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Economia

Santa Teresa: sit in di protesta a Bari, giovedì incontro decisivo a Roma

Giornate cruciali per il futuro della società in house della Provincia, i cui lavoratori da due mesi sono senza stipendio

BRINDISI – I prossimi tre giorni (in particolare martedì 6 e giovedì 8 marzo) potrebbero essere decisivi per il futuro della ditta Santa Teresa. Domani infatti si svolgerà un sit in dei lavoratori organizzato dal sindacato Cobas, davanti alla sede della presidenza della Regione Puglia, mentre l’8 marzo, presso il ministero del Lavoro, a Roma, si svolgerà un incontro con una delegazione di altro profilo della Regione.

La vertenza, purtroppo, sta attraversando una estenuante fase di stallo. Da due mesi i lavoratori della partecipata della Provincia di Brindisi sono senza stipendio, a causa della mancata attuazione di un accordo di un accordo sulla proroga di un anno della Cassa integrazione in deroga sottoscritto in Regione nel dicembre 2017. 

“I lavoratori della Santa Teresa - si legge in una nota a firma del segretario provinciale del Cobas, Roberto Aprile - chiedono però soprattutto di poter tornare a lavoro, attraverso i finanziamenti statali che se pur esigui tardano ad arrivare”. Questo “unitamente ai finanziamenti Regionali per strade, scuole, biblioteche, che se spesi a favore della Santa Teresa, invece di darli in appalto, risolverebbero il problema alla radice”. 
Sono tre le richieste avanzate dal Cobas: “sblocco della cassa integrazione in deroga; sblocco di finanziamenti già programmati dalle Regione Puglia alla Provincia di Brindisi; fare la voce grossa a Roma, affinché i finanziamenti alle Province, seppur esigui, arrivino al più presto”. 

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