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Rispedita al mittente la modifica dei nuovi accosti a S.Apollinare. Finanziamenti a rischio

BRINDISI – Mezzo milione di euro in nuova progettazione molto probabilmente sprecati. Sono quelli impiegati dall’Autorità portuale di Brindisi per modificare il progetto dei nuovi accosti per navi traghetto e ro-ro a S.Apollinare, che originariamente – fu oggetto di variante a Piano regolatore portuale vigente – prevedeva tre denti di attracco perpendicolari alla banchina rivolta verso il porto medio (quindi con posto per cinque unità contemporaneamente), e che l’Authority ha successivamente fatto modificare trasformando l’intervento in un banchinamento unico sino a Costa Morena. Ma per questa nuova versione dell’opera, onde evitare un ulteriore ricorso alla variante di piano, ai fini dell’autorizzazione da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici è stato inviato allo stesso un progetto di adeguamento tecnico-funzionale. Ora sembra che la pratica sia stata rimandata al mittente dalla sezione opere marittime.

BRINDISI – Mezzo milione di euro in nuova progettazione molto probabilmente sprecati. Sono quelli impiegati dall’Autorità portuale di Brindisi per modificare il progetto dei nuovi accosti per navi traghetto e ro-ro a S.Apollinare, che originariamente – fu oggetto di variante a Piano regolatore portuale vigente – prevedeva tre denti di attracco perpendicolari alla banchina rivolta verso il porto medio (quindi con posto per cinque unità contemporaneamente), e che l’Authority ha successivamente fatto modificare trasformando l’intervento in un banchinamento unico sino a Costa Morena. Ma per questa nuova versione dell’opera, onde evitare un ulteriore ricorso alla variante di piano, ai fini dell’autorizzazione da parte del Consiglio superiore dei Lavori Pubblici è stato inviato allo stesso un progetto di adeguamento tecnico-funzionale. Ora sembra che la pratica sia stata rimandata al mittente dalla sezione opere marittime.

Insomma, dal 2006 ad oggi cinque anni sono trascorsi inutilmente, con rischio di perdita dei finanziamenti – era previsto dal regolamento ministeriale un impegno di spesa al 30 aprile 2010 – solo perché da parte dell’Authority con la modifica al momento bocciata dal Cslp si voleva aggirare il problema rappresentato dalla localizzazione della nuova stazione marittima a Costa Morena, quindi lontano dai nuovi accosti, realizzando un’unica, lunga banchina. Sono in gioco circa 20 milioni di euro, ai quali aggiungere quelli per la nuova progettazione che potrebbe rivelarsi (per alcuni lo è già)  inutile. Inoltre avverso l’aggiudicazione della gara per la nuova stazione marittima sembra sia stato presentato almeno un ricorso al Tar, e certamente invece è stata avviata il 14 febbraio (con 90 giorni di tempo per le conclusioni) un’istruttoria da parte dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici (Avcp) su ricorso dell’Ordine degli architetti. Insomma, l’intero sistema che sarebbe dovuto entrare da tempo al servizio del traffico passeggeri e ro-ro nel porto di Brindisi non solo è in grave ritardo sulla tabella di marcia, ma è messo fortemente in discussione.

Di questo e di tutte le altre linee di intervento annunciate nei quattro anni della gestione dell’Authority da parte del presidente uscente Giuseppe Giurgola, di cui scade formalmente oggi 6 aprile 2011 il mandato, si occupa un dossier che presto verrà reso noto da una associazione che si occupa delle vicende portuali brindisine, e spazia dai progetti non realizzati ai proclami senza esiti, dagli affidamenti di progettazioni senza bando alle assunzioni, alla mancata pubblicazione degli incarichi di consulenza, ai costi portuali, al mancato trasferimento della stazione rimorchiatori fuori dal porto interno, alla mancanza di iniziative concrete per incrementare i traffici con l’Albania, alla gestione dei servizi e dell’intervento di dragaggio nel Seno di Ponente, all’impiego di fondi per le Autostrade del Mare in opere invece come il rifacimento dello scalo del Villaggio Pescatori, il consolidamento di alcune banchine e del Piazzale del Monumento al Marinaio.

Da oggi comincia comunque il conto alla rovescia verso il commissariamento dell’Authority o verso la nomina del nuovo presidente. Ci sono 45 giorni di tempo di proroga previsti dalla legge, entro cui il ministro Altero Matteoli d’intesa con il governatore Nichi Vendola dovrà assumere una decisione condivisa. La raccomandazione a Comune, Provincia e Camera di Commercio di Brindisi di indicare non una terna a testa, ma solo un nominativo a testa per una terna unica di proposte, al momento risulta parzialmente disattesa: solo il sindaco Domenico Mennitti ha designato un unico candidato, il professore greco di Economia marittima – con cattedra in Olanda – Hercules Haralambides; il presidente della provincia Massimo Ferrarese aveva invece inviato comunque una terna composta, in ordine di preferenza, da Giuseppe Giurgola, Calogero Casilli e Alberto Leopizzi; la Camera di Commercio, con la riunione di giunta odierna, ha indicato Calogero Casilli.

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