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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

"Subito stato di crisi e incentivi"

BRINDISI – Reazioni immediate da parte dei consiglieri regionali Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola) e Giovanni Epifani (Pd) alla notizia della protesta degli armatori che è sfociata nel fermo anche delle navi per Valona, lasciando il porto di Brindisi privo totalmente di collegamenti con Grecia e Albania. Stava per cominciare la seduta del consiglio regionale, quando BrindisiReport.it ha raggiunto entrambi telefonicamente. Forte preoccupazione e pressing immediato sulla Regione e la prefettura per ottenere una soluzione immediata, che eviti il peggio e lo spostamento del traffico su altri porti pugliesi.

BRINDISI – Reazioni immediate da parte dei consiglieri regionali Giovanni Brigante (La Puglia per Vendola) e Giovanni Epifani (Pd) alla notizia della protesta degli armatori che è sfociata nel fermo anche delle navi per Valona, lasciando il porto di Brindisi privo totalmente di collegamenti con Grecia e Albania. Stava per cominciare la seduta del consiglio regionale, quando BrindisiReport.it ha raggiunto entrambi telefonicamente. Forte preoccupazione e pressing immediato sulla Regione e la prefettura per ottenere una soluzione immediata, che eviti il peggio e lo spostamento del traffico su altri porti pugliesi.

“Chiederò l’intervento immediato dell’Autorità portuale e della Regione – dice Giovanni Epifani -, è inaccettabile che manchi al sistema portuale pugliese, da un giorno all’altro, un punto di riferimento come Brindisi, cui con la nascita dell’Apulian Ports viene attribuito un ruolo paritario agli scali marittimi di Taranto e Bari. Invece del rilancio tanto atteso ci troviamo di fronte al blocco totale de traffico passeggeri e Tir. La mia preoccupazione è fortissima, bisogna reagire subito con soluzioni tali da rassicurare gli armatori”.

Giovanni Brigante ha già fissato questa sera a Brindisi un incontro alle 19,30 con gli operatori marittimi brindisini, con i quali aveva già avuto un contatto nella serata di ieri. Anticipa ciò che è stato affidato ad un comunicato ufficiale in corso di trasmissione alla stampa: “Il mio obiettivo, ascoltati gli operatori portuali, è quello di ottenere la dichiarazione dello stato di crisi per il porto di Brindisi, per coprire con la cassa integrazione il fermo delle attività delle agenzie marittime – annuncia Brigante – ed è ciò che chiederò sia al prefetto Nicola Prete, al quale sto inoltrando perciò una richiesta di incontro, che agli assessori regionali al Welfare e al lavoro, Elena Gentile, e ai Trasporti, Guglielmo Minervini”.

Il consigliere regionale brindisino invierà la stessa richiesta ai ministeri delle Infrastrutture e del Lavoro. “A Brindisi sono stati oltrepassati tutti i limiti. Ora bisogna progettare subito un piano di agevolazioni per le compagnie armatrici, perché il porto di Brindisi non si può permettere di perdere queste attività commerciali storiche, che invece deve incrementare pur tenendo conto dei riflessi della crisi anche sulla circolazione delle merci. La crisi si affronta offrendo opportunità e non aggravando i costi portuali. Dietro questa situazione c’è a mio avviso una incapacità di fondo dell’Autorità portuale a fare i conti con la situazione. Credo – dice Brigante criticando anche l’attuale gestione dell’ente – che Brindisi abbia bisogno di un manager e non di un professore”.

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