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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Porto, nuovo regolamento sul traffico

BRINDISI – Molti non lo sanno, ma dal 2 agosto, data della firma dell’ordinanza numero 72 del 2013 da parte del capitano di vascello Giuseppe Minotauro, comandante della Capitaneria, la circolazione delle navi, delle imbarcazioni e dei natanti nella rada e nel porto di Brindisi ha una nuova organizzazione.

BRINDISI – Molti non lo sanno, ma dal 2 agosto, data della firma dell’ordinanza numero 72 del 2013 da parte del capitano di vascello Giuseppe Minotauro, comandante della Capitaneria, la circolazione delle navi, delle imbarcazioni e dei natanti nella rada e nel porto di Brindisi ha una nuova organizzazione e un nuovo regolamento. Il provvedimento si chiama infatti “Nuovo sistema di instradamento obbligatorio e disciplina del traffico in ingresso/uscita dal porto di Brindisi e misure di interdizione delle aree marine circostanti”. Molto cambia per le navi, per i pescherecci e per una certa tipologia di imbarcazioni da diporto, con regole più chiare per l’ingresso e l’uscita, per gli ormeggi, per le priorità, per i riferimenti e per le procedure, molto meno per tutti gli altri, i quali però hanno un sintetico ma sostanzioso elenco di divieti da osservare.

Intanto nel preambolo, l’ordinanza ricorda anche che “l’articolo 333 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento militare) con riferimento alla inclusione del comune di Brindisi fra i Comuni costieri militarmente importanti”, e questo obbliga l’autorità marittima a tenere presenti una serie di priorità. E alla presenza di aree militari sono collegate almeno metà delle prescrizioni di divieto contenute nell’ordinanza 72/2013. Ma soprattutto, pescatori sportivi e diportisti non dovranno in alcun modo interferire con i canali di entrata ed uscita dal porto, e se si troveranno a percorrere le stesse vie di ingresso e uscita dovranno sempre dare la precedenza al naviglio obbligato a seguire tali vie.

Ma quale tipologia di unità deve rispettare il nuovo Sistema di instradamento obbligatorio: le navi, comprese quelle militari, con stazza lorda superiore a 300 GT; navi passeggeri o con a bordo merci pericolose di qualsiasi tonnellaggio; pescherecci di lunghezza pari o superiori a 24 metri fuori tutto (misura risultante dal certificato internazionale di stazza ai sensi dell’articolo 2 (lunghezza) del Regolamento (CE) numero 2930/86); navi da diporto di lunghezza pari o superiore a 45 metri fuori tutto. Come già anticipato, le unità non soggette al Sistema di instradamento obbligatorio, dotate o non dotate di apparato di comunicazione Vhf, se navigano nelle corsie di traffico in ingresso od in uscita, non devono costituire ostacolo per le unità obbligate, cui – salvo talune eccezioni per alcune categorie di imbarcazioni da diporto – danno sempre e comunque precedenza.

Il punto di riferimento alla navigazione per le unità in ingresso, è il segnalamento luminoso denominato Port Entry Light (PEL-6) posizionato sull’isola di Sant’Andrea del porto esterno (Lat. () 40° 39,524’ N, Long. () 17° 58,211’ E - WGS 84). Il PEL-6 produce un fascio luminoso ampio 5°, con una portata nominale del fascio luminoso pari a 3 miglia nautiche con luce diurna e 20 miglia nautiche con luce notturna. Sempre con la stessa ordinanza, viene istituita la Sala operativa unificata (Sala operativa e Centro di controllo Vessel Traffic Service locale) della Capitaneria di Porto di Brindisi, contattabile in radiofonia sui canali VHF 10 e 16 con appellativo di chiamata Brindisi VTS.

Riguardo le velocità all’interno del Sistema di instradamento obbligatorio del traffico le navi procedono a 15 nodi nella corsia di ingresso, nelle corsie di uscita a 20 nodi; in Area di precauzione, Porto Esterno e Porto Medio, a 10 nodi; nel Porto interno, a 6 nodi. Devono seguire le regole anche forze dell’ordine e unità militari, pur avvalendosi di deroghe: “Fatto salvo il generale obbligo di mantenere una velocità di sicurezza hanno facoltà di derogare ai limiti di cui al comma 1, le unità militari, delle forze di polizia e le unità di soccorso, esclusivamente in uscita dal Porto o comunque in funzione delle esigenze strettamente connesse alle attività in corso. In caso di avvalimento della deroga – dice l’ordinanza - la navigazione è effettuata con la massima prudenza ed adottando misure idonee affinché il passaggio venga opportunamente segnalato alle altre unità in transito”.

Definita anche la priorità per gli ingressi e le uscite dal porto: “Priorità delle navi che trasportano passeggeri rispetto a quelle che trasportano merci; ordine di successione degli accosti stabilito dai terminalisti per le banchine in concessione ai sensi dell’articolo 11 (Assegnazione degli accosti presso i terminal) dell’Ordinanza numero 48/2004”. Le precedenze sono le seguenti, in ordine decrescente: navi da crociera, unità veloci da passeggeri (tipo superfast ferry ed Hsc, fast cruise ferry, cruise ferry) e unità tipo ro-ro pax; navi da carico portacontainer e ro-ro senza passeggeri (con precedenza per le navi con carico unitario aventi merci pericolose e/o inquinanti); unità che trasportano merci pericolose o inquinanti (con precedenza per navi gasiere non gas-free); Unità portarinfuse - bulk carrier - (con precedenza in funzione delle maggiori dimensioni - in GT - e quantità di carico da movimentare per le unità in arrivo); navi da carico generale (con precedenza in funzione delle maggiori dimensioni - in GT - e quantità di carico da movimentare per le unità in arrivo). Intervalli tra gli orari di partenza e di arrivo delle navi traghetto, dai 15 ai 10 minuti a seconda delle banchine utilizzate.

Tornando ai diportisti, “nelle corsie di traffico di ingresso e di uscita, nell’Area di precauzione e nelle zone di ancoraggio, è vietata la navigazione a vela, qualsiasi forma di pesca, sia sportiva che professionale, la balneazione, la sosta e qualsiasi altra attività subacquea o di superficie diversa dal transito”. Quindi le barchette da pesca ancorate in mezzo alle corsie di traffico dovrebbero sparire dal panorama brindisino. Ma non solo. All’interno del Porto, salvo specifico titolo autorizzativo dell’Autorità Marittima, è vietata la navigazione a vela, qualsiasi forma di pesca, sia sportiva che professionale, la balneazione e qualsiasi altra attività subacquea o di superficie diversa dal transito.

Ciò vuol dire che la Capitaneria di Porto è comunque attenta alla pratica degli sport che hanno attinenza col mare e con le manifestazioni sportive ad essi collegate. Infatti consente gli allenamenti dei circoli velici previa periodica comunicazione da parte degli stessi e relativa autorizzazione. Ma ne tiene contro anche in chiave logistica: “Gli ormeggi delle unità da diporto nel Porto di Brindisi sono disciplinati dagli articoli 34 (Navigazione all’interno dei porti, delle rade e delle acque del Circondario), 38 (Ormeggio nel porto di Brindisi) dell’Ordinanza numero 13/2007. È fatta salva la disciplina delle manifestazioni sportive e degli allenamenti all’interno del Porto di cui all’articolo 39 (Divieti) della medesima Ordinanza”.

Restano, in ordinanza, tutti i già noti divieti “Divieti connessi alle istallazioni militari portuali”. Eccoli: “Nel Porto di Brindisi alle unità minori non militari e non appartenenti a forze di polizia o comunque non autorizzate dal Comando competente è vietato l’avvicinamento e l’ormeggio alle banchine comprese all’interno di zone militari ed alle unità militari stesse, anche se fuori da tali aree. Tale divieto vige anche per le banchine in uso alla Guardia di Finanza - Sezione Operativa Navale”. Oltre a ciò, “alle medesime unità è specificatamente vietato il transito nei seguenti specchi acquei: parte terminale del Seno di Levante del Porto Interno, oltre il dente terminale della banchina Nuova Rampa Traghetto lato città, e tratto corrispondente della banchina Feltrinelli - Cantiere Deflo (Lungomare Calefati) lato zona industriale; specchio acqueo compreso tra il vertice del molo Caprarella ed il fanale verde (E.F.3662) posto all’imboccatura del Canale Pigonati (Porto Medio); fascia di 100 metri circostante le Isole di Giorgio Treviso, La Chiesa, Traversa e Monacello (Porto Esterno)”. Qui sotto, l'ordinanza integrale.

Ordinanza - Regolamento della navigazione e schema di traffico

 

 

 

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