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Riforma al Consiglio dei Ministri: Bari, Brindisi e Taranto unica autorità

Tredici autorità portuali per l'Italia, e per la Puglia si torna alla soluzione dell'authority unica per Bari, Brindisi e Taranto. La bozza è stata portata all'esame del Consiglio dei Ministri questa mattina dal titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio

Tredici autorità portuali per l'Italia, e per la Puglia si torna alla soluzione dell'authority unica per Bari, Brindisi e Taranto. La bozza è stata portata all'esame del Consiglio dei Ministri questa mattina dal titolare del dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, sostanzialmente nei tempi annuncianti )entro la fine di giugno, era l'impegno assunto dal ministro). Lo scenario dunque è quello di una rete adriatica che vedrà a sud una autorità di sistema portuale per la Puglia, al centro quella di Ravenna-Ancona, poi a nord quella di Venezia e quella di Trieste.Il piano strategico nazionale della portualità e della logistica approvato questa sera in via preliminare dal governo, deve poi essere adottato con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri, e quindi passare al Parlamento.

Il resto delle autorità portuali di sistema individuate nella bozza di riforma della legge 84/94 sono quelle di Genova-Savona, di La Spezia-Carrara, di Piombino-Livorno, di Civitavecchia, di Napoli-Salerno, della Sicilia Occidentale, della Sicilia Orientale, della Calabria, della Sardegna. I singoli porti inglobati nelle autorità di sistema avranno - come già preannunciato - una direzione locale per l'amministrazione della struttura, mentre le strategie e le decisioni saranno assunte ed applicate dal presidente dell'autorità portuale e da un consiglio di amministrazione di cinque membri, che utilizzeranno organi consultivi composti dalle categorie portuali. Il presidente sarà nominato direttamente dal ministro sentito il solo presidente della Regione interessata.

L'area traghetti ro-ro di Punta delle Terrare a Brindisi-2"Non ho mai fatto mistero del fatto che non sarebbe stata una tragedia non avere più una autorità portuale per come purtroppo l’abbiamo conosciuta in questi anni, purché Brindisi torni ad avere un porto con la ‘P’ maiuscola: polifunzionale, di nuovo vivo e capace di attrarre nuovi traffici e di concorrere al futuro produttivo ed occupazionale della città. Voglio, infine, esprimere un sincero apprezzamento per la tenacia con cui il ministro Delrio ed i suoi collaboratori, a cominciare dal prof. Ivano Russo, con cui abbiamo in queste ultime settimane costantemente interloquito sostenendo le ragioni di tale progetto ed, in particolare, l'ipotesi di una unica autorithy pugliese, hanno portato avanti questo primo, ma significativo, atto di rilancio della portualitá italiana", commenta il senatore Salvatore Tomaselli.

Una palata di terra sull'esperienza Haralambidis arriva anche dal consigliere comunale Pino Romano, del Pd come Tomaselli. "Sono condivisibili le preoccupazioni della federazione provinciale degli Agenti di viaggio di Brindisi, sulla concessione ventennale al Gruppo Grimaldi della gestione del porto, da parte del presidente dell'Autorità portuale di Brindisi, professor Haralambides, il cui mandato scadrà il prossimo 23 luglio", ha detto oggi Romani in risposta alla lettera che il presidente Fiavet di Brindisi, Adriano Guadalupi, aveva indirizzato al presidiente Michele Emiliano e ai consiglieri regionali della provincia.

"Secondo la Fiavet, infatti in questa maniera si precluderebbe al futuro presidente dell'Autorità portuale di Brindisi, che sarà accorpata a quella di Bari (e di Taranto, ormai, ndr), la opportuna progettualità per lo sviluppo economico che possa contribuire positivamente al lavoro di tutti gli operatori portuali e turistici. Così come - prosegue Romano - i timori sono quelli di un possibile stop dei programmi di sviluppo mirati a un potenziamento delle nuove collaborazioni con vettori  di navi di linea passeggeri e di quelle 'ro-ro'. Sarà dunque sufficiente aspettare anche per consentire al nuovo assessore regionale ai Trasporti, di poter avere un quadro chiaro della situazione e di cosa è meglio fare per il futuro dei porti di Bari e Brindisi", e Taranto, ovviamente.

Una nave da crociera in partenzaProprio ieri la Commissione consultiva locale del porto di Brindisi, organismo la cui nomina è ratificata dal Ministero dei Trasporti, ha espresso parere negativo (con sei voti contrari, due astenuti e tre a favore), alle richieste di autorizzazione di impresa portuale e di terminalista avenazaya dalla società Grimaldi Euromed, istanza che viaggia in parallelo con quella di concessione demaniale ventennale delle rampe traghetti e dell'area logistica di Punta delle Terrare.

Il parere non è vincolante, perchè l'ultima parola spetta comunqure la Comitato portuale, ma condiziona lo scenario in cui l'organismo deliberante del porto di Brindisi potrebbe molto presto essere chiamato a decidere da Iraklis Haralambidis malgrado la riforma alle porte, malgrado egli stesso operi in regime di proroga per l'ordinaria amministrazione sino al 23 luglio, e malgrado, come si vede. abbia ormai contro la politica locale e quasi tutte le categorie portuali. Una forzatura a questo punto avrebbe un significato inequivocabile, che il ministero e la Regione Puglia dovrebbero neutralizzare.

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