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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Porto: in calo il traffico di Tir, trend negativo anche per il carbone

BRINDISI - E’ ancora una volta il traffico dei tir a rappresentare una voce negativa nel bilancio delle attività nel porto di Brindisi nel primo trimestre del 2010. A questo, si aggiunge un altro “segno meno”, legato al movimento del carbone. Vanno meglio le cose per quanto riguarda passeggeri e merci complessive.

BRINDISI - E’ ancora una volta il traffico dei Tir a rappresentare una voce negativa nel bilancio delle attività nel porto di Brindisi nel primo trimestre del 2010. A questo, si aggiunge un altro “segno meno”, legato al movimento del carbone. Vanno meglio le cose per quanto riguarda passeggeri e merci complessive.

Il dato, inoppugnabile e curato dall’Avvisatore Marittimo del porto di Brindisi, si riferisce al bilancio delle attività che vanno dall’1 gennaio al 31 marzo di quest’anno, e il confronto ovviamente viene stilato con i primi tre mesi del 2009.

PASSEGGERI - Proprio da questo raffronto, emerge il trend positivo per i passeggeri transitati per il porto di Brindisi. Nel 2010, sono stati 60.927; 811 in più rispetto allo scorso anno, con una differenza percentuale del +1,35%. Cresce anche il numero degli autoveicoli: 11.078 nei primi tre mesi di quest’anno a fronte dei 10.176 del 2009, con una percentuale che si assesta su un +8,86%. In netto aumento - decisamente il dato più alto complessivo - i bus, passati da 268 a 442 nel giro di dodici mesi (+64,93%). E se finora per la crescita di queste tre voci, il ruolo dell’Albania sembrerebbe esser stato marginale, più incisivo è stato l’apporto della Grecia.

TIR - Del tutto negativo, invece, il discorso legato ai Tir, il cui numero tra quelli che sono passati per Brindisi è precipitato da un anno all’altro (e già nei mesi scorsi era stato registrato un altro brusco stop). Se infatti nei primi tre mesi del 2009, i mezzi erano 17.822, quest’anno ci si è fermati a 14.801 (3.021 in meno, per una percentuale negativa del 16.95%, e in questo caso il trend coinvolge fortemente sia l’Albania sia la Grecia). “Per il momento, sotto questo aspetto, non riusciamo ancora a reggere il passo di Bari”, ammette il presidente dell’Authority Giuseppe Giurgola. “In regime di massima sicurezza, tanti Tir che dovrebbero essere imbarcati a Brindisi vengono imbarcati invece nel capoluogo regionale”.

MERCI MOVIMENTATE - E’ la voce “rinfuse solide”, da leggersi più semplicemente come carbone, il dato negativo per quanto riguarda le merci movimentate. Se nei primi tre mesi dell’anno, si registra un dato di 1.497.993 tonnellate, è evidente la differenza con il 2009, quando le tonnellate erano 1.851.595 (-19.10%). “La crisi globale non poteva risparmiare il nostro porto”, afferma secco Giurgola. Positivo, però, il totale sulle rinfuse liquide: da 630.831 dell’anno scorso ad un aumento attuale 732.170 (+16,06%).

LE SOLUZIONI – Come fare per ovviare ad alcuni trend negativi? “Ci stiamo occupando di due progetti importanti: il grande terminal tra Capo Bianco e Punta di Torre Cavallo, con le associazioni di imprese che stanno promuovendo project financing. Partiremo con progetti divisi in quattro fasi, ma già superata la prima potremo partire”.

“E poi - continua Giurgola -, come già detto in altre occasioni, puntiamo alla rifunzionalizzazione della banchina di Punta Riso, con il banchinamento di un chilometro di diga e una profondità di cento metri. Con due grandi pontili, potranno ormeggiare contemporaneamente fino a quattro navi da 330 metri. I tempi? Conto di vedere ormeggiare la prima nave per l’estate 2012”.

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