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Lavoratori AqP pronti allo sciopero contro la chiusura della sede di Brindisi

BRINDISI – Arriva ad un punto cruciale la vertenza che punta a bloccare l’accorpamento a Taranto di gran parte dei servizi della sede di Brindisi dell’Acquedotto Pugliese. I sindacati brindisini di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al prefetto di attivare con urgenza il tavolo di conciliazione, e annunciano di essere pronti, in caso di mancato accordo, al blocco degli straordinari e alla proclamazione di un pacchetto di 8 ore di sciopero. Il che vorrebbe dire disagi per l’utenza.

BRINDISI – Arriva ad un punto cruciale la vertenza che punta a bloccare l’accorpamento a Taranto di gran parte dei servizi della sede di Brindisi dell’Acquedotto Pugliese. I sindacati brindisini di categoria di Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto al prefetto di attivare con urgenza il tavolo di conciliazione, e annunciano di essere pronti, in caso di mancato accordo, al blocco degli straordinari e alla proclamazione di un pacchetto di 8 ore di sciopero. Il che vorrebbe dire disagi per l’utenza.

Ma i sindacati hanno scritto anche al governatore Nichi Vendola, perché oltre alle procedure previste dalla legge, di cui è stata data notizia ovviamente anche alla Commissione di garanzia, chiedono che scenda in campo la Regione Puglia per indurre l’amministratore delegato di AqP, Ivo Monteforte, alla trattativa. Anche perché, viene sottolineato, “il sindacato non si sottrae, nè si sottrarrà mai alla discussione di un processo di riorganizzazione aziendale che sia il risultato di un piano industriale di rilancio e di sviluppo condiviso”.

Non è assolutamente concordata e condivisa, ma assolutamente unilaterale e stagna alle richieste deliberate da tutti i Comuni del Brindisino, ma anche a quelle del presidente dell’Aato, Michele Emiliano, la scelta compiuta da Monteforte di dare il via al piano di accorpamento che riguarda Brindisi e la Bat. Un passo unilaterale, grave –secondo i sindacati – e privo di reali motivazioni di carattere strategico, economico e gestionale. L’AqP fa tutto ciò, accusano ancora i sindacati, in assenza di un piano industriale

E se a Brindisi è stata avviato formalmente il tentativo di conciliazione, al presidente della giunta regionale si chiede “facendo seguito all’incontro tenuto il 20 luglio con l’assessore Fabiano Amati, di promuovere un incontro urgente con la dirigenza di AqP e le organizzazioni sindacali scriventi  per non rischiare di compromettere le relazioni sindacali e mettere in discussione la volontà del governo regionale, più volte manifestata, di privilegiare il confronto ed il coinvolgimento delle parti sociali”.

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