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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Silenzio del Comune sull'operazione Grimaldi e sulla recente visita dell'armatore

Sarebbe stato importante, è importante conoscere l'opinione dell'amministrazione comunale di Brindisi sulla richiesta di concessione ventennale delle rampe traghetti da parte del Gruppo Grimaldi. Perché la decisione su un'operazione che condizionerebbe sino al 2035 lo sviluppo del porto non può essere lasciata solo all'Autorità Portuale

BRINDISI – Sarebbe stato importante, è importante conoscere l’opinione dell’amministrazione comunale di Brindisi sulla richiesta di concessione ventennale delle rampe traghetti da parte del Gruppo Grimaldi. Perché la decisione su un’operazione che condizionerebbe sino al 2035 lo sviluppo del porto non può essere lasciata solo all’Autorità Portuale, tanto più che l’attuale presidente è in scadenza di mandato (giugno 2015), e che la stessa authority brindisina sarà sciolta per costituire con Bari la nuova autorità portuale e logistica del Basso Adriatico. Invece solo silenzio sia da parte del sindaco – il quale sarà chiamato a votare a favore o contro la concessione in Comitato portuale – che delle forze politiche presenti in consiglio comunale.

Sappiamo solo che una ventina di giorni addietro Manuel Grimaldi, amministratore delegato del gruppo e presidente di Confitarma (l’associazione di categoria degli armatori italiani), è andato in visita a Palazzo Nervegna assieme al suo direttore ed al suo agente a Brindisi, Luigi Carruezzo e Massimo Sciscio, accompagnato dal segretario generale dell’authority Salvatore Giuffrè e dal presidente di Confindustria Brindisi, Pinuccio Marinò. Su questa visita nessun comunicato, nessuna dichiarazione. E’ avvenuta però a ridosso della presentazione dell’stanza di concessione, che è stata affissa anche all’albo pretorio del Comune.

Insomma, si fanno le conferenze stampa per i mercatini di Natale, ma per le cose che riguardano il futuro del porto, quindi il lavoro e lo sviluppo, neppure due righe. C’è un silenzio assordante attorno alla richiesta del gruppo Grimaldi di diventare per due decenni di fatto l’unico armatore operante a Brindisi nel settore ro-ro, Albania esclusa, con disponibilità totale delle uniche due rampe per grandi traghetti di Punta delle Terrare. Non ne esistono altre, nel porto di Brindisi. Al resto, alla concorrenza, resterebbero – allo stato attuale – solo le due rampe ribassate per piccoli traghetti nell’area sterile extra-Schengen, riservate alle navi provenienti e dirette in Paesi non appartenenti all’Unione europea.

Vorremmo sapere cosa lascerebbe Grimaldi al porto di Brindisi in termini di investimenti, fatturato e posti di lavoro in cambio “delle chiavi di casa”. Fatturato, da quanto si legge nell’istanza di concessione, praticamente zero: nella domanda è anche previsto che l’armatore napoletano non paghi i diritti portuali, e che diventi non solo terminalista, ma anche impresa portuale, quindi perfettamente in grado di svolgere autonomamente le operazioni di imbarco e sbarco di trailer, camion e passeggeri, o comunque di far lavorare gli altri alle proprie condizioni essendo diventato monopolista.

Non si possono considerare investimenti quelli in macchine per la movimentazione dei rimorchi, perché è inteso che una impresa portuale sia adeguatamente dotata dei mezzi meccanici necessari alla propria attività. E non si può neppure prendere in considerazione come investimenti quelli previsti sui prefabbricati esistenti a Punta delle Terrare (punto di sosta passeggeri e posto di controllo e di security), perché nella relazione della Guardia di Finanza a base del processo sugli interventi progettati e appaltati in quel sito, come il progetto del terminal “Le Vele”, sono riportate come opere abusive. Si può investire per ristrutturare un’opera abusiva? Pensiamo di no. E comunque sarebbe molto saggio aspettare l’esito del processo.

Su tutto questo il sindaco Mimmo Consales non ha ancora detto una parola, non ha preso posizione, non ha anticipato alcunché. Non si è neppure saputo nulla della visita a Palazzo Nervegna di uno dei più importanti armatori del mondo.

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