occupazione e  produzione né tanto meno a far intravedere una fine del periodo di  sofferenza. La Germania investe 13 milioni di euro per innovazione e ricerca programmando il futuro, l’Italia taglia addirittura le risorse all’Università, la scuola, il credito d’imposta agli imprenditori. Siamo di fronte ad un sistema Paese a cui è stato detto arrangiatevi”.

Soddisfatto il consigliere regionale de “La Puglia per Vendola" Giovanni Brigante che spiega così il perchè della necessità di questo convegno: “Le aziende ci comunicano che siamo al limite prima del collasso. Se noi non interveniamo con decisione allora rischiamo grosso. Abbiamo chiesto alla Regione di venire a Brindisi per spiegare con quali strumenti si può affrontare e superare  la crisi. Si tratta di quelli che la Regione ha già varato e che mette a disposizione delle imprese che devono essere divulgati al massimo affinché le imprese se ne approprino ed utilizzino queste misure per cercare di lenire le difficoltà di questi anni superando la fase di crisi. In particolare crediamo che un ruolo determinante nello sviluppo del territorio passi per le sue vocazioni e quindi, nei lavori del convegno abbiamo inserito un capitolo apposito relativo ai Pia sul turismo”.

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