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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Confindustria, Marcucci: "Ingiusta e immotivata la mia destituzione"

L'imprenditore rompe il silenzio dopo l'estromissione dalla presidenza dell'associazione, preannunciando "una strenua difesa" del suo operato in tutte le sedi più opportune

BRINDISI – Dopo l’estromissione dalla presidenza di Confindustria decisa dal collegio dei probi viri dell’associazione, l’imprenditore Patrick Marcucci rompe il silenzio, attraverso una nota in cui definisce “ingiustificate ed ingiustificabili” le motivazioni che hanno portato all’adozione di tale provvedimento. Marcucci inoltre si dice pronto a una “strenua difesa in tutte le sedi più opportune” per tutelare la sua immagine e la sua dignità personale, “per fare emergere la verità”. 

Pubblichiamo di seguito la lettera di Marcucci

Le notizie diffuse agli organi di stampa locale da alcuni giorni i quali hanno in più riprese titolato in merito al procedimento interno all’associazione Confindustria Brindisi, conclusosi con la pronuncia della mia decadenza, mi impongono di chiarire alcuni aspetti della vicenda che mi riguarda. Innanzitutto vorrei ringraziare tutti coloro i quali mi stanno manifestando affetto e stima; in questa difficile ed inattesa circostanza questo costituisce benefico sostegno morale. Pur nel rispetto del dovere di riservatezza che è imposto dalla presenza di procedimenti ed azioni, ancora in corso, riguardanti la tutela della mia persona, sia sotto il profilo morale che sotto il profilo professionale ed anche della mia famiglia, che in questo momento sta vivendo con angoscia ed incredulità la situazione che mi ha coinvolto ci tengo ad avanzare delle doverose precisazioni. 

Le motivazioni che hanno condotto gli organi di Confindustria a destituirmi, a mio avviso, sono ingiuste ed ingiustificate ed oltre a suscitare nella mia persona una intensa amarezza mi motivano ad avviare una strenua difesa in tutte le sedi più opportune per tutelare la mia immagine e la mia stessa dignità personale e, soprattutto, per fare emergere la verità. 

Tempo al tempo.  Ho appreso, con stupore, del procedimento istruttorio avviato a mio carico dal Collegio Speciale dei Probiviri solo qualche giorno dopo aver convocato il Consiglio Generale di Confindustria Brindisi, per discutere delle possibili misure di contenimento dei costi, da adottare per mettere in sicurezza l’associazione, nel periodo immediatamente successivo alla emergenza sanitaria indotta dal Covid 19, ed in particolare del ricorso al Fondo di Integrazione Salariale (Fis) per alcuni dipendenti ed, inoltre, della possibile revisione dei costi di consulenza che incidono sulle casse associative. 

Il resto è storia degli ultimi giorni.  Termino il mio incarico nella consapevolezza di aver dato il massimo impegno personale e professionale, per promuovere l’associazione e per rafforzarne il ruolo nella realtà economico e sociale del territorio, per di più considerando il difficile momento storico.  Nel periodo del mandato da me ricoperto, Confindustria Brindisi ha lavorato intensamente, con grande impegno abbiamo supportato le istanze dei nostri associati e di tutto il nostro tessuto produttivo con risultati indubbiamente positivi, a cominciare dall’associazione di nuove aziende, alle numerose iniziative che hanno coinvolto la provincia, alle importanti azioni di rappresentanza svolte a livello locale ma anche a livello governativo ed europeo.  Voglio sottolineare che, anche se l’impegno profuso mi ha sottratto, oltremodo al mio lavoro ed alla famiglia, è stata per me un’esperienza umana e professionale entusiasmante; ho conosciuto persone speciali ed ho vissuto momenti indimenticabili. 
Vivo i sentimenti e le emozioni di chi ha avuto l’onore e la responsabilità di presiedere questa associazione con determinazione, spirito di lealtà, rispetto e coraggio e di chi ha cercato di apportare idee nuove ed innovative.  Infine, voglio ringraziare dal più profondo del cuore tutti coloro che mi hanno sostenuto, le persone che hanno creduto in me e nel mio progetto.  Faccio gli auguri a tutti nella speranza di incontrarci ancora, in contesti diversi, per condividere insieme un futuro migliore.  Ad maiora semper!

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