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Logistica, ora l'Asi guarda agli Emirati

BRINDISI - Proseguono i contatti tra il presidiente dell'Asi di Brindisi, Marcello Rollo, e gli interlocutori che potrebbero avere un ruolo importante nel progetto già avviato di piattaforma logistica in punto franco. Ma nell'offerta che Rollo sta facendo girare su vari tavoli dovrebbero entrare, con il consenso di Autorità Portuale e Comune capoluogo, anche alcune aree in banchina.

BRINDISI - Proseguono i contatti tra il presidiente dell'Asi di Brindisi, Marcello Rollo, e gli interlocutori che potrebbero avere un ruolo importante nel progetto già avviato di piattaforma logistica in punto franco. Ma nell'offerta che Rollo sta facendo girare su vari tavoli dovrebbero entrare, con il consenso di Autorità Portuale e Comune capoluogo, anche alcune aree in banchina.

"Dopo l’incontro con l’ing. Marco Simonetti, direttore con i compiti di supervisione e coordinamento del gruppo Contship Italia per il settore dei terminal containers italiani, continuano i contatti con le più importanti multinazionali della logistica", ha fatto sapere oggi Rollo". Sono infatti in corso contatti anche con "con un’importante multinazionale della logistica che potrebbe essere interessata ad investire a Brindisi".

"Si tratta della Dp World di Dubai, che fa capo allo sceicco Ahmed Bin Saeed Al Maktoum. L’esplorazione è partita - spiega Marcello Rollo - dall’attività di proposizione della Piastra Logistica Retroportuale che il Consorzio Asi di Brindisi sta promuovendo presso i principali operatori nazionali ed internazionali".

Il presidente dell'Asi "ha in programma di promuovere un accordo con il Comune di Brindisi e l’Autorità Portuale al fine di offrire un pacchetto che comprenda anche aree disponibili in banchina. Il Consorzio Asi si sta impegnando con tutte le sue forze per promuovere questa operazione, che porterebbe investimenti privati in un settore ad alto valore aggiunto, in grado di innescare importanti processi moltiplicativi ed ecologicamente sostenibili".

Dp World gestisce 60 terminal in dieci diversi Paesi nei sei continenti: il traffico container rappresenta l'80 per cento delle entrate della compagnia, che nel 2011 ha movimentato nel mondo 55 milioni di Teu.

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