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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Porticciolo turistico, la famiglia Barretta tra i possibili investitori

BRINDISI – Sarà l’effetto del fresco finanziamento regionale di circa tre milioni e mezzo di euro, o sarà il primo passo delle intenzioni annunciate dal presidente della società “Bocche di Puglia” Ada Quartulli nella relazione presentata in Commissione comunale, ma primi segnali di ripresa iniziano ad emergere dal porticciolo turistico. E persino la famiglia Barretta starebbe pensando ad investire in zona.

BRINDISI – Sarà l’effetto del fresco finanziamento regionale di circa tre milioni e mezzo di euro, o sarà il primo passo delle intenzioni annunciate dal presidente della società “Bocche di Puglia” Ada Quartulli nella relazione presentata in Commissione comunale, ma primi segnali di ripresa iniziano ad emergere dal porticciolo turistico. E persino la famiglia Barretta starebbe pensando ad investire in zona.

Tanti i problemi finora, a cominciare da quello dell’accoglienza: uno dei problemi più evidenti, per chi si fosse recato anche una sola volta in zona, era quello di non trovare alcun locale per ristorazione (né bar), altrove una delle condizioni minime per una qualsiasi struttura che voglia definirsi di attrazione turistica. Ebbene, dopo che in esecuzione della sentenza del tribunale di Brindisi del 22 aprile 2010 la società Bocche di Puglia ha finalmente riottenuto la disponibilità dei locali (è stata già presentata all’Ufficio Commercio Comunale la richiesta di assegnazione di licenza di esercizio), si sono già fatti avanti i primi pretendenti per la gestione del ristorante. Sarà la società, ovviamente, a scegliere l’offerta più vantaggiosa, ma tra i nomi ne spicca uno a sorpresa, ed è quello della famiglia Barretta, pronta ad investire nel porticciolo turistico.

All’interno del porticciolo, i primi lavori di ristrutturazione sono già stati avviati, e questo è sicuramente un primo importante passo per una struttura che dovrà definitivamente rilanciarsi, per ripianare il deficit registrato negli ultimi anni di evidente passivo. Era stata proprio la Quartulli, in una relazione presentata qualche giorno fa in Commissione comunale, ad esporre le idee per avviare una politica di ripresa. Tra le iniziative, erano stati annunciati proprio i lavori per il compòetamento del capannone di rimessaggio per il ricovero di imbarcazioni, anche di notevoli dimensioni, per fornire assistenza tecnica e manutenzione (un servizio da appaltare a terzi). Ma si era parlato anche di un sito internet, di un sistema di videosorveglianza con telecamere fisse montate sui pali della luce dinanzi alle banchine, il collegamento wireless per i diportisti e la sperimentazione  della prenotazione on line dei posti barca.

Intanto, prosegue non senza colpi di scena la vertenza dei quattro ormeggiatori licenziati dal porticciolo. Il presidente della Multiservizi Rino Contardi avrebbe detto che la società partecipata è disponibile ad assumere i lavoratori, ma non senza l’ok del Consiglio comunale. Eppure, proprio durante la seduta di giovedì pomeriggio, l’Amministrazione aveva detto di ritenere oggettivamente difficile l’idea di imporre alla Multiservizi l’assunzione dei quattro piuttosto che di altri lavoratori.

Sul tema, questa mattina, è intervenuto con una nota stampa il sindacato Cobas, da sempre vicino agli ormeggiatori: “Riteniamo -- dice Bobo Aprile - un ulteriore passo in avanti il voto unanime espresso dell’intero Consiglio Comunale sull’ordine del giorno presentato e difeso con i denti da Maurizio Masi. I 4 ex-ormeggiatori colgono l’occasione per ringraziare tutti i consiglieri comunali che hanno votato sì. Ringraziamo anche Vincenzo Guadalupi che è stato l’unico astenuto, perché convinto che si sarebbe potuto fare di più e subito per questi licenziati”. Con l’ordine del giorno si invita il sindaco ad attivare un tavolo di concertazione  con i presidenti delle società partecipate dal Comune di Brindisi, con gli ex lavoratori del Porticciolo, con il sindacato affinché si trovi in tempi brevissimi una soluzione. Le dichiarazioni successive al Consiglio dell’altra sera del presidente della Multiservizi, Rino Contardi, vanno esattamente in questa direzione. Speriamo quindi nella convocazione immediata del tavolo di concertazione per poter chiudere questa vertenza occupazionale”.

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