L'Asi pensa al fotovoltaico galleggiante
BRINDISI - A giorni la Provincia dovrebbe emettere il proprio parere in merito alla Valutazione di impatto ambientale del progetto per l'installazione di un campo fotovoltaico nel bacino del petrolchimico. Si tratta di un progetto elaborato dai tecnici del Consorzio Asi e fatto proprio dai vertici dell'ente, il presidente Marcello Rollo ed il vicepresidente Mimmo Convertino. L'impianto prevede una potenza massima di 10 Megawatt ed il posizionamento dei pannelli galleggianti sulla superficie acque del laghetto artificiale di 15 ettari che un tempo era utilizzato per raffreddare gli impianti industriali e che da tempo è inutilizzato.
BRINDISI - A giorni la Provincia dovrebbe emettere il proprio parere in merito alla Valutazione di impatto ambientale del progetto per l'installazione di un campo fotovoltaico nel bacino del Petrolchimico. Si tratta di un progetto elaborato dai tecnici del Consorzio Asi e fatto proprio dai vertici dell'ente, il presidente Marcello Rollo ed il vicepresidente Mimmo Convertino. L'impianto prevede una potenza massima di 10 Megawatt ed il posizionamento dei pannelli galleggianti sulla superficie acque del laghetto artificiale di 15 ettari che un tempo era utilizzato per raffreddare gli impianti industriali e che da tempo è inutilizzato.
L'istanza relativa alla Via è stata presentata nel corso dell'estate. Il passo successivo sarà invece la richiesta di autorizzazione unica alla regione Puglia. Nel frattempo l'Enel ha già comunicato all'Asi la disponibilità alla connessione dell'impianto. L'investimento previsto è di circa 17-20 milioni di euro, una cifra colossale sia per l'Asi che per le aziende locali, ma non per i grandi gruppi del settore, che nel corso dei 20-25 anni di vita media dell'impianto riuscirebbero comunque ad ottenere un notevole cash-flow che li ripagherebbe dell'investimento. Tra l'altro il costo dei pannelli è attualmente in discesa sui mercati, ragion per cui il progetto potrebbe diventare ancora più appetibile.
Gli impianti fotovoltaici galleggianti sono in via di espansione in tutto il mondo: c'è chi li realizza in mare aperto, chi nei fiumi e chi negli stagni. A realizzare il primo campo galleggiante in Europa è stata proprio un'azienda brindisina, la Enerdaiet di Cisternino, di proprietà dei coniugi Domenico Argentieri e Vita Donnaloia (il figlio Davide è direttore generale). Si tratta del progetto Loto realizzato a Solarolo (Ravenna) per conto del Consorzio per il canale Emiliano Romagnolo. Un impianto ad elevato grado di integrazione ambientale, che non toglie spazio alle coltivazioni e in alcuni casi riduce l’evaporazione dei bacini stessi.