Province, i dubbi per i dipendenti
BRINDISI - Il sindacato Confsal chiede un incontro urgente al commissario straordinario della Provincia di Brindisi sulle prospettive di riassetto degli organici del futuro ente che dovrebbe nascere – salvo le auspicate modifiche chieste da molti Comuni – dalla fusione con Taranto.
BRINDISI - Il sindacato Confsal chiede un incontro urgente al commissario straordinario della Provincia di Brindisi sulle prospettive di riassetto degli organici del futuro ente che dovrebbe nascere – salvo le auspicate modifiche chieste da molti Comuni – dalla fusione con Taranto.
“Il testo del Decreto Legge n. 188/2012, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 259 del 6 novembre 2012, in vigore a far data dal 7 novembre 2012 , dispone, all’art. 2 comma 1 lettera a la nascita della Provincia di Brindisi – Taranto in luogo delle Province di Brindisi e di Taranto. L’art 3 comma 2 dispone che ‘gli organi di governo delle province hanno sede esclusivamente nel Comune capoluogo di Provincia e non possono essere istituite sedi decentrate’; diviene, pertanto, capoluogo di Provincia il Comune, tra quelli già capoluogo ma avente maggior popolazione residente”, scrive la segreteria Confsal.
“Infine, l’art. 6 comma 3 del precitato Decreto Legge, dispone che il passaggio dei dipendenti di ruolo delle Province pre-esistenti a quelle neo istituite deve avvenire nel rispetto della disciplina prevista dall'articolo 31 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. Lo stesso Decreto, poi, prevede l’avvio delle consultazioni sindacali – prosegue il Confsal - al fine di individuare dei criteri e delle modalità condivise per accompagnare il passaggio di ruolo dei dipendenti nelle nuove province, all’interno della rideterminazione delle nuove dotazioni organiche che dovranno tenere conto dell’effettivo fabbisogno di unità lavorative”.
Le preoccupazioni cominciano da questo punto: “In quest’ambito il quotidiano ‘Il Sole 24ore’, aveva già stimato che la nascita della nuova Provincia Brindisi – Taranto, avrebbe determinato un’eccedenza di personale di circa 364 unità che potrebbe e dovrebbe, invece essere ceduto ad altri Enti Locali; non si escludono però situazioni di messa in mobilità e/o di esubero vero e proprio. È evidente che la cessione di unità lavorative ad altri Enti, così come il probabile trasferimento degli uffici della Provincia di Brindisi verso la nuova città capoluogo – scrive il Confsal al commissario straordinario - sono eventi che mutano radicalmente le abitudini di vita dei dipendenti pubblici; i quali non possono essere considerati come delle suppellettili”.
Quindi la richiesta di un vertice per scandagliare il futuro: “Appare più che mai importante un incontro urgente al fine di iniziare ad affrontare queste problematiche, magari all’interno di una cabina di regia, per la cui costituzione sia il Presidente Ferrarese e sia il Direttore Generale avevano preso degli impegni pubblici”.