rotate-mobile
Economia

Scatta il toto-nomine per l'Autorità portuale, comincia le danze la Provincia

BRINDISI - Dalla Provincia di Brindisi la comunicazione arriva austera, coi toni asettici della ufficialità. Ai sensi dell’articolo ics, comma ipsilon della legge zeta, l’ente si premura di avvertire “gruppi consiliari, organismi di partecipazione, ordini professionali” e chiunque abbia interesse e diritto di proporre e proporsi, che sono aperte le procedure per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale. Toni che non tradiscono le fibrillazioni - ai limiti della guerra civile - in corso per la successione allo scranno che sarà occupato fino alla prossima primavera dal presidente Giuseppe Giurgola che, con l’aria che tira, non pare possa aspirare a riconferme di sorta.

BRINDISI - Dalla Provincia di Brindisi la comunicazione arriva austera, coi toni asettici della ufficialità. Ai sensi dell’articolo ics, comma ipsilon della legge zeta, l’ente si premura di avvertire “gruppi consiliari, organismi di partecipazione, ordini professionali” e chiunque abbia interesse e diritto di proporre e proporsi, che  sono aperte le procedure per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità portuale. Toni che non tradiscono le fibrillazioni - ai limiti della guerra civile - in corso per la successione allo scranno che sarà occupato fino alla prossima primavera dal presidente Giuseppe Giurgola che, con l’aria che tira, non pare possa aspirare a riconferme di sorta.

Fatti salvi gli obblighi di trasparenza al quale la Provincia ha assolto tempestivamente come nessuno, almeno sulla questione procedure, la battaglia può cominciare, anzi è già iniziata. La premesse indispensabili sono due, la prima di natura rituale, l’altra riguarda la sostanza della competizione, che naturalmente è politica. Va chiarito innanzitutto che, per quanto la designazione ultima spetti al governo, nella fattispecie al Ministro dei Trasporti e della Navigazione, Altero Matteoli, la Regione può opporre il diritto di veto almeno per due volte prima della nomina che, in mancanza di accordo, può anche avvenire in terza battuta e unilateralmente. Tutto ciò senza tenere conto di una consuetudine consolidata, secondo cui alla fumata bianca si arriva con assenso bipartisan, fra esecutivo nazionale e regionale. In sostanza, il presidente Vendola e Matteoli dovrebbero stringersi, una tantum, la mano.

La seconda premessa è che la partita stavolta si gioca su tavolo regionale, precisamente entro il triangolo Bari-Brindisi-Taranto, le città candidate al cambio della guardia prossimo venturo. Le candidature dovranno dunque tenere conto della logica non scritta, ma destinata a fare la differenza, secondo cui  nella Puglia governata dal centrosinistra due su tre delle designazioni dovranno godere del placet della forza di governo regionale, a cominciare dal capoluogo barese. Con buona pace del ministro Raffaele Fitto. Sempre in quota centrosinistra, sarà la designazione tarantina, con riguardo all’asse Giovanni Florido (presidente della Provincia)-Ippazio Stefano (sindaco), che mal sopporterebbero la presenza di un terzo incomodo sbalzato dalle fila avversarie.

Alla quota di minoranza dunque, quella che spetta al centrodestra, resta una sola porzione di terreno utile, quello brindisino per l’appunto, con tanto di sponsorizzazioni semi-ufficiali da parte del Pdl: onorevole Luigi Vitali, ministro Fitto per l’appunto, in primis. I nomi in lizza rimbalzati dalle fila del centrodestra sono quello di Tommaso Affinita, già presidente di Assoporti e dell'Autorità Portuale di Bari, e soprattutto già proposto dal sindaco Domenico Mennitti prima della nomina di Giurgola, e quello del contrammiraglio Salvatore Giuffrè, comandante della Capitaneria di porto di Bari, nonché della Direzione marittima della Puglia e della Basilicata jonica.

Fra gli altri nomi lanciati dai rumors ci sono quello di Angelo Mariani, attualmente in carica in quel di Bari, volto caro alla sinistra, e quello dell’ingegnere Calogero detto Rino Casilli, già componente del dipartimento trasporti di Forza Italia. Ma Casilli è uno dei relatori del convegno organizzato da Sel per il 29 ottobre  con tema “Intermodalità e logistica, quale futuro economico per Brindisi”, con il consigliere regionale Toni Matarrelli, con l’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini, con Nicola Zizzi, presidente del Propeller Club Porto di Brindisi, con il  Carmine Campana, membro del Comitato portuale e dell’ufficio tecnico dell’Authority, e Francesco Fistetti, consigliere provinciale.

Come sempre, visto che la posta in gioco comprende anche una parcella annua da qualche centinaio di migliaio di euro, al quale si somma un peso specifico assai rilevante di natura tutta politica, la contesa può diventare di quelle senza quartiere quando ai nomi di candidati competenti nella complessa materia della portualità e della logistica come quelli citati, si aggiungeranno anche quelli dei cacciatori di posti al sole. E, a sei mesi dalla nomina, del tutto aperta, sotto a chi tocca.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scatta il toto-nomine per l'Autorità portuale, comincia le danze la Provincia

BrindisiReport è in caricamento