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Mesagne, prove di turismo sostenibile

MESAGNE – Si sta aspettando, a Mesagne, per poi partire con le iniziative, la scadenza dell’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico professionale per un piano transfrontaliero di sviluppo turistico territoriale, nell’ambito del progetto comunitario “Tur.Grate 2” , che è il rifinanziamento di un primo programma lanciato nel 2006 sempre con fondi europei, e già utilizzato dall’amministrazione comunale di centrosinistra dell’epoca.

MESAGNESi sta aspettando, a Mesagne, per poi partire con le iniziative, la scadenza dell’avviso pubblico per l’affidamento dell’incarico professionale per un piano  transfrontaliero di sviluppo turistico territoriale, nell’ambito del progetto comunitario “Tur.Grate 2” , che è il rifinanziamento di un primo programma lanciato nel 2006 sempre con fondi europei, e già utilizzato dall’amministrazione comunale di centrosinistra dell’epoca.

Il progetto attuale è partito a febbraio 2011 e scadrà a gennaio 2014. Il budget complessivo, stanziato dall’Unione europea per il progetto, è di 2.500.000,00 euro. Obiettivo di questo secondo programma è la cooperazione tra Paesi transfrontalieri per l’integrazione di politiche di turismo sostenibile.

Mesagne ha il ruolo di capofila e gli altri partner del progetto sono i Comuni di Latiano e Nardò,  il Consorzio Cetma, la Camera di commercio di Thesprotia (Grecia), l’Ufficio dei servizi turistici dell’Almania (Albania), Durazzo (Albania), Municipalità numero 9 di Tirana (Albania), Organizzazione Nazionale del turismo del Montenegro – NTO (Montenegro), Organizzazione turistica Locale di Bar (Montenegro) e  il Cotup – Consorzio Operatori turistici della Puglia.

La somma complessiva finanziata per il “Tur Grate 2” è stata suddivisa per tutti i membri affinchè ci sia uno scambio di iniziative e persone all’interno di manifestazioni, eventi e spettacoli di vario genere per far crescere il turismo e valorizzare i centri storici di ogni città.

Una delle azioni principali del progetto è aumentare la competitività internazionale delle destinazioni turistiche coinvolte, attraverso la condivisione di un nuovo sistema integrato per la gestione sostenibile del prodotto  turistico. Il sistema si baserà sul miglioramento della qualità dei pacchetti turistici destinati al mercato, e particolarmente, sulla protezione e sviluppo delle risorse culturali, rurali e naturali.

Il piano di lavoro è stato diviso in 9 punti chiave: il coordinamento e la gestione generale del progetto affidati al Comune di Mesagne (capofila dell’iniziativa); l’attuazione di misure di informazione e comunicazione destinate a suscitare l’interesse dell’opinione pubblica e delle parti interessate nei valori culturali e naturali e a renderli consapevoli dell’importanza di azioni di salvaguardia delle identità culturali; la creazione di un sistema aggregato transfrontaliero pubblico-privato condiviso per la gestione del prodotto turistico territoriale, attraverso la realizzazione di diversi incontri di animazione territoriale, sia a livello transfrontaliero che, a livello territoriale, finalizzati a coinvolgere tutti gli operatori della filiera turistica.

Ancora, l’allestimento e lo start-up di 7 centri di servizio, che saranno in grado di fornire servizi turistici qualificati e differenziati per migliorare gli standard di vita delle comunità coinvolte e l’installazione di segnaletica turistica per individuare e promuovere risorse e servizi locali e trans-frontalieri; l’implementazione di strumenti comuni per migliorare i prodotti agro-alimentari e artigianali, con particolare attenzione alla filiera di produzione tipica nelle aree obiettivo (un’analisi delle produzioni tipiche trans-frontaliere e lo scambio di informazioni tra i partner;  ridefinizione del paniere di prodotti tipici che connotano i territori target;  elaborazione di uno studio di “Life Cycle Assessment” (Lca) per ogni prodotto selezionato;  completamento della procedura di gestione di un marchio collettivo trans-frontaliero per i prodotti selezionati (prodotti tipici agro-alimentari e artigianali).

Poi, il miglioramento dell'offerta turistica e dei servizi attraverso  l’identificazione di strutture ricettive pilota, da accompagnare in un processo di registrazione/certificazione Emas/Ecolabel; la programmazione e conseguente sperimentazione di un innovativo software finalizzato a razionalizzare e qualificare la rete dei servizi turistici pubblici; la valorizzazione del patrimonio culturale, attraverso un complesso di azioni concrete per la protezione del patrimonio e delle risorse culturali (rurali, artistiche e archeologiche); la promozione di un turismo sostenibile ed alternativo attraverso la creazione di nuovi prodotti turistici tematici; la realizzazione di un programma di eventi culturali (gallerie d’arte con contestuali laboratori di restauro, rappresentazione di danza e musica, eventi di scambio culturale per promuovere le origini storiche e le tradizioni).

Tutti i membri del “Tur.Grate 2”, come il Comune di Mesagne, hanno indetto l’avviso pubblico per la ricerca della figura professionale che seguirà per i 3 anni tutti i progetti – eventi da realizzare. Un primo meeting con tutti gli organizzatori si è tenuto l’8 settembre scorso a Mesagne mentre ad ottobre prossimo s’incontreranno a Tirana per definire le linee guida ed ufficializzare il progetto con il cartellone degli eventi.

“Per tutto il mese di agosto 2011 – ci fa sapere la project manager del Tur.Grate 2, Serena Mingolla – a Mesagne, presso il castello Normanno Svevo, si è tenuta una mostra che ha visto coinvolte le città di Mesagne, Igoumenitsa, Bar e Tirana: un cartellone unico per quattro gallerie d’arte transfrontaliere che hanno animato nel mese di agosto scorso, i centri storici di quattro città del Mediterraneo all’insegna della cooperazione e dell’arte nell’ambito del Progetto Ipa Adriatico “TurGrate 2”.

A Mesagne, - continua Serena Mingolla - la mostra “Colori di Frontiere”, seconda edizione, è stata organizzata dall’Amministrazione comunale mesagnese, con la collaborazione di tutti i partner di progetto. La carrellata di artisti provenienti dal nostro territorio e da quelli del partenariato di progetto, rappresenta l’esempio tangibile di come attraverso il confronto artistico si possa trovare un linguaggio comune e possano nascere nuove forme di comunicazione e nuovi modi per conoscere ed apprezzare la cultura altrui”.

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