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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Porto e logistica, un nuovo caso

BRINDISI – Il 22 novembre il Comitato portuale discuterà la bozza del nuovo Piano operativo triennale, con un presidente Hercules Haralambides per ora forte dal recentissimo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, sede di Lecce (già oggetto di annunciato ricorso dell’altra parte) ma la politica segue le sue strade. Sarà probabilmente per una coincidenza sfortunata che ieri dall’Authority sia partito un comunicato sui nuovi segnalamenti del porto, che includeva anche la notizia della convocazione del comitato sul Pot, e che oggi nelle redazioni sia giunto invece l’invito ad una conferenza stampa indetta per sabato mattina dall’associazione Sviluppo e Lavoro che fa capo al consigliere regionale Giovanni Brigante, per presentare un dibattito per martedì 8 novembre sulla logistica portuale, che non prevede comunicazioni di Haralambides, ma una relazione del suo avversario davanti ai giudici amministrativi, Calogero Casilli, che ha impugnato quasi subito la designazione ministeriale del professore greco di Economia marittima.

BRINDISI – Il 22 novembre il Comitato portuale discuterà la bozza del nuovo Piano operativo triennale, con un presidente Hercules Haralambides per ora forte dal recentissimo pronunciamento del Tribunale amministrativo regionale, sede di Lecce (già oggetto di annunciato ricorso dell’altra parte) ma la politica segue le sue strade. Sarà probabilmente per una coincidenza sfortunata che ieri dall’Authority sia partito un comunicato sui nuovi segnalamenti del porto, che includeva anche la notizia della convocazione del comitato sul Pot, e che oggi nelle redazioni sia giunto invece l’invito ad una conferenza stampa indetta per sabato mattina dall’associazione Sviluppo e Lavoro che fa capo al consigliere regionale Giovanni Brigante, per presentare un dibattito per martedì 8 novembre sulla logistica portuale, che non prevede comunicazioni di Haralambides, ma una relazione del suo avversario davanti ai giudici amministrativi, Calogero Casilli, che ha impugnato quasi subito la designazione ministeriale del professore greco di Economia marittima.

Il punto, dicono alcuni osservatori delle non sempre edificanti vicende portuali brindisine, non è se uno debba invitare per forza Haralambides e non Casilli, se quest’ultimo appare più convincente ad una forza politica o a un movimento. C’è infatti una ragion politica alla base della necessità che le istituzioni, Comune e Provincia di Brindisi, e Regione Puglia, si confrontino – cosa che hanno fatto molto poco in passato - con l’Autorità Portuale di Brindisi (che contribuiscono a designare) sulle scelte da compiere. Per questo hanno tre posti in comitato portuale. L’interlocutore oggi, piaccia o non piaccia, è l’attuale presidente.

Certamente Giovanni Brigante avrà spedito un invito anche ad Hercules Haralambides come ha fatto in occasione di un analogo dibattito durante la festa di Sviluppo e Lavoro a fine estate. Ma Haralambides, prendendo atto che tra i relatori c’era la persona che – legittimamente – contesta la sua nomina davanti ai tribunali amministrativi, ritenne quella volta di non presentarsi all’evento, subendo per ciò varie critiche. E probabilmente ci sarà la replica anche martedì 8 novembre. Con l’aggiunta – sempre in tema di diplomazia e opportunità – che a concludere è stato chiamato l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, che si mostrò molto soddisfatto pochi mesi fa per la scelta di Hercules Haralambides a presidente dell’Autorità portuale brindisina.

Insomma, vicende tipicamente in salsa brindisina, forse non di vitale importanza se non fosse per il fatto che Brindisi deve trovare una grande unità politica ed imprenditoriale sull’obiettivo di rilancio del porto, superando anche un  difetto di ascolto quasi atavico da parte dell’Authority nei confronti degli operatori, cosa che Haralambides ha cominciato a fare spostando subito il terminal Albania a Costa Morena, ma quello è solo un passo. Oggi sta accadendo, di contro, che qualcuno preme per mettere in un angolo il professore greco come mai è stato fatto per il presidente Giurgola. Non è la strada giusta, indipendentemente dalla vicenda amministrativa – che è una questione di diritto – e dalla sospensione del giudizio definitivo sulla vicenda da parte del Consiglio di Stato.

Quella giusta, a proposito di logistica, ancora una volta la indica Bari, dove è stato appena siglato un accordo tra Autorità del Levante e Interporto della Puglia, con Francesco Mariani e Davide Degennaro impegnati nel trovare l’assetto migliore per stare nella prospettiva delle strategie indicate dall’Unione Europea. Brindisi per ora ha in fase conclusiva tre progetti: quello dei nuovi accosti di S.Apollinare che attende di passare alla fase realizzativa e richiederà almeno tre anni tra fine iter, gare, lavori e collaudi; la nuova stazione marittima a Costa Morena con la consegna dei lavori già avvenuta all’Ati che comprende anche l’Igeco, già presente nel porto di Brindisi (il Consiglio di Stato infatti ha confermato recentemente l’esito della gara), e che dovrebbe essere pronta ad inizio estate secondo i tempi previsti; la infrastrutturazione già in corso della nuova, grande banchina di Costa Morena Est nel porto esterno.  Tre cose sulle quali si può già ragionare.

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