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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Lavoro e ambiente, operai Ilva in piazza

TARANTO – Ancora un lunedì che non prospetta una settimana lavorativa tranquilla agli operai dell’Ilva di Taranto. Stamane circa duemila hanno manifestato dinanzi alla Prefettura, per iniziativa delle organizzazioni sindacali, per chiudere la tutela dei posti di lavoro dello stabilimento siderurgico e il miglioramento delle condizioni ambientali della città. Stesso, posto, stessi problemi, stessa situazione. A manifestare contro la precarietà e l’inquinamento che produce l’Ilva di Taranto oggi sono gli operai dell’acciaieria più grande d’Europa.

TARANTO Ancora un lunedì che non prospetta una settimana lavorativa tranquilla agli operai dell’Ilva di Taranto. Stamane circa duemila hanno manifestato dinanzi alla Prefettura, per iniziativa delle organizzazioni sindacali, per chiudere la tutela dei posti di lavoro dello stabilimento siderurgico e il miglioramento delle condizioni ambientali della città. Stesso, posto, stessi problemi, stessa situazione. A manifestare contro la precarietà e l’inquinamento che produce l’Ilva di Taranto oggi sono gli operai dell’acciaieria più grande d’Europa.

La manifestazione è stata indetta da Fim, Fiom e Uilm per chiedere al prefetto di sollecitare l’apertura di un nuovo tavolo tecnico ministeriale per discutere delle tematiche ambientali e della necessità di tutelare i posti di lavoro e che prevede la partecipazione delle organizzazioni sindacali locali e nazionali. Come ben si sa, sulle emissioni che sprigiona l’Ilva c’è un’indagine penale in corso che ha portato all’accusa di disastro ambientale nei confronti del presidente dell’Ilva, Nicola Riva, e del suo predecessore, Emilio Riva.

Le perizie disposte dal gip del Tribunale di Taranto Patrizia Todisco, hanno indicato, nell’ambito di questa indagine, la gravità, per la salute dei cittadini, dell’inquinamento prodotto dal siderurgico. Gli operai temono che sulla base di quei risultati, si possa giungere ad un sequestro degli impianti e in prospettiva alla perdita di posti di lavoro nello stabilimento siderurgico. Intanto, si aspetta, anche, la data del 30 marzo prossimo, giorno in cui è fissato davanti al gip l’incidente probatorio per discutere la seconda perizia ordinata dal gip, quella medico-epidemiologica.

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