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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia Mesagne

Il progetto Isbem "Monastero del 3 Millennio" selezionato da Telecom

Grazie al bando della Telecom Italia "Withyouwedo", il progetto predisposto dai ricercatori e tecnologi dell'Isbem, “Il Monastero del 3° Millennio”, è stato selezionato fra i 15 vincitori degli oltre 100 progetti esaminati

MESAGNE - Grazie al bando della Telecom Italia "Withyouwedo", il progetto predisposto dai ricercatori e tecnologi dell'Isbem, “Il Monastero del 3° Millennio”, è stato selezionato fra i 15 vincitori degli oltre 100 progetti esaminati (per visionare il razionale e la visione del Monastero del 3° Millennio, con i suoi 16 specifici progetti, basta navigare sul sito https://wedo.telecomitalia.com/projects/861/il-monastero-del-3-millennio). La piattaforma web predisposta dalla Telecom Italia Withyouwedo consente ad ognuno di dare il proprio contributo finanziario (da 2 a 5.000 euro): l’Istituto Scientifico Biomedico Euro Mediterraneo (Isbem), in sinergia con il Comune di Mesagne, trasformerà l’ex Convento dei Cappuccini in un Monastero del 3° Millennio (M3M), cioè in un luogo che aggreghi saperi, persone e strumenti appropriati per diffondere la cultura dell’innovazione che può aiutare i giovani del territorio, ma non solo, ad essere i protagonisti nella loro comunità.

Si ritiene che questa iniziativa, come altre già realizzate con incoraggianti successi nella valorizzazione di intelligenze locali, possa contribuire ad arginare l’esodo dei giovani dal Mezzogiorno, che continua ad impoverirsi della sua vera miniera, cioè le risorse del capitale umano. Nel passato, soprattutto nei momenti più opachi del Medioevo che minacciavano di seppellire nell'oblio fiorenti conquiste del pensiero, i monaci e i monasteri hanno avuto un ruolo cruciale nella crescita culturale e nella trasmissione della conoscenza alla società. Oggi, un’analoga funzione può essere proficuamente svolta dai ricercatori. In questi luoghi della memoria, essi hanno l’opportunità di aprirsi al territorio e testimoniare il loro ruolo sociale, al meglio e in varie modalità.

L'ubicazione dell'Isbem nell’ex convento di Mesagne, cioè di un istituto scientifico in una città periferica, è più che simbolica in quanto essa incarna un nuovo patto fra ricerca e formazione, la cui ambizione è quella di restituire  al monumento il ruolo che aveva prima dell’avvento del metodo scientifico. Infatti, rendere fruibile un antico convento del 1600 per finalizzarlo alla ricerca e alla formazione significa fare innovazione sociale e rendere la comunità più smart, soprattutto considerando il contesto odierno che - con proporzioni e con modi diversi - può essere avvertito come un ritorno a un nuovo Medioevo globalizzato.

Il M3M è da intendere come snodo operativo a disposizione degli attori dello sviluppo (istituzioni, ricerca, imprese, cittadinanza, scuola e comunicazione), la cui coesione sinergica è essenziale per individuare le criticità e trovare le soluzioni che portino alla comunità ritorni economici e immateriali (morali, etici, sociali, ecc.). Come? Con le tante idee forti, con il capitale umano arricchito di competenze, con le tecniche di progettazione nonché con i finanziamenti che scaturiscono dai bandi locali, regionali, nazionali ed internazionali.

Per tale motivo, nella sfera di azione del M3M ci si potrà arricchire delle otto competenze strategiche delineate dall’Unione Europea per il XXI sec., partecipando a gruppi di lavoro per progettare ed implementare servizi innovativi e soluzioni utili al territorio. Pertanto, incamminandosi su tali percorsi virtuosi e contando sul contributo dei suoi tanti talenti, il Mezzogiorno potrà entrare finalmente nella fase di riscatto sociale, morale e culturale da tempo atteso e reclamato: cioè, potrà costruire il futuro fin da oggi.

Con il M3M, Isbem vuole innescare e consolidare progetti innovativi di ricerca, di formazione e di servizi avanzati, grazie al virtuoso connubio tra passato (Convento dei Cappuccini del XVI secolo), futuro (Società della Conoscenza) e risorse disponibili (Talenti e Patrimonio disponibili). Se donare vuol dire portare nuova vita e nuova crescita in un campo a maggese, investire tutti assieme nel capitale umano con lungimiranza è cosa grandissima, per il bene comune, è l’appello conclusivo.

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